Il Cortefranca sta stupendo tutti, vincendo anche in casa del quotato Como Women per 2-1, grazie a Roberta Picchi e Simona Muraro, che portano le franciacortine al quinto posto della Serie B. Durante la partita è entrata, a dieci minuti dalla fine, Andrea Scarpellini, centrocampista rossoblù che torna a calcare il campo un anno dopo l’infortunio occorsogli nella gara contro il Trento. La nostra Redazione ha raggiunto Andrea per risponderci ad alcune domande.

Andrea torni in campo dopo un percorso iniziato un anno fa. Come l’hai affrontato?
«È stato emozionante. Non vedevo l’ora di tornare in campo. Non è stato un percorso facile, ma mi ha fatto crescere sulla determinazione e pazienza. Non ho mai avuto paura di tutto ciò, quindi sono sempre stata serena».

Oltre al recupero fisico su cosa hai lavorato?
«Ho lavorato sulla testa, perché credo che faccia molto. Ho avito anche momenti difficili, ma sono sempre comunque restata lucida grazie anche alle mie compagne».

Hai seguito le tue compagne sia nella cavalcata alla vittoria di Serie C e alla prima parte di Serie B. Che gruppo hai notato?
«Abbiamo dato molta importanza al gruppo, e credo che le ragazze stiano ripagando di tutto questo, perché se lo meritano. Ci davano come Cenerentola, e invece si stanno ricredendo. In Serie B avevo visto la squadra, nelle prime partite di campionato, perdere punti dovuti all’inesperienza, ma poi, una volta prese le misure, hanno dato qualcosa di più».

E quel qualcosa di più è arrivato domenica con la vittoria esterna sul Como.
«È stata una giornata “devastante”, perché io ho esordito e poi abbiamo battuto il Como che veniva da due sconfitte di fila: pensavamo in una voglia di riscatto, e invece le mie compagne sono state ciniche, hanno corso e lavorato tantissimo, portando a casa una vittoria impronosticabile. Sono state delle brave operaie».

Queste operaie sono state guidate dal lavoro di Nicoletta Mazza, e, con il suo gioco, sta avendo i suoi risultati.
«Sapevamo le qualità che aveva Nicoletta, perché esalta ognuna di noi e sta facendo crescere la squadra nel modo migliore, quindi eravamo tranquille. Poi Nicoletta è fortunata perché ha noi (ride)».

Domenica andrete in casa del Cittadella, che all’andata si è imposto su di voi per 1-0.
«Non pensiamo al risultato dell’andata, dobbiamo continuare quello che stiamo portando avanti e raggiungere i nostri obiettivi con umiltà, quindi son sicura che ci alleneremo bene in questa settimana, come abbiamo sempre fatto. Col Como non abbiamo niente da perdere, col Cittadella inizia a farsi un po’ difficile».

Il Brescia per il momento è in testa con otto punti di vantaggio sul Como. Può essere una spallata decisiva al campionato?
«La Serie B è lunga e bisogna vedere se il Como mollerà o meno. Il Brescia è avvantaggiato, perché ha dalla sua parte gli scontri diretti, ma nel campionato cadetto non c’è niente di scontato».

Secondo te come sta il calcio femminile italiano è cambiato?
«Il livello si è alzato, perché le strutture lo permettono, e la visibilità ha dato molto. Per il resto la passione che ci lega a questo mondo è sempre la stessa. Alcune mie compagne però lavorano ancora e che fanno sacrifici; quindi, su questo punto di vista non posso dire che sia cambiato».

Ora che sei di nuovo “arruolata”, che messaggio vuoi lanciare alle tue compagne?
«Alle mie compagne dico di essere umili e di continuare così, perché stanno facendo una cosa straordinaria. A loro auguro il meglio, perché tutte le ragazze se lo meritano».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Cortefranca Calcio e Andrea Scarpellini per la disponibilità.

Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.