Per la prima volta la Virtus Entella ha preso parte al torneo di Eccellenza. Le liguri, allenate da Livio Ghisi, hanno iscritto la formazione Juniores al massimo campionato dilettantistico regionale, dando così la possibilità a tante giovani ragazze di misurarsi con avversarie più grandi ed esperte. Tra le calciatrici a mettersi in mostra, sempre presente a tutte le gare, il difensore Gaia Bertani. Abbiamo raggiunto la classe 2005 per rivivere brevemente l’ultima annata della Virtus Entella femminile.

Eravate al primo torneo di Eccellenza ligure. Squadra molto giovane la vostra giusto?
“Giovanissima. Quando ci hanno dato la notizia eravamo incredule, eravamo un gruppo di ragazzine e sentirci comunicare la volenta di iscriverci come prima squadra è stata un’emozione unica. Quando andavamo alle partite vedere le altre, ormai donne, ci lasciava sempre un po’ spiazzate. Non eravamo abituate, però è sempre stato un motivo in più per dare il massimo. Vincere contro i più grandi è sempre il doppio della soddisfazione. Il fatto di essere le più piccole ci ha spinto a lavorare sempre più duramente per arrivare alla tecnica ed esperienza delle avversarie che invece giocavano da anni”. 

Dopo lo stop dello scorso anno quanto entusiasmo c’era nel gruppo alla ripresa estiva? ? Come vi siete organizzate con la nuova pausa forzata?
“Siamo state sempre un gruppo molto affiatato. Giochiamo perché amiamo farlo ed andare al campo è un momento di svago e divertimento insieme ad altre ragazze che vogliono realizzare i tuoi stessi sogni. Con lo stop ci siamo sentite stroncate, la cosa che ci piaceva di più fare ci era stata tolta. Quando siamo rientrate avevamo il doppio della voglia di tornare in campo. I primi giorni, durante la preparazione si sente un po’ di più la fatica, ma eravamo talmente contente che durante la ripresa non si è sentita niente rispetto agli altri anni”. 

 In primavera la nuova partenza e poi il campionato. Quali erano i vostri obiettivi all’inizio della stagione? E i tuoi?

Gli obiettivi a livello della squadra erano di farci crescere e di spianare la strada. Un’esperienza del genere ti da molto calcisticamente, anche solo guardando le avversarie giocare. Non volevamo perdere un altro anno e questo campionato è stata la nostra salvezza, oltre ad aver giocato e quindi tenuto un livello alto durante gli allenamenti, abbiamo anche imparato molto. Eravamo consapevoli che c’era da lavorare data la nostra giovane età che giocava a discapito nostro. I miei obbiettivi erano di riuscire a migliorare nel mio ruolo e nella tecnica, e di riuscire a capire come si vive da calciatrice. Facendo un campionato più importante rispetto a quello a cui sei abituata riesci ad estrarre tante lezioni da vita calcistica”. 

Come è andata? Soddisfatte del percorso fatto?
“Siamo soddisfatte del percorso della squadra, siamo cresciute e abbiamo imparato molto. Abbiamo combattuto ogni partita dando il meglio. Sappiamo che non sempre basta però ha ripagato e siamo felici per aver avuto questa occasione. Abbiamo cercato di sfruttarla al meglio”.

Come hai trovato il livello del vostro girone?
“Erano squadre abbastanza differenti.  Dalla nostra avevamo la voglia e la grinta che il mister ci hanno risvegliato e abbiamo cercato di affrontare anche squadre molto forti. Erano presenti squadre con persone d’esperienza e molto forti e altre invece più alla nostra portata ma noi abbiamo sempre cercato di arrivare alla partita con la stessa preparazione per tutti i match”. 

Che ricordi porterai di questa stagione?
“Di questa stagione mi rimarrà tutto. Le partite perse con i discorsi dei mister per darci la giusta carica e non demoralizzarci all’allenamento dopo, le partite vinte con la gioia e la carica di averne ancora, vincere ancora. Credo che il ricordo indelebile sarà la prima storica vittoria della prima squadra della Virtus Entella”. 

Nella prossima stagione rimarrai con l’Entella? Ripartirete insieme dal campionato d’Eccellenza?
“Si senza dubbio nella prossima stagione rimarrò all’Entella e grazie a questa stagione ripartiremo insieme dal torneo di Eccellenza”. 

Per te soddisfazioni con le convocazioni nella rappresentava Figc. Dove sogni di arrivare? Noti tante giovani avvicinarsi a questo sport?
“La convocazione è stato un sogno, vedersi concretizzare il lavoro è sempre un piacere. Spero di arrivare ai livelli più alti e riuscire a trasformare il mio sogno in lavoro. La chiamata mi ha aiutato a vedere due lati differenti in ogni azione, spesso stando a contatto con le avversarie che in queste occasioni diventano compagne. Ho imparato trucchi da loro giocando e dai mister, ovviamente oltre a quelli dal mister nella società. Ultimamente sempre tante ragazze si avvicinano a giocare perché sta diventando sempre più conosciuto, specialmente bimbe piccole, ed è molto positivo perché iniziando da bambine riescono ad arrivare a livelli più alti prima”.