Photo Credit: Edoardo Covone

La Torino Women ha compiuto un passo forse decisivo, verso la conquista dei play off di Eccellenza. Vincendo (3-2) contro l’ospitata Femminile Alessandria, la compagine granata si è infatti isolata al secondo posto in classifica, nel girone A.

In una tiepida giornata di sole, su di un terreno in buone condizioni, le toriniste si sono schierate con il loro collaudato 4-4-2: Prundeanu a presidiare la porta, PomatiFurioneTessePalmisano a comporre la linea difensiva da destra verso sinistra, il centrocampo a rombo con Capello arretrata davanti alla difesa, Abu TomaLombardo sui lati e Caveglia Cresto trequartista, ma libera d’inserirsi in area, dietro alla coppia d’attacco CamporelliMolinar Min.

Le alessandrine, in maglia grigia e calzoncini neri, replicavano con Dalerba fra i pali, GalloLepreRussoGhio in difesa, MensiLuisonRavera in mediana, GaravelliBagnasco esterni alti e Bargaglia centravanti: una sorta di 4-3-2-1 che, in fase di possesso, diventava facilmente un 4-3-3.

Dirette dal signor Francesco Errera della sezione di Torino (un arbitro le cui decisioni hanno ogni tanto fatto sorgere dei dubbi, ma che, va sottolineato, è sempre stato vicino all’azione), le due squadre hanno dato vita ad un match sempre vibrante, a tratti confusionario, ma ricco di ritmo e di agonismo. Insomma una partita, se ci passate il termine, “maschia” ma mai cattiva.

All’inizio sono stati più gli errori delle difese e non le giocate degli attacchi, a creare le emozioni, anche se la granata Fulvia Furione (perfetta in tutti gli interventi del primo tempo, mentre calerà un poco nella ripresa) doveva effettuare alcune importanti chiusure, per disinnescare le folate grigie.

Al 15’ arrivava il primo tiro in porta, ad opera della ospite Lucia Ravera, ma troppo centrale per far preoccupare Patricia Prundeanu. Devono invece passare altri 5’, per vedere una conclusione granata degna di nota, ma pure Elisa Molinar Min non riesce a creare problemi ad Angelica Dalerba.

La partita s’infiamma quasi alla mezz’ora, dopo le lamentele toriniste per un possibile penalty su Vittoria Caveglia Cresto al 22’ (non ritenuto tale dall’arbitro) e l’ammonizione di Martina Capello rea, al 24’, di aver allontanato la palla dal punto di battuta.

Come anticipato, il Torino passa al 29’, quando la Caveglia Cresto addomestica in area un gran lancio, che le proveniva dalle retrovie: il suo potente tiro trova però la spettacolare opposizione del portiere avversario, la cui respinta finisce sui piedi di Federica Camporelli che, da due passi, non può sbagliare.

Neppure il tempo di annotare la marcatura, che le granata raddoppiano: la Capello, sempre geniale nelle sue giocate, raccoglie una respinta rivale sulla trequarti e, visto il numero uno alessandrino leggermente avanzato, lo beffa con un pallonetto tanto preciso quanto delizioso.

L’uno-due di casa, manda in confusione le ospiti che, sino a quel momento, erano apparse più lucide nell’impostare le trame di gioco. Non cala, invece, il ritmo della gara, sempre vibrante, ed al 33’ Odiphri Abu Toma sradica il pallone dai piedi di un’avversaria a centrocampo e serve subito il suo numero 7, proiettatosi prontamente in area. La Caveglia Cresto non ci pensa troppo a concludere, ma il suo tiro finisce alto, non di molto.

Il penalty reclamato in precedenza, viene concesso al 39’ quando Marika Ghio (ammonita nell’occasione) atterra in area la lanciatissima Camporelli. Del tiro, s’incarica la Abu Toma che trasforma con assoluta freddezza.

