La storia l’avevano già scritta con la qualificazione alla prossima Champions League. La storia la potevano scrivere, di nuovo, aggiungendo una pagina ancora più bella con la conquista del primo trofeo. Le rossonere non ce l’hanno fatta, la Finale di Coppa Italia Femminile ha premiato la Roma al termine dei 120 minuti e soprattutto dei calci di rigore. Dopo lo 0-0 nei tempi regolamentari, dagli undici metri le avversarie sono state migliori. È difficile accettare questo verdetto, è una beffa atroce perdere così, ma le nostre ragazze devono essere orgogliose della grande stagione svolta: sempre al vertice, sempre da protagoniste. Grazie.

Non è stato il finale sperato, però il Milan di Ganz può e deve ripartire da qua, reagendo e tornando più forte ai blocchi di ripartenza, sottolineando ancora una volta lo straordinario campionato concluso al secondo posto (16 vittorie in 22 giornate). Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, sotto gli occhi anche di Ivan Gazidis, Paolo Maldini e Frederic Massara, si è giocata una sfida accesa, tirata, non troppo spettacolare complice la posta in palio. Il Milan ha avuto più occasioni per sbloccarla e per segnare, è mancato il guizzo ma non la prestazione, di voglia e cuore. Peccato. Il calcio è così, su la testa.

LA CRONACA

Formazione tipo per il Milan, in maglia bianca e capace di un ottimo inizio. Questione di una manciata di secondi e Dowie, servita nello spazio da Giacinti, ha già una grande occasione però il suo tocco morbido non inquadra lo specchio. Si aggiungono all’8′ la punizione a lato di Hasegawa e all’11’ il destro debole di Jane. La Roma si vede al quarto d’ora con il pericoloso colpo di testa di Lázaro sugli sviluppi di un angolo. Dopo una fase bloccata, al 29′ ci prova di nuovo Jane calciando a giro e impegnando Ceasar. La partita è tesa, le squadre preferiscono rimanere accorte, prima del duplice fischio si segnala solo una punizione molto alta di Linari.

Si ricomincia senza cambi. Ripartono meglio le giallorosse: al 51′ conclusione da lontano di Soffia bloccata da Korenčiová, al 54′ incornata imprecisa di Tomas. Nemmeno i cambi modificano il copione della gara, piena di lotta in campo ma povera di occasioni: al 77′ botta di Vero respinta dalla compagna Grimshaw, all’84’ l’esterno di Bergamaschi non sorprende il portiere. Brivido al 92′, quando Bernauer dalla distanza lambisce la traversa. Dopo quattro minuti di recupero è ancora 0-0, si va ai supplementari.

Diavolo a un passo dal gol tra 95′ e 96′: numero di Grimshaw, servita Mauri che mette in mezzo e Swaby salva in area piccola; sugli sviluppi del corner, batte tagliato Tucceri Cimini e Ceasar smanaccia il pallone sulla traversa. Il primo tempo dell’extra-time finisce con i tentativi di Mauri e Vitale. Doppia chance milanista al 116′: Ceasar devia il destro al volo di Hasegawa e poi cross forte e basso di Vero. Bernauer mette un’altra volta paura al 118′, tiro sbilenco in mischia. Reti bianche anche al termine dei supplementari, si decide tutto ai rigori.

Dal dischetto errori di Vero, Grimshaw e Tucceri Cimini, decisiva la trasformazione di Bernauer.

IL TABELLINO

MILAN-ROMA 1-3 d.c.r. (0-0)

MILAN (3-5-2): Korenčiová; Vitale, Agard, Fusetti; Bergamaschi, Vero, Jane (45’st Mauri), Hasegawa, Tucceri Cimini; Dowie (32’st Grimshaw), Giacinti. A disp.: Piazza; Rizza, Spinelli; Čonč, Simic; Salvatori Rinaldi, Tamborini. All.: Ganz.

ROMA (4-2-3-1): Ceasar; Soffia (24’st Eržen), Swaby, Linari, Bartoli; Bernauer, Giugliano; Thomas (8’pts Banušić), Andressa (36’st Greggi), Serturini; Lázaro (36’st Bonfantini). A disp.: Baldi, Pipitone; Corrado, Pettenuzzo; Ciccotti. All.: Bavagnoli.

Arbitro: Marotta di Sapri.
Ammonite: 6′ Giugliano (R), 39′ Vitale (M), 30’st Linari (R), 41’st Vero (M), 48’st Mauri (M).
Rigori: Vero (M) parato, Giugliano (R) gol, Agard (M) gol, Serturini (R) gol, Grimshaw (M) parato, Linari (R) alto, Tucceri Cimini (M) palo, Bernauer (R) gol.

Credit Photo: Fabrizio Campagnoli