Addio alla Scalese, la squadra femminile della frazione sanminiatese. Dopo l’auto-retrocessione all’inizio del campionato scorso, dopo aver militato anche nella massima serie, l’incredibile. «Non ci sono le basi per andare avanti – racconta lo sportivissimo presidente Ademaro Guardini, con parole che mai avrebbe pensato di pronunciare – Non è nemmeno da dire che ci prendiamo un anno sabbatico, e poi si sta a vedere cosa succederà. Non succederà più niente sul nostro campo sportivo, le ragazze stanno già cercandosi un’altra società. È incredibile veder cancellare tutto».

Il campionato appena concluso era una serie D senza retrocessioni. Qualche vittoria, all’inizio e alla fine ve la siete presa, dunque perché non insistere?
«Dopo 10 anni di successi e di soddisfazioni ci siamo ritrovati senza pubblico. E il calcio è bello quando si gioisce tutti insieme. Sapevamo che sarebbe stata una stagione transitiva, ma non credevo di arrivare alla fine».

E l’allenatore Nico Mattioli, che dagli ultimi risultati positivi delle ragazze sembrava risollevato?
«Ha già lasciato la società, lo ha chiamato il Monsummano – continua il presidente -. Nico lo fa per gran passione, aveva portato le ragazze in serie A, ma non c’è mai stato l’appoggio del paese alle azzurre. Se trova l’accordo con i termali continuerà ad allenare le ragazze e tornerà a migliori soddisfazioni. Mentre noi non sentiremo più il suo sprono “Forza cinghiale” che sconvolgeva le avversarie».

Gli sportivi cosa dicono?
«Se ne sono visti sempre meno, le ragazze in campo si sentivano sole. Non è così che intendo una società sportiva, peccato. Mi dispiace quando ripenso che qualche anno fa eravamo in serie A e abbiamo tenuto testo ad avversarie blasonale. Ma la realtà è questa: la Scala rimarrà senza squadra femminile. Amen!”.

Avevate anche un sito internert aggiornato, ma nell’ultima stagione stava già franando tutto. Peccato perché è stata una bella avventura, avete avuto ragazze brave, attaccate ai colori sociali.
«Abbiamo lasciato tutte libere, non so se Nico porterà qualcuna con sé. Sono amareggiato, anche il paese lo è, ma la realtà è questa. E – conclude il presidente Guardini – nessuno potrà cambiarla».

Anche l’allenatore Renzo Ulivieri, che nell’alro campionato portò alla salvezza senza affanno le ragazze, dopo averle allenate gratuitamente per passione, è rimasto sorpreso dalla drastica decisione. Il suo carisma potrà fare qualcosa per un ripensamento del presidente Ademaro Guardini, magari se sarà affiancato da nuovi dirigenti? Il tempo non manca per un ripensamento, ma occorre un solido consiglio direttivo. Altrimenti tra qualche anno nessuno ricorderà questa grande avventura sportiva, nella piccola frazione sanminiatese.