La Doverese termina la sua stagione nel girone lombardo di Eccellenza al sesto posto, e nel suo ultimo turno di campionato, poiché osserverà la giornata di riposo nella domenica finale di stagione, ha pareggiato 3-3 contro il Sedriano. Punto di riferimento per le giallonere è stata senz’altro Arianna Amatulli, centrocampista classe ‘95 e da dieci anni gioca a Dovera. La nostra Redazione ha intervistato Arianna, autrice di otto gol stagionali, per risponderci ad alcune domande.

Arianna cosa vuol dire per te vestire la maglia della Doverese?
«Sono qui da settembre 2012, prima ho fatto alcuni anni alle Giovanissime e alla Primavera del Mozzanica. Per me indossare la divisa della Doverese è come una seconda famiglia, è un grande onore. So quanto è importante per una società farsi vedere in un contesto femminile, dove è ancora agli inizi».

Cosa significa per te il calcio?
«Per me è una grande passione fin da quando sono bambina, è una valvola di sfogo che arriva dopo una giornata lavorativa o di studio».

Quando hai capito che il centrocampo sarebbe stata la tua zona di riferimento?
«Negli anni in cui ho giocato a calcio, molti allenatori mi hanno visto più a offendere che difendere, e alla fine gioco in fascia laterale, e da lì sarebbe diventato il mio ruolo».

La Doverese ha schiuso al sesto posto: piazzamento in linea con i tuoi obiettivi di inizio stagione?
«Inizialmente era quello di entrare tra le prime tre. C’eravamo quasi arrivate, ma poi si sa com’è il calcio, e ci siamo perse per strada. Comunque sono contenta del sesto posto finale».

Domenica le giallonere hanno chiuso il campionato pareggiano 3-3 contro il Sedriano. Che gara è stata secondo te?
«L’arbitro ha deciso, purtroppo, gran parte della partita, ci aspettavamo correttezza sia verso di noi che per le avversarie. Eravamo in vantaggio per 3-1, poi siamo rimaste in dieci e il Sedriano ha rimontato. La gara è stata in ogni caso giusta, dove l’abbiamo giocata bene. Abbiamo dimostrato, per l’ennesima volta, che a parlare è il campo».

Tu hai segnato in campionato otto reti: contenta del tuo score?
«Avrei potuto fare altri gol, ma va bene così».

La stagione della Doverese non è finita, perché c’è ancora la Coppa Lombardia…
«Sarebbe bellissimo poterla vincere, comunque ce la giocheremo in semifinale contro il Lumezzane. Ci piacerebbe essere l’effetto sorpresa».

Tra le squadre presenti in Eccellenza Lombardia c’è una che ti ha stupito più di tutte?
«Il Lumezzane perché ha tanta esperienza in Prima Squadra, anche se ha al suo interno qualche giovane, e si è visto nell’arco della stagione. Dispiace che non abbia vinto il campionato, ma complimenti al Vittuone per aver conquistato il primo posto».

Come sta il calcio femminile lombardo?
«Il calcio femminile lombardo è più competitivo rispetto alle altre regioni, dove ci sono campionati più corti. In Lombardia si possono affrontare squadre di vario genere».

Com’è la tua vita extracalcistica
«Lavoro in contabilità. Mi piace viaggiare in moto, stare in famiglia e con gli amici».

Cosa c’è nel tuo futuro?
«A livello calcistico mi auguro di continuare il più a lungo possibile. Ho una certa età e mi sento verso la fine, dovrò affrontare priorità che dovranno essere affrontate in futuro».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Doverese Calcio Femminile e Arianna Amatulli per la disponibilità.

Photo Credit: Arianna Amatulli

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.