Capocannoniere della sua squadra con 6 goal all’attivo, Eleonora Petralia è una vera fuoriclasse. Negli anni ha cambiato ruoli, squadre e compagne portando avanti passione, e studi, senza mai mollare. Lo sport è il vero e proprio motore della sua vita e in questa bella intervista ci ha raccontato di esperienze e obiettivi prefissati.

Siete reduci da una splendida vittoria che vi ha fatto agganciare il momentaneo 2° posto in classifica. Com’è il bilancio dopo 18 gare?
Siamo partite non troppo bene, le prime due gare di campionato le avevamo perse ma io personalmente ho sempre creduto nel potenziale della squadra e dell’allenatore. Infatti, verso la fine del girone di andata, abbiamo iniziato ad avere risultati sul campo facendo molto meglio rispetto all’inizio. Il bilancio è molto più che positivo“.

Credete al sogno Serie A? Per voi è un obiettivo concreto?
Noi ci crediamo. Il motto del nostro mister è quello di pensare partita dopo partita. In allenamento cerchiamo di fare del nostro meglio preparando ogni singola partita nel migliore dei modi. Essendo nella seconda metà del campionato non ci nascondiamo, vogliamo crederci assolutamente“.

Durante la tua luminosa carriera sei stata impiegata in difesa, centrocampo e attacco. Quale ruolo rappresenta al meglio le tue potenzialità?
Il mio ruolo preferito è il trequartista, lì sento di esprimermi al massimo. In base agli allenatori e alle caratteristiche della squadra so adattarmi a diversi ruoli, aiuto dove è necessario e la cosa mi gratifica. Ogni posizione ricoperta mi ha comunque aiutato a capire cosa un giocatore deve o non deve fare; vedere i diversi punti di vista è utile per potersi adattare in campo“.

Pensi che la tua carriera calcistica decennale abbia contribuito a far crescere anche le ragazze più giovani?
La mia speranza è questa. Mi piace pensare di poter aiutare le ragazze giovani non tanto a parole ma sul campo e fuori, cercando di essere per loro un esempio positivo. Sono anche insegnante di educazione fisica e vivo lo sport a 360°. Ho sempre avuto le idee molto chiare sulla mia professione: dopo il Liceo Sportivo ho scelto Scienze Motorie e in modo inaspettato sono poi entrata nel mondo della scuola. Ho anche incontrato ragazzine che volevano giocare a calcio e ho cercato di trasmettere loro la mia passione. Mi appaga lavorare a scuola, ho insegnato anche alle medie e purtroppo ho visto molte ragazze abbandonare lo sport per lo studio. Per me è importante far capire loro che si possono coltivare entrambe le cose come ho fatto io“.

La FIGC ha presentato un programma di sviluppo del calcio femminile nel quale si è parlato anche di professionismo. Come vivi questo importante traguardo?
Sono molto contenta, sono tanti anni che speravo in questo risultato e finalmente ora ci siamo. Le bambine adesso hanno anche l’opportunità di iscriversi alla scuola calcio femminile, cosa che anni fa non era possibile. Avere una visione concreta di quello che potrebbe essere il loro sogno è molto bello e importante“.

Hai dei modelli calcistici ai quali ti sei ispirata?
Alessandro Del Piero è sempre stato il mio idolo sia a livello sportivo che umano, condividiamo anche lo stesso giorno di nascita. Per quanto riguarda il calcio femminile non ho atlete di riferimento, ma a livello tecnico stimo Valentina Cernoia, è molto forte“.

Potresti essere tu l’idolo di qualche ragazzina…
Magari, sarebbe molto bello“.

Credit Photo: Cesena Femminile