Classe 2005, alta un metro e settanta centimetri e con un destro formidabile. E’ l’identikit di Linda Masini, giovane centrocampista in forza alle giovanili della Fiorentina Femminile che sta vivendo una crescita esponenziale. Promessa tra le più importanti del calcio femminile, ha un fisico possente per una della sua età ed una corsa illimitata. Gioca a centrocampo ma non disdegna incarichi offensivi e difensivi. Ha una tecnica sublime, quando si tratta di gestire e smistare il pallone, con una forte tendenza nell’operare basso con improvvise verticalizzazioni raso terra. Sicura e grintosa, concede un equilibrio sostanzioso al baricentro della squadra trasmettendo serenità in campo. La sua area di competenza è a circa cinquanta metri dalla porta avversaria con sortite offensive che la portano spesso al tiro. L’agenzia di procura sportiva Sportmanager Group, intravedendo le sue potenzialità, ha anticipato tutti acquisendola nella sua scuderia talenti.

Predilige molto il piede destro e possiede una potenza fuori dal normale. Alcuni addetti ai lavori parlano di lei come il futuro del centrocampo viola e della nazionale italiana; ne sono sicuri Sauro Fattori, responsabile delle giovanili, Simone Mazzoncini, direttore sportivo, nonché alcune delle sue compagne di squadra. Nonostante la giovanissima età, è diventata un perno importante nello scacchiere della Primavera di Claudio Ricci, il quale sembra non riuscire a fare a meno della sua presenza. L’unico neo è il poco utilizzo del piede opposto: il sinistro. Ma essendo una classe 2005 ha tutto il tempo di crescere e migliorare. Su di lei già sono forti le attenzioni della Nazionale azzurra Under 16, con il tecnico Jacopo Leandri che la tiene sotto stretta osservazione.

Il ricordo più nitido della giovane atleta risale al Torneo di Viareggio 2020 al quale ha partecipato con la Primavera gigliata disputando la semifinale contro la Juventus. Sfrontata e determinata, non si è lasciata intimorire dalle rivali storiche, calciando anche uno dei rigori della lotteria finale alla quale però la Fiorentina viene eliminata. Un diamante grezzo e prezioso che la formazione toscana si coccola. Sentiremo molto parlare di lei in chiave futura. Chissà che, nel giro di due/tre anni, non la vedremo compiere lo stesso percorso di un’altra collega di reparto ormai stabilmente col gruppo di Cincotta, Rebecca Mani.