Torna la Coppa Italia Femminile e torna con una sfida di grande prestigio: sarà Pro Sesto-Inter la seconda e ultima gara del turno eliminatorio del Girone D. Le biancocelesti, dopo aver perso di misura un mese fa contro San Marino Academy, scenderanno in campo, domani (sabato 20 Novembre) per giocarsi la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia.

Le avversarie delle sestesi saranno le nerazzurre dell’Inter. La squadra di Rita Guarino, quinta nel Campionato di Serie A TIMVISION con 18 punti, è reduce da una grande vittoria in campionato (5-0) contro le gialloblù dell’Hellas Verona Women.

La gara, in programma sabato 20 novembre (ore 14:30) allo Centro Sportivo ‘Diego Crippa’ di Cinisello Balsamo, sarà trasmessa da INTER TV.

Nella vigilia di questa gara, ha parlato ai nostri microfoni la giocatrice più esperta della prima squadra femminile, Anna Confalonieri.
Il difensore, parlando dell’avvio di stagione delle biancocelesti, non ha dubbi: “La Pro ha pagato dazio in termini di esperienza, ma con il lavoro e il supporto di tutta la Società sestese arriveranno presto i risultati”.

Ecco l’intervista completa ad Anna Confalonieri

“Anna, questa è la tua prima stagione alla Pro Sesto: sei arrivata in un gruppo giovane, reduce da due campionati vincenti, che si è rinnovato molto. Come va l’ambientamento?”
“Il gruppo è composto davvero da giovanissime! Sono tutte ragazze molto serie e attente, non è scontato considerando appunto la giovane età media. Se tante giocano per il solo divertimento, qui ho trovato ambizione, passione e voglia di emergere. In questo gruppo l’impegno nel calcio è vissuto come centrale, e tutti gli altri aspetti della vita privata – dal tempo libero, agli orari, all’alimentazione – riflettono questa concezione. Il gruppo è unito e “affamato”.”

“Hai già militato in serie B. Ci racconti come si è sviluppata la tua carriera?”
“Ho iniziato a giocare nella Fiammamonza, poi per 7 anni sono stata a Meda, salendo subito dalla serie C alla B, dove ho fatto sei campionati. Poi sono scesa in serie C per poter conciliare calcio e lavoro. Quando è arrivata la chiamata della Pro Sesto ci ho messo poco a scegliere, anche perché essendo diventata una libera professionista potevo avere più flessibilità nella gestione del tempo. Sono molto fortunata, tante ragazze che conosco fanno l’impossibile per potersi allenare, ed altre addirittura hanno dovuto scegliere tra lavoro e calcio.”

“Come ti spieghi questo periodo piuttosto difficile sul piano dei risultati? E come reagisce un gruppo così giovane?”
“Tra la serie C e l’attuale B c’è un abisso: in questa categoria troviamo giocatrici che hanno presenze in serie A, atlete straniere che hanno giocato ad alti livelli…è normale pagare pegno in termini di esperienza e malizia, come ad esempio nella gara contro il Palermo, quando abbiamo subito il pareggio in pieno recupero. Ci serve un po’ di tempo, non si tratta di un progresso immediato: ogni partita ci insegna qualcosa, io sono sicura che i risultati arriveranno. Ad esempio partite come quella di sabato, contro una formazione come l’Inter, o un’amichevole contro la Sampdoria, ci fanno crescere molto. Nel gruppo c’è tanta voglia di rivalsa, si lavora sodo. Di certo avere un po’ meno paura e riuscire ad essere più “leggere” ci aiuterebbe, ma è una crescita che non avviene da un momento all’altro. Mi piace sottolineare che la società è splendida, non ci manca nulla: lo staff dedicato – dagli allenatori ai fisioterapisti – la palestra, gli impianti… non è facile trovare una realtà simile nel calcio femminile.”

“In campo giochi come difensore centrale, ma hai anche già segnato una rete…”
“Si, mi piace moltissimo il mio ruolo: preferisco “togliere” una rete agli avversari piuttosto che segnarne una io… anche se l’emozione del gol segnato al Palermo è stata tanta! Spero di farne al più presto un altro, magari già sabato contro l’Inter!”

“Come giudichi la crescita dell’intero movimento femminile rispetto all’inizio della tua carriera?”
“L’interesse per il movimento femminile è cambiato completamente: sembra lontanissimo il tempo in cui realtà come Monza e Meda facevano da apripista inserendo formazioni giovanili femminili accanto a quelle maschili. Oggi le ragazzine giovanissime, di 10 anni, possono avere già allenamenti mirati e differenziati da quelli dei coetanei maschi, ed è un qualcosa di importantissimo in prospettiva futura. Il mondo maschile rimane inarrivabile, ma tanto è stato fatto negli anni. E a Sesto ad esempio si crede molto nella nostra crescita!”

Credit Photo: Pro Sesto Calcio Femminile

Redazione
Mi chiamo Giulia, classe ’93. Dopo il liceo scientifico ho iniziato a mostrare interesse a tutto ciò che riguarda sport, postura e movimento decidendo quindi di intraprendere la carriera come massoterapista e scienziata motoria. Attualmente lavoro presso la palestra ICOS di Milano e collaboro con A.C.D. Sedriano e A.S.D. Redentore calcio femminile.