Nel torneo di Eccellenza lombarda, cosi come la scorsa stagione, a giocare nel torneo dilettantistico regionale presente è lo Juvenila Fiammamonza. Il team biancorosso, caro al patron Carlo Milva, è guidato dall’allanatrice Samanta Ceroni e vede come capitano Gaia Dadati elemento out per infortunio che ha ceduto la fascia a Carolina Mariani. Abbiamo raggiunto, per una breve intervista, la centrocampista classe 2000 originaria di Milano che milita nel Fiammamonza dal lontano 2012.

Carolina come ti sei avvicinata a questo sport?
“Ho sempre avuto la passione per il calcio fin da bambina. In terza elementare ho cominciato a giocare nella squadra dell’oratorio della Bicocca come attaccante e sono stata poi reclutata dal Bresso Calcio, dove ho militato fino alla categoria esordienti. Nella stagione 2012/2013 ho dovuto passare al calcio femminile facendo il provino alla Fiammamonza che allora militava in Serie A. Ho giocato nelle categorie giovanili e nel finale di stagione 2015/2016 ho esordito in prima squadra segnando 5 gol. La mia carriera calcistica è stata segnata da due gravi infortuni con la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro nella stagione 2014/2015 e del ginocchio destro nella stagione 2017/2018”.

Sei una delle bandiera di questa squadra. Come è andata la passata stagione?
“Per due anni di fila la squadra è ripartita da zero, confermando solo 4 ragazze dalle stagioni precedenti. Lo scorso anno siamo state la squadra più giovane del campionato di Eccellenza, e probabilmente lo siamo anche quest’anno. Eravamo partite con l’obiettivo della salvezza, ma dopo un inizio con prestazioni alterne abbiamo iniziato a macinare un ottimo gioco risalendo la classifica. L’insorgere del Covid e il blocco del campionato ci ha impedito di proseguire un girone di ritorno che ci avrebbe sicuramente portato grandi soddisfazioni. Ho vestito con grande soddisfazione per tutta la stagione la fascia di capitano e partecipavo stabilmente alla Rappresentativa regionale con la quale mi sarebbe piaciuto partecipare al Torneo delle Regioni che non si è mai disputato”.

Parlavi del blocco del campionato, che periodo è stato per voi?
“Inevitabilmente è stato difficile stare lontane dai campi di gioco. Durante il lockdown siamo state molto motivate dalla nostra allenatrice Samanta Ceroni e dal nostro preparatore atletico Fabio, con allenamenti via web e challenge di freestyle da svolgere all’interno della propria abitazione che poi abbiamo condiviso con dei video. Abbiamo ripreso con molto entusiasmo gli allenamenti a luglio, per poi riprendere ad agosto con l’inizio della stagione ufficiale con tanto impegno e tanta voglia di ricominciare e continuare con il lavoro che non avevamo potuto portare a termine durante la stagione precedente”.

Eccellenza lombarda già iniziata. Cosa vi aspettate da questo campionato?
“Abbiamo preparato questa stagione con grande attenzione e voglia di fare bene. Purtroppo la stagione è cominciata con numerosi infortuni, fortuiti e accidentali e non certo dovuti all’ottima preparazione fisica. Abbiamo affrontato le prime partite di campionato con qualche ingenuità di troppo ma abbiamo allo stesso tempo un grande pregio e un grande difetto: non buttiamo mai via la palla, cercando sempre un gioco offensivo ma questo a volte fa perdere qualche punto, ma sono sicura che sia sempre e comunque la strada giusta. Siamo una bella squadra, giovane, molto unita e spregiudicata e affrontiamo insieme ogni partita per vincerla. Sono convinta che insieme possiamo toglierci grandi soddisfazioni”.

Come valuti il livello del campionato?
“il campionato di Eccellenza in Lombardia è sempre un campionato molto competitiv. Lo scorso anno è stato molto equilibrato, e nessun risultato si poteva dare per scontato. Quest’ anno siamo solo all’inizio ma credo che il divario tra le ultime e le prime si sia allargato per le numerose ragazze provenienti da categorie superiori che hanno infoltito le fila delle squadre più competitive”.

Qual è la tua opinione sul movimento del calcio rosa in Lombardia?
“Da sempre il calcio femminile in Lombardia è all’avanguardia , grazie anche alle 10 squadre lombarde che militano nei campionati nazionali di A, B e C. Quest’anno oltre al nutrito gruppo di Eccellenza e Promozione