Photo Credit: Ascoli Calcio Femminile

Anche se il cammino in Serie C dell’Ascoli è tutt’altro che roseo, le ragazze bianconere scendono sempre in campo con il sorriso e con il desiderio di fare bene. Spesso, forse, ci si dimentica troppo della bellezza del gioco del calcio, che non risiede soltanto nei possibili tre punti che si possono aggiungere al proprio bottino, bensì nelle emozioni che derivano dai momenti che si vivono in campo.
Proprio le emozioni sono al centro del racconto della Capitana dell’Ascoli, Alessia Nepi, nell’intervista rilasciata in esclusiva alla Redazione di Calcio Femminile Italiano.

La prima emozione, forse la più forte, riguarda l’iscrizione dell’Ascoli alla Serie C, indecisa fino all’ultimo, la cui notizia ha reso le calciatrici enormemente grate«Quando ci è stato comunicato è stato molto emozionante per tutte, non ce lo aspettavamo, era una categoria che avevamo conquistato sul campo l’anno prima. Il calcio è uno sport che ci appassiona tutte, è bello condividere la stessa passione. La Serie C è una realtà ben diversa dall’Eccellenza, le differenze sono prevalentemente di carattere tecnico, ma anche organizzativo, ogni squadra ha un organico molto ampio, ci sono calciatrici di esperienza, anche a livello di Serie A e Nazionale. Siamo una squadra molto giovane, ce la mettiamo tutta, puntiamo a far crescere le ragazze più giovani come è avvenuto con Marzia Piermarini, oggi alla Juventus, Giorgia Rossi alla Roma e le gemelle Mignini al Genoa», uno degli aspetti su cui si concentra maggiormente l’Ascoli è la crescita delle sue giovani calciatrici, che talvolta riescono a spiccare il volo e a fare il salto di categoria, quello che le stesse bianconere hanno visto con i propri occhi passando dall’Eccellenza alla Serie C, un traguardo che avevano già raggiunto l’anno prima e che era invece sfumato. In primis, dunque, c’è l’obiettivo di crescere e di migliorarsi.

Nepi ha poi analizzato l’andamento della sua squadra, molto giovane e con ben sette nuove calciatrici all’interno del proprio organico. Le ragazze devono migliorare sotto vari punti di vista, ma se c’è una cosa che non manca a tutta la squadra e allo Staff è l’impegno«Sono arrivate sette ragazze nuove, di esperienza, ci stanno aiutando tanto anche a livello caratteriale. Dobbiamo migliorare su tanti aspetti: il sacrificio, l’impegno e la dedizione li mettiamo sempre in ogni allenamento, però mancano i risultati, dobbiamo lavorare più di squadra, ma sono certa che ce la possiamo fare. L’impegno c’è sia da parte nostra sia da parte del mister, che organizza dettagliatamente ogni allenamento. Sono orgogliosa del gruppo che c’è, ognuna ha potenzialità diverse, possiamo farcela.»

Alessia Nepi ha dato inizio alla propria storia d’amore con l’Ascoli quasi dieci anni fa, e ha dunque ripercorso brevemente il suo percorso con la maglia che adesso sente sua e che può esserle cucita addosso alla perfezione, come un abito su misura che nel tempo è stato corredato dalla fascia da Capitana«Sono nell’Ascoli femminile da quando avevo 13 anni, è il nono anno. Ricordo che i primi tempi ero la più piccola, mi sentivo timida, poi sono cresciuta come persona e come calciatrice. Quattro stagioni fa mi è stata data la fascia da capitana, è stata un’emozione indescrivibile perché sono tifosa dell’Ascoli fin dalla nascita. Già indossare la maglia bianconera rappresenta tanto, la fascia ancora di più. Per me è una responsabilità enorme, l’Ascoli è una grande squadra, con una grande storia, rappresenta tantissimo e ogni volta in campo ce la metto tutta.»

