In primavera sono state cinque le società a prendere parte alla ripartenza del campionato di Eccellenza calabra. Tra queste il Borgo Grecanico Melitese, formazione della provincia di Reggio Calabria presieduta da Paolo Guarnari. Le calabresi, guidate da Antonio Cormaci, sono state capitanate da Patrizia Caserta e dalla vice Adriana Meduri. Da questa stagione in squadra è entrata anche Carmela Pugliese esperto portiere, che dopo tanti anni di futsal si è cimentata nel calcio ad 11. Abbiamo raggiunto lo stesso estremo difensore per qualche dichiarazione sull’ultima annata vissuta con il Borgo Grecanico Melitese.

Carmela tua carriera si e legata molto al calcio a 5 giusto? Quali sono state le principali esperienze?
“‌Appena presa la patente sapevo che nel paese limitrofo, Lazzaro di Motta San Giovanni, era nata una squadra di calcio a 5 femminile mi ci sono buttata di corsa senza pensarci due volte e senza alcun tipo di pensiero qui ho giocato per parecchi anni. Poi Melito di Porto Salvo anche qui mi sono fermata per anni. All’età di 38 anni giocavo sia a Melito con la Melitese che a Lazzaro con la Futura un giorno inaspettato perché a 38 la tua carriera doveva essere finita da tempo la Pro Reggina, Serie A, cercava un portiere perché il loro portiere si era infortunato alla mia prima partita di esordio siamo riusciti a pareggiare contro la seconda in classifica. Finita l’esperienza Pro Reggina sono ritornata a Melito poi Condofuri con la società La Nostra Valle, Brancaleone, Reggio Calabria con l’Anthea e il 20/21 a Melito con il Borgo Grecanico nelle vesti di portiere di calcio a 11”.

Da quest’anno sei passata al calcio ad 11. Quali sono state le difficoltà per un portiere?
“La posizione e le palle alte. Per la posizione mi ci sono adattata, sarà per la grande forza di volontà il non voler fare brutte figure alla mia squadra e a tutte quelle persone che avevano grande fiducia. Calcio a 11 calcio a 5 non sono la stessa cosa, ma se si ha la volontà si fanno grandi cose ci si adatta”.

Perché hai scelto di sposare la causa del Borgo Gracanico Melitese?
Mi ha convinta una mia grande amica, non so qualche volte al giorno mi chiamasse ma io le ho sempre risposto che il calcio ad 11 non faceva per me. Alla fine mi sono fatta convincere ed ho risposto di si. Non mi sono pentita anzi ho trovato non una squadra ma una nuova famiglia dove ho messo radici e dove concluderò la mia carriera per il calcio a 11e insieme alla mia vecchia società l’Anthea il calcio a 5″.

Quando avete iniziato gli allenamenti e come sono andati? Quali erano gli obiettivi per il campionato?
“Purtroppo non abbiamo potuto utilizzare il nostro campo e ringraziamo la società ASD Saline Joniche che ci ha concesso il suo supporto. Ringrazio anche la signora Nicoletta Scollica, che anche se non era una persona all’interno della nostra società era sempre pronta e presente per ogni nostra richiesta. Gli obiettivi del campionato erano divertirsi e poi il risultato sul campo perchè a nessuno piace perdere. Uscendo per così dire dalla morsa stretta del Covid già stare in campo è stata la nostra più grande vittoria”.

Come è stato per voi questo torneo?
“Sapevamo della presenza di squadre ben organizzate e con un organico formato da anni quindi compatto su ogni cosa. Per noi invece era la seconda esperienza nel calcio a 11 la nostra squadra è formata da ragazze che comprende quasi tutta la fascia jonica da Saline fino a Roccella Jonica mentre dalla parte tirrenica, da Taurianova a Saline, da questo punto di vista siamo molto penalizzati”.

Come era il livello del torneo e quali ricordi porterai di questa stagione?
“Dal mio punto di vista delle cinque squadre presenti due erano un po’ più attrezzate mentre la altre tre di livello simile. Di questa stagione ricorderò il sorriso di ognuna di noi,  lo stare bene insieme anche dopo la sconfitta. Vorrei aggiungere un ringraziamento particolare a quelle persone che non essendo in prima linea non ci hanno mai fatto mancare nulla. Prima di tutto alla nostra dirigente dal cuore immenso Caridi Teresa, il nostro Nuccio nelle vesti di magazziniere tutto fare e al preparatore dei portieri Demetrio Romeo. Poi il mister Antonio Cormaci, il presidente Paolo Gurnari, a Pasquale Macheda e tutta la società. A loro dico grazie come a tutte le mie compagne di squadra”.