Il 3-0 potrebbe scrivere la parola fine, sulla storia del match, ma è in questo momento che l’Alessandria dimostra di non arrendersi mai ed un minuto prima dell’intervallo accorcia le distanze: Gaia Garavelli, in proiezione offensiva, riceve un passaggio filtrante sul filo del fuorigioco e lo controlla magistralmente con un colpo di tacco a seguire, quindi scaglia un sinistro ad incrociare, altrettanto spettacolare, che la Prundeanu, nonostante un gran tuffo, riesce solo a sfiorare.

Al rientro dopo l’intervallo, il mister delle grigie (Gabriele Tosi) propone Marilia Tierra Palacios al posto della Chiara Mensi. La nuova entrata si posiziona però nella coppia difensiva centrale, permettendo a Lucia Lepre di avanzare a centrocampo.

Sin da subito, la formazione ospite appare fisicamente meglio preparata e cerca di imporre il proprio gioco. La compagine di casa, a causa di una crescente frenesia, finisce così per smarrire il senso della misura nei passaggi, causando anche qualche fallo di troppo. Per uno di questi, al 47’, Sofia Tesse si vede sventolare in faccia il cartellino giallo.

Anche l’Alessandria, forse per l’eccessiva foga nel voler recuperare in fretta il risultato, sbaglia molto e le occasioni latitano. La confusione diventa nervosismo e nascono accese discussioni, ad ogni decisione arbitrale, anche per le più innocue.

È di nuovo a ridosso della mezz’ora, che lo spettacolo torna ad avere una fiammata: al 74’ la Dalerba è reattiva, nell’uscire sui piedi di una Molinar Min perfettamente imbeccata da Arianna Lombardo. Quindi, due giri di lancette più tardi, una tambureggiante azione corale delle granata si chiude con un tiro, alto di poco, di Francesca Pomati.

Le ospiti riducono ancora lo svantaggio al 78’, quando tutta una serie di lisci e svarioni della difesa torinista, permettono a Martina Biasotti (subentrata pochi minuti prima alla Ravera), di realizzare con un colpo di ginocchio.

La rete manda decisamente in crisi la Torino Women, che riesce sempre meno a gestire la sfera con calma, nonostante l’Alessandria, ora decisamente proiettata alla ricerca del pari, tenda a scoprirsi.

L’allenatore granata, Michele Del Vecchio, prova a correre ai ripari, inserendo Andrea Giulia Martinetto, al posto di una ormai stanca Caveglia Cresto, per cercare di aumentare il peso offensivo (80’), ma la mossa sortisce ben pochi effetti anche perchè il pallone tende a restare lontano dall’area alessandrina. Cinque minuti dopo un improvviso guizzo della Biasotti mette a repentaglio la difesa torinista, presa d’infilata. La Prundeanu, in uscita disperata ma tempestiva, riesce ad anticiparla di piede, facendole carambolare il pallone addosso e poi sul fondo.

La pressione alessandrina è ormai al massimo, ma le ragazze in grigio non riescono ad inquadrare lo spazio fra i pali. All’83’ Palmisano viene ammonita per fallo di mano al limite dell’area, ma la punizione, da posizione pericolosa, viene malamente sprecata dalle ragazze ospiti.

Con il Torino ormai sulle gambe, mister Tosi prova ancora ad inserire Awua Sylla al posto di Giorgia Gallo, per trovare ancora qualche goccia di energia. Gli ultimi brividi della gara, sono tutti per la tifoseria di casa: in pieno recupero, una bella rovesciata di Sofia Bertaglia esce di un paio di metri alla sinistra della porta torinista e, poco dopo, una punizione di Martina Luison va a sfiorare l’incrocio dei pali sull’altro lato, strozzando un urlo di gioia in gola ai numerosi supporters ospiti.

Gli ultimissimi spiccioli di gioco, non concedono più sussulti: ad un primo tempo di marca granata, ha fatto seguito una ripresa in cui la compagine grigia ha dimostrato di poter valere almeno altrettanto. Comunque sia, la Torino Women stacca così l’Alessandria in classifica, isolandosi sul secondo gradino del podio, con tre lunghezze di vantaggio.