Il Lumezzane Women è in testa al girone lombardo di Eccellenza con. Il gruppo guidato da Giovanni Brusa possiede elementi di alto profilo, soprattutto nella retroguardia: stiamo parlando di Angela Locatelli, difensore classe ’88, ex Mozzanica, Inter e Brescia, e arrivata quest’anno in terra valgobbina. La nostra Redazione ha raggiunto Angela per farle alcune domande.

Angela cos’hai visto nel calcio?
«Di sicuro è lo sport che amo di più sin da piccola, un amore a prima vista, che mi ha fatto vedere tanti ei momenti, ma anche brutti».

Perché ha scelto di giocare in difesa?
«Io ho scelto di giocare in difesa perché era la cosa che mi veniva meglio. Prima sono partita come centrocampista, poi una ragazza è andata via, e non c’erano difensori; perciò, mi hanno mandato in difesa e da lì non mio sono più mossa. Anche perché mi vedo come una calciatrice che non deve far prendere gol alla mia squadra».

La tua carriera è legata alle dieci stagioni col Mozzanica: cosa è stato per te far parte di quel club?
«Per me è stato tutto quello che potevo essere, la mia carriera poteva finire a Mozzanica se le cose fossero andate come dovevano, perché è stata la mia seconda famiglia. Il presidente era come un padre per me. Mozzanica è stata la squadra della mia vita, e quando me sono andata è stata una mazzata per me».

All’Inter hai vissuto due ere: prima e dopo l’arrivo della società maschile nerazzurra.
«Il fatto di vedere l’Inter entrare nel calcio femminile mi ha permesso di vedere la cosa che mi piace, però io sono cresciuta con l’idea di giocare a calcio, e tutto il contorno che c’era non era non era nella mia indole».

Secondo te come si stanno comportando le nerazzurre in Serie A?
«Le nerazzurre, con Rita Guarino, possono andare alle prime tre posizioni».

Cosa ti ha lasciato nei due anni che hai giocato nel Brescia?
«Non è stato il Brescia dei tempi d’oro, nonostante conoscessi il presidente Cesari e Cristian Peri. Sono stati due anni complicati, Il primo anno per via del Covid, il secondo invece non è stato facile. Avrò dei bei ricordi, ma non sono stati due anni facili».

Le Leonesse, in questa Serie B, possono fare qualcosa di importante?
«Il Brescia, rispetto allo scorso anno, ha dalla sua parte un gruppo molto affiatato, e se prosegue questo trend potrebbe arrivare in alto».

Perché quest’anno hai deciso di andare al Lumezzane?
«Ho scelto Lumezzane per motivi lavorativi e di impegno mentale che non riuscivo più a mantenere».

La squadra, al momento, è al comando: secondo te era in linea con i tuoi obiettivi?
«Io sono venuta a Lumezzane per vincere, quindi, dato che abbiamo una rosa importante, possiamo puntare in alto».

La gara vinta in casa del Vittuone a dicembre può dare una svolta alla stagione del Lume?
«Secondo me è ancora presto, perché abbiamo ancora tante partite da giocare, dove niente è scontato. Dipende solo da noi».

Come hai visto il girone lombardo di Eccellenza?
«Vedo un girone con delle squadre preparate. Secondo me è un campionato molto competitivo».

Delle squadre che hai incrociato in questo primo scorcio di campionato, c’è una formazione che ti ha colpito di più?
«La formazione che mi ha colpito di più è stato il Leon, che non gioca affatto male, il Monterosso, che è lì con noi, e il Vittuone, che ha al suo interno molte giocatrici del Milan Ladies».

Quale può essere l’avversario del Lume per la vittoria del campionato?
«Di sicuro il nostro avversario è il Vittuone».

Quanto peserà il Covid-19 sulla ripresa dei campionati?
«Peserà un sacco il Covid-19 sulla ripresa dei campionati».

In che condizioni è il calcio femminile italiano?
«Il calcio femminile italiano ha permesso ad alcune squadre di competere con le europee. Il problema è chi sale dalla B in A e non ha una buona base è difficile competere con le grandi. Se prima c’erano un sacco di club che potevano gestire le ragazze, adesso le calciatrici devono essere professioniste a tutti gli effetti».

Che persona sei oltre il rettangolo di gioco?
«Io sono una persona che trasmette i miei valori sia dentro che fuori dal campo».

Cosa bolle nella pentola del tuo 2022?
«Spero prima di tutto di riprendere il campionato, togliermi qualche soddisfazione col Lumezzane, poi si vedrà».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la FC Lumezzane e Angela Locatelli per la disponibilità.

Photo Credit: FC Lumezzane Women

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.