I primi passi di Nepi nel mondo del calcio sono stati influenzati da una sua amica che aveva conosciuto la realtà dell’Ascoli un anno prima, e da allora non si è mai più fermata, arricchendosi di giorno in giorno e di anno in anno di esperienze e momenti speciali, nonché di una grande crescita personale sotto vari aspetti: «Stavo giocando nel campetto sotto casa a Poggio di Bretta e un giorno una mia amica, che aveva iniziato nell’Ascoli l’anno prima, mi disse di provare. Diciamo che ho iniziato subito, non ho avuto dubbi, era il 2017. In questi anni ho capito che l’Ascoli è una grande società, con una grande storia e questo è riconosciuto da tutti, quando andiamo in trasferta con la squadra tutti guardano all’Ascoli con rispetto. Sento di essere cresciuta molto, giocando qui mi rendo conto d’essere molto fortunata, per me è una gioia indescrivibile giocare all’Ascoli, un club che merita tanto rispetto per quello che rappresenta. Sono orgogliosa quando una calciatrice sceglie di vestire la maglia bianconera, è capitato con Letizia Millocca di Roma, arrivata quest’anno. Mi ha detto che l’avevano cercata tante squadre, ma che aveva scelto l’Ascoli anche per conoscere questa nuova realtà.»

Attaccante, Nepi ha dunque affermato che il suo è un ruolo spesso controverso e fonte di critiche poiché legato alla necessità di segnare nella porta avversaria, ma ciò che conta, a suo parere, è seguire le indicazioni del Mister e imparare a migliorarsi, tenendo sempre a mente l’idea di provare a ottenere buoni risultati: «Il ruolo dell’attaccante è abbastanza difficile perché quando non segni o una partita va male, spesso vieni criticata, ma quando riesci a far bene le cose che ti chiede il Mister puoi ottenere bei risultati. Oltre all’attaccante ho ricoperto il ruolo di esterno che mi consente di sfruttare meglio la velocità. Mi adatto anche ad altri ruoli in attacco, l’importante è giocare e dare il meglio.»

A tal proposito, la giocatrice ha rivolto alcune parole di ringraziamento a Mister Renga«Ringrazio il Mister, in questi due anni ha fatto un lavoro straordinario, ci chiede serietà, dedizione, concentrazione, impegno.»

L’obiettivo personale s’intreccia in maniera indissolubile a quello della squadra, che spera di poter ottenere la salvezza e di poter disputare la Serie C anche il prossimo anno. Un punto di forza di questa squadra è l’impegno costante per provare a rialzarsi dopo le sconfitte«L’obiettivo personale è di far bene per la squadra; a livello collettivo è il raggiungimento della salvezza e di riuscire a rialzarci sempre dopo le sconfitte. Speriamo che col lavoro riusciremo a risalire, sono convinta che ce la faremo. Credo nella salvezza perché vedo che durante la settimana ci impegniamo tanto e ce la mettiamo tutta, arriverà il giorno in cui potremo festeggiare. Oltre ad essere una squadra, siamo un bel gruppo, c’è grande armonia, siamo tutte unite, le nuove si sono ambientate bene. Con l’ansia non si va da nessuna parte.»

La prossima partita delle bianconere, l’ultima in attesa della lunga pausa natalizia, le vedrà impegnate contro la Jesina in un importante e pesante scontro diretto per la salvezza. La Capitana ha dichiarato che la squadra proverà a fare la sua partita e a giocarsela seguendo, come sempre, i dettami di Mister Renga: «Non ci facciamo intimorire, partiamo dalla consapevolezza di potercela giocare, il Mister sa come gestirla, sono fiduciosa in lui, lo ringrazio per il bel lavoro che sta facendo, già da una settimana ci stiamo preparando al meglio per poter strappare qualche punto.»

Si ringraziano Alessia Nepi, l’addetta stampa Valeria Lolli e l’Ascoli Calcio Femminile per il tempo, la disponibilità e la gentile concessione.

Ilaria Cocino
Appassionarmi allo sport è stato semplice: qualche gol degli Azzurri al Mondiale 2006, qualche punto spettacolare di dritto, qualche schiacciata nel campo avversario, qualche canestro impossibile. Sono un'aspirante giornalista sportiva che segue con passione il movimento calcistico al femminile da ormai qualche anno e tenta, attraverso il suo piccolo contributo, di trasformarlo nella quotidianità di chi legge e di renderlo qualcosa di più di una semplice meteora: il potere delle parole è inestimabile, e spenderle per queste ragazze è un privilegio immenso e una grande responsabilità.

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