Photo Credit: Antonio Valente

La Doverese è uscita sconfitta nello scontro principale della ventiduesima giornata del campionato lombardo di Eccellenza, con le giallonere che sono state battute 2-1 dalla Polisportiva Monterosso capolista del torneo. Alle doveresi non è bastata la rete di Arianna Amatulli, dato che una doppietta di Lisa Citaristi ha permesso alle bergamasche di prendersi i tre punti. A parlare con noi per la Doverese è Carlotta Gianni, attaccante classe ’98 che a dicembre ha scelto di vestire la divisa giallonera.

Carlotta cosa ti ha spinto a giocare a calcio?
«Il calcio mi è sempre piaciuto sin da piccola, anche se non c’erano squadre femminili, e quindi ho fatto altri sport fino a quattordici anni, quando c’era un provino per il Milan, l’ho fatto e da lì è partita la mia avventura col pallone».

Come hai capito che saresti diventata un’attaccante?
«Sicuramente per il mio fisico, perché sono piccolina, magrolina e veloce, poi perché mi è sempre piaciuto giocare davanti e fare gol».

Com’è stato il tuo percorso calcistico sino ad ora?
«In questi anni ho spaziato in diverse categorie. Ho iniziato col Fanfulla nella vecchia Serie D, poi sono passata alla Riozzese in B, quando facevo il primo anno di università, successivamente ho giocato al Pavia dove ho fatto la doppia salita dalla Promozione alla Serie C fino a dicembre dello scorso anno, quando ho deciso di andare alla Doverese».

Dato che hai giocato nel Pavia, la squadra di Salterio è in testa al Girone A di Serie C, ma con una partita in più. Credi che le pavesi possano salire in B?
«Penso che il Pavia abbia dei buoni propositi per vincere il campionato quest’anno, bisognerà vedere come si comporterà negli scontri diretti, ma credo che abbia le carte per farcela».

Nei gironi della fase lombarda di Coppa Italia Eccellenza hai affrontato la tua Riozzese. Che sensazioni hai avuto sfidare la tua vecchia formazione?
«Ero abbastanza tranquilla. Sebbene affrontassi ragazze diverse da quella in cui militavo, è stato bello giocare contro la mia ex squadra».

Cosa ti ha portato, per l’appunto, a dicembre ad accettare la proposta della Doverese?
«Seguivo molto la Doverese, perché ci giocavano tante mie ex compagne ed alcune mie amiche. Conoscevo anche il suo allenatore. A Pavia non avevo più spazio, e quindi ho deciso di scendere di categoria, con l’intento di aiutare una squadra che reputo molto valida».

Com’è il rapporto con la tua nuova squadra?
«È stato un bellissimo rapporto sin quando sono arrivata, facendomi sentire parte del gruppo e della squadra. Sono molto contenta».

Domenica la Doverese è uscita sconfitta 2-1 nel big match della ventiduesima giornata di Eccellenza Lombardia contro la Polisportiva Monterosso. Cosa è mancata alla squadra per fermare la capolista del torneo?
«Sinceramente è stata una partita abbastanza equilibrata, dove a tratti abbiamo dominato a livello di gioco, ma allo stesso tempo influenzata dalle decisioni arbitrali, come un’espulsione e un rigore palese non dato a noi. Penso che in uno scontro tra la prima e la seconda del campionato non c’era bisogno di un’influenza così importante».

In ogni caso la squadra resta comunque al secondo posto del campionato. Sei comunque soddisfatta del piazzamento che ha attualmente la squadra?
«Se siamo lì non è un caso, perché ce lo meritiamo. Penso che la Doverese sia una squadra che ha delle possibilità e qualità. Fino alla fine ce la metteremo tutta, finché la matematica sarà ancora dalla nostra parte. Poi, non scordiamoci che siamo ancora in corsa per la Coppa Italia».

Il campionato prosegue e la Doverese ospiterà il Vighignolo. Cosa dovrà fare attenzione la squadra in vista di questa gara?
«Dovremo affrontare la gara in modo da non sottovalutare l’avversario, dobbiamo vincerla con la testa corretta e con concentrazione, anche perché veniamo da una sconfitta contro il Monterosso e, quindi, abbiamo voglia di riscattarci».

Che impressioni hai sul girone lombardo di Eccellenza a otto turni dalla fine?
«È un campionato diviso in gruppi di squadre, e la classifica lo dimostra. Ci sono squadre con giocatrici di livello superiore e con gare molto combattute».

Qual è la squadra che ti ha sorpreso di più sino a questo momento?
«Sebbene sia in Eccellenza da dicembre, mi è piaciuto molto il Lecco, perché a livello di gioco la reputo una squadra valida».

Come sta il calcio femminile lombardo?
«La Lombardia è una delle regioni dove sta prendendo sempre più piede il calcio femminile, con tante squadre e tante giovani calciatrici che vogliono entrare nel mondo del pallone».

Com’è la tua vita fuori dal rettangolo di gioco?
«Mi sono laureata in estate come osteopata, dove ho iniziato a lavorare nel settore a settembre. La mia vita è tranquilla e normale, fatta tra lavoro, calcio, amicizie, cane e famiglia».

Che obiettivi vorresti centrare quest’anno?
«In ambito calcistico mi piacerebbe arrivare in Serie C, che sia tramite campionato o con la Coppa. A livello personale vorrei iniziare a stabilizzarmi a livello lavorativo, riuscendo a mantenere il calcio e i miei impegni».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Doverese Calcio Femminile e Carlotta Gianni per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.