Tra le squadre di calcio femminili laziali una che da parecchi anni prende parte ai vari campionati è la Lupa Frascati. Le amaranto, iscritte nell’Eccellenza regionale. Il club del presidente Fabio Gentile, allenata da Alessandra Cucchi, vede in rosa la ventiquattrenne Alessia Mozzetti, originaria di Rocca di Papa . Abbiamo raggiunto, per una breve intervista la centrocampista che da 5 anni veste la maglia amaranto.

Alessia come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
“Fin da piccola ho sempre avuto la passione per questo sport. All’età di 8 anni ho iniziato a giocare nella squadra maschile della mia città. A quei tempi era un ambiente difficile per una bambina giocare con solo maschi. A 15 anni, finalmente, ho iniziato a giocare con squadre femminili, dalla scuola calcio della Lazio, al Grottaferrata, fino ad arrivare a Frascati”.

Campionati sospesi, come avete metabolizzato questa notizia?
È un momento difficile per tutte. Il calcio è un gioco di squadra e non allenarsi insieme è un dispiacere. Nel frattempo continuiamo ad allenarci singolarmente nella speranza di poter riprendere a giocare insieme”.

Come avevate preparato questa annata?
“Questo campionato sono arrivate molte novità in squadra. A partire dalla società, allo staff e alle ragazze. Siamo partite con entusiasmo e voglia di giocare un bel calcio. Siamo un gruppo ambizioso che può fare molto bene. Con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia con cui abbiamo iniziato, non vediamo l’ora di ripartire”.

Il vostro gruppo è stato riconfermato rispetto allo scorso anno o ci sono stati nuovi innesti?
Ci sono stati molti innesti. Primo fra tutti è stato il ritorno del mister che, con grinta e carisma che la contraddistinguono, ha trasmesso a noi ragazze la voglia di fare bene. I nuovi innesti hanno alzato poi il livello del già valido gruppo riconfermato”.

Come sta crescendo il calcio femminile nella tua regione?
Il calcio femminile è un movimento che sta crescendo in tutta Italia. Il gran Mondiale disputato dalle nostre ragazze ha dato una forte spinta al movimento. Anno dopo anno si fanno dei passetti in più. Spero si possa arrivare un giorno ad avere l’importanza che il calcio femminile merita”.

Come valuti il livello del vostro campionato di Eccellenza?
“Negli anni precedenti il campionato è andato sempre più a migliorare, diventando sempre più competitivo facendo avvicinare molte più ragazze a questo mondo. Diciamo però che il femminile, essendo molto indietro rispetto al maschile, purtroppo non vanta un campionato di Eccellenza chissà di che spessore. C’è ancora tanto da costruire e su cui far crescere sia il movimento stesso sia le menti di una società ancora non del tutto aperta alla visione di una donna che calcia un pallone. Purtroppo con la situazione attuale il campionato di eccellenza ha fatto dei passetti indietro. Molte squadre hanno avuto problemi economici e numerici”.

Qual è il più bel ricordo legato al mondo del calcio?
“Al calcio spesso abbiniamo ricordi indelebili della nostra vita, come ad esempio vittorie importanti. Non sono totalmente d’accordo con questo. Quando penso al calcio, penso al rumore dei tacchetti nello spogliatoio, penso alle pacche sulle spalle che sembrano niente ma sono tutto, penso alle gioie e ai dolori condivisi, penso alle domeniche che non sono domeniche senza calcio. Questi sono i ricordi e le sensazioni che porterò sempre dentro”.