Credit photo: Emanuele Colombo - photo agency Calcio Femminile Italiano

La partita di ritorno delle semifinali di Coppa Italia tra Fiorentina e Juventus, giocatasi in trasferta a Biella si è conclusa con il risultato di 1-0 per le padrone di casa. Finisce, dunque, ad un passo dalla finale l’avventura delle gigliate nell’ambita competizione.

Vero Boquete, per l’occasione capitano Viola, intervistata nel post partita sull’andamento della gara, ha esposto le motivazioni della propria squadra. La Fiorentina, sotto di un gol anche nella gara di andata, aveva la necessità di vincere per poter passare il turno. Quello che è successo in campo, però, ci ha offerto un altro scenario perchè, per quanto le gigliate si siano mosse bene sul rettangolo verde, non sono riuscite a concretizzare mandando la palla in rete. Ci è mancato il gol. Sapevamo che dopo il 2-3 dell’andata dovevamo vincere e per quello devi fare gol. Quando loro hanno segnato la rete dell’1-0 è stata dura, ma la squadra è rimasta a testa alta e ci ha provato fino all’ultimo. Credo che questa sia la nota positiva di oggi“. 

Cercando un lato positivo, questo è sicuramente l’atteggiamento in entrambi gli scontri della semifinale che hanno mostrato una squadra combattiva e intenzionata a dare il massimo. Lo stesso stato d’animo dovrà servire per proseguire in maniera fruttuosa la poule scudetto in modo da riuscire ad essere una delle prime tre squadre nella classifica di serie A  e tornare a competere in Europa.
Sì, sicuramente pensiamo a questa eliminatoria. Abbiamo fatto un 2-3 all’andata e un 1-0 al ritorno. Sono due sconfitte, ma veramente ci devono dar fiducia perché abbiamo giocato contro una buona squadra e abbiamo saputo combattere, essere una squadra competitiva. Questo per la poule scudetto è fondamentale. Manca ancora tanto e dobbiamo pensare partita dopo partita per fare tutti i punti necessari da poter restare tra le tre prime in classifica“.

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.