Gli eventi mondiali che preoccupano l’opinione pubblica si fanno sentire anche nel mondo del pallone: oltre mille bandiere giallo-azzurre, inneggianti la pace in ucraina, sventolano tra gli spalti dello stadio “Vismara” di Milano.

La partita per eccellenza tra le diavole rosso-nere e zebre bianco-nere entra nel vivo, nella prima semifinale di andata di Coppa Italia, con le padrone di casa che propongono: Giuliani tra i pali, Andersen-Agard e Fusetti in fase difensiva, Codina-Grimshaw-Adami e Trucceri in centro campo, Thomas-Longo e Bergamaschi in fase di attacco, un 3-4-3 molto tattico che mister Ganz offre per cercare di fare sua la gara.

Le ospiti con il solito 4-3-3 porta in campo Peyraud come estremo difensore, Boattin-Sembrant-Gama e Lundorf in difesa, Grosso e Junge (le novità di centro campo) con Nilden, mentre Girelli-Cernoia e Bonansea in avanti dove il tecnico Montemurro chiede maggior impegno in fase di finalizzazione.

Gara a sè questa, rispetto al campionato, dove la capolista ha già incontrato il Milan (dove a Vinovo finì 5 a 2 per la Juve) e nella finale a Frosinone di Super Coppa che terminò 2 a 1 sempre per le bianco-nere, dopo un dominio Milan del primo tempo, grazie ad una Cristiana Girelli in gran forma.

Padrone di casa, che attaccano da destra a sinistra, iniziano una buona pressione di gioco che porta Longo-Thomas, a cercare di creare scompiglio tra le file difensive della Juventus, con il primo vero tiro in porta a cura del capitan Valentina Bergamaschi. Ma è la vecchia signora a colpire poco dopo a rete, con la solita Cristiana Girelli, avvero al nono minuto dopo uno svarione difensivo del Milan.

Partita molto bella, con scambi veloci e fluidi, giocata sopra tutto nel centro campo dove due minuti dopo il vantaggio bianco-nero, è Thomas lanciata a rete ad avere la palla del pareggio ma il suo tiro telefonato termina tra le braccia del numero uno ospite: grande occasione ma un nulla di fatto.

La Juventus è molto concentrata sulla palla, quello che il mister ha chiesto prima di iniziare il match, con scambi veloci ma precisi senza lanciare palla lunga in spazi vuoti. Questo giro palla delle ospiti, anche in virtù del vantaggio, ha portato serenità di gioco e maggior serenità per le undici di Montemurro.

“Crederci sempre e non arrendersi mai”, recita una maglietta di un tifoso sulle tribune e questo sembra il carattere messo in campo dalle ragazze di Maurizio Ganz che sviluppano un pressing costante costringendo la Juve a chiudersi molto nella loro metà campo.

Ma è ancora la Juventus alla mezz’ora di gioco a bucare, per la seconda volta Laura Giuliani, grazie al tiro dal limite di Nilden lasciata colpevolmente da sola dalla difesa rosso-nera.

Ganz in piedi per tutto il tempo, chiede calma e più concentrazione sui passaggi, mentre la Juve gestisce con la testa palla e risultato con il primo tempo che termina con il doppio vantaggio.

Ripresa che vede le diavole entrare molto aggressive, con Longo servita da Thomas in centro area, ma con la conclusione a rete che scivola al lato del palo difeso da Peyraud: altra occasione gettata al vento.

Chiude la gara al 17’ del secondo tempo ancora la Girelli, dopo un contropiede in velocità di Barbara Bonansea che sfonda la difesa locale, passaggio a sinistra e destro a giro della numero dieci che lascia Giuliani raccogliere la sfera, per il 3 a 0 della Juventus.

Alla mezz’ora della ripresa la Juve effettua tre cambi (fuori Cernoia e Bonansea dentro Zemanian e Bonfantini), mentre il Milan cambia tatticamente un solo elemento, e nonostante molte occasioni rosso-nere (ben cinque nette sotto porta)  il risultato non cambia.

Entrano in campo anche Rosucci e Caruso e la vecchia signora, di mestiere, tiene gli ultimi dieci minuti di gioco ad un ritmo morbido e calmo per perdere tempo e non consentire le ripartenze alle diavole. All’ 84 anche Martina Rosucci mette a segno il suo sigillo che fissa lo score sul 4 a 0, ma quattro minuti più tardi anche Bonfantini mette il suo sigillo condannando ancora le padrone di casa.

Milan scoraggiato e troppo arrendevole cede e concede alla Juve il dominio del campo chiudendo la gara, con una autorete su tiro di ancora di Bonfantini che porta il sesto gol bianco-nero. Nei quattro minuti di recupero il gol della bandiera è a cura di Thomas.

Finisce il match con una netta vittoria per le ragazze di Joe montemurro, oltre ogni aspettativa alla vigilia, ai danni di un Milan che ha avuto notevoli possibilità di rimettere la gara in gioco ma che ha pagato gli errori e la poca freddezza al momento delle finalizzazioni a rete.

Credit Photo: Fabrizio Campagnoli

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.