Photo Credit: Alessia Narducci - Città di Castello Cantù

Il Città di Castello Cantù, al suo secondo anno di vita nel femminile, ha cominciato la sua avventura nel Girone A di Promozione Lombardia col piglio giusto, dato che le gialloblù hanno battuto in trasferta 6-2 la debuttante Resurrezione Sport. Alla doppietta della rossoblù Laura Trotta, la squadra del confermato Matteo Allevi ha risposto con le reti di Olivia Marzoni ed Alessia Bellini, e alle doppiette di Cristina Balduzzi e di Alessia Narducci: quest’ultima è un’attaccante classe ’01 che, dopo esperienze al Real Meda, al Tabiago e al Lecco, indossa per questa stagione la maglia del Cantù. Ed è proprio Alessia la protagonista della nostra intervista di oggi.

Alessia cosa significa per te il calcio?
«Sicuramente la mia principale valvola di sfogo: all’interno della giornata aspetto sempre quel momento».

Come hai capito di essere un’attaccante?
«In realtà mi hanno messo sulla fascia come esterno alto, perché si gioca molto sulla velocità e sugli inserimenti, e che sono il mio punto forte».

La tua carriera calcistica è legata al Real Meda, Tabiago e al Lecco. Che cosa ti hanno dato questi tre club?
«Al Real Meda è il posto dove ho giocato per tanti anni fino a quattordici anni, a Tabiago sono stata messa subito in Prima Squadra, giocando con ragazze grandi e segnando tanto, e questo mi ha dato tanto dal punto di vista calcistico. A Lecco, invece, mi ha dato tanto, perché ho trovato una squadra competitiva, dove cercava un certo tipo di gioco».

Quest’anno sei al Cantù. Cosa ti ha portato ad accettare questo progetto?
«Ho scelto Cantù perché ho trovato un ambiente e un progetto serio».

Dove pensi possa arrivare il Cantù quest’anno?
«Tutte le squadre giocano per vincere, quindi spero che anche il Cantù possa rientrare in questo gruppo».

La partenza del Cantù in Promozione è stata positiva, dato che la squadra ha vinto in casa della Resurrezione Sport per 6-2. Come hai capito che i tre punti sarebbero stati realtà?
«All’inizio della partita abbiamo subìto gol su calcio d’angolo, poi abbiamo reagito e abbiamo capito che la partita sarebbe andata verso la nostra direzione».

Per te, nella gara vinta contro la Resurrezione Sport, sono arrivati anche i tuoi primi due gol stagionali. Ti va di raccontarci le tue reti messe a referto?
«La prima è stata una rimessa laterale, qualche linea più avanti dalla linea di centrocampo, la mia compagna mi ha passato la palla sui piedi, ho saltato un terzino, ho tirato dal limite e ho battuto il portiere sul secondo palo. Invece, il secondo, l’allenatore mi ha messo sulla fascia sinistra, ho servito una compagna e ha concluso, il difensore ha respinto, e sulla ribattuta ho messo la palla in rete. Mi è piaciuto molto il primo, perché rientravo da un infortunio, sebbene sia scesa in campo a febbraio quando ero al Lecco e non ho giocato molto».

Domani il Cantù debutterà in casa affrontando il Varedo che, domenica, ha battuto 2-1 il Circolo Giovanile Bresso. Cosa non bisogna sottovalutare di questa gara?
«Ovviamente non dobbiamo sottovalutare l’avversario e, allo stesso tempo, mantenere la concentrazione e cercare di esprimere un buon gioco».

Chi possono essere, secondo te, le favorite alla vittoria del Girone A di Promozione Lombardia?
«Non conosco molto bene le squadre impegnate in Promozione, però dico Como e Accademia Milano perché conosco alcune giocatrici in queste due formazioni».

Che impressioni hai sul calcio femminile in Lombardia?
«Da quando ho iniziato a giocare nel 2009, penso che ci siano più squadre di calcio femminile, soprattutto nella zona dove abito io (Alessia è di Mariano Comense, in provincia di Como, ndr)»

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Attualmente sto studiando, a novembre mi laureo in Fisioterapia».

Che obiettivi ti sei posta per il tuo futuro?
«Dal punto di vista personale vorrei continuare i miei studi nel mondo della Fisioterapia, mentre a livello calcistico l’obiettivo è quello di far sempre di più bene».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Città Castello di Cantù ed Alessia Narducci per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.