Photo Credit: Aurora Mantovani

Il Casalmartino ha vinto la sua sesta partita nel campionato lombardo di Eccellenza, battendo per 2-1 il Città Di Varese nella ventesima giornata e, grazie a questo risultato, consolida l’undicesimo posto con ventitré punti. Alla rete della varesina Michela Lunardi le mantovane hanno risposto al pareggio di Aurora Mantovani e al golvittoria di Sara Savazzi.
Aurora è un difensore, anche se lo scorso anno era una centrocampista, nata nel 1999 e, da due anni, veste la maglia delle rossoverdi e, col club mantovano, ha vinto nell’annata precedente il Girone B di Promozione. La nostra Redazione ha raggiunto Aurora per risponderci ad alcune domande.

Aurora cosa significa per te giocare a calcio?
«Giocare a calcio significa per me amore puro, valvola di sfogo, e una passione che me l’ha trasmessa mio papà da quando ho da cinque anni».

Come hai capito di essere una centrocampista e poi un difensore?
«Il mio ruolo è indefinito: quest’anno sono un difensore centrale, mentre nella scorsa stagione ho giocato a centrocampo, dove ho realizzato quattrodici gol. A me piace correre, ma allo stesso tempo mi piace contrastare. Dove c’è bisogno io vado, anche se preferisco il centrocampo e la difesa».

Com’è stato il tuo percorso calcistico?
«Ho iniziato coi maschi fino a tredici anni, dove l’anno dopo ho giocato in Eccellenza Veneto, dopodiché sono passata in Emilia Romagna andando nel Poggio e nel Cavezzo, per poi andare in Lombardia giocando nella Governolese e nel Casalmartino».

Da due stagioni fai parte del Casalmartino. Cosa ti ha portato ad accettare il progetto e a far ancora parte di questo club?
«Questa squadra è una famiglia, mi sento parte di un gruppo unito dentro e fuori dal campo. La società ha dei progetti, e vuole crescere sempre di più. Sono contenta di farne parte anche quest’anno».

Facciamo un passo indietro e affrontiamo la vittoria dello scorso anno nel Girone B di Promozione. Ti aspettavi questo risultato?
«Ad inizio preparazione no, ma arrivate a metà del campionato ci speravamo, perché questa promozione volevamo conquistarla, e ce la siamo goduta fino all’ultima partita».

Ma ora passiamo al presente, la classifica del Casalmartino dice undicesimo posto. Come giudichi l’attuale piazzamento della squadra?
«Il salto di categoria in Eccellenza si vede, ma nel complesso lo stiamo affrontando a testa alta, e il fatto di mettere in difficoltà squadre che da anni giocano in questo campionato è una bella soddisfazione».

Affrontiamo la gara vinta domenica contro il Città Di Varese. Quanto vale per te questo risultato?
«Parecchio, perché questo risultato può essere importante in vista dei prossimi scontri diretti».

Il 2-1 ottenuto contro le varesine è stato doppiamente soddisfacente per te, visto che hai realizzato su rigore la rete del pareggio.
«C’era un po’ di ansia, ma essendo una rigorista sapevo dove battere».

Il campionato va avanti e il Casalmartino andrà in casa del Cesano Boscone. Che partita ti aspetti domani?
«Ovviamente speriamo nella vittoria, ma non con un gol di scarto. Non dobbiamo fare errori fatali. Speriamo di fare bene e giocarcela contro il Cesano, sebbene siano sotto di noi di un punto, nel migliore dei modi».

Che impressioni hai notato sul campionato lombardo di Eccellenza dopo venti turni?
«Lo reputo di alto livello: c’è gioco e agonismo. Per me è un piacere far parte di questo torneo, perché mi sta dando la possibilità di crescere in tutti gli aspetti».

Qual è la squadra che ti ha sorpreso di più sino ad ora?
«La squadra che mi ha colpito di più è il Lesmo, perché ha una bella squadra, che riesce a sopperire alle difficoltà, con un gioco ben organizzato. Mentre il Lecco potrebbe ancora vincere il campionato: infatti mi chiedo come sia possibile che questa squadra possa essere al quinto posto».

Quali sono differenze hai notato tra il modo di fare calcio in Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia?
«Per prima cosa il numero delle squadre, perché avere un torneo con più giornate ti permette di avere voglia di lottare, e poi la qualità nelle giocatrici».

Com’è la tua vita fuori dal campo?
«Ho una relazione con una ragazza, che viene a vedere insieme ai miei genitori tutte le partite, studio Biologia all’Università di Ferrara, lavoro in un’azienda cosmetica e sono una volontaria dei Vigili del Fuoco».

Quali sono i tuoi obiettivi che ti sei posta per il 2023?
«Sicuramente fare qualche gol in più e la salvezza. A livello personale vorrei crescere e migliorarmi ancora di più con la squadra».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l‘ASD Casalmartino e Aurora Mantovani per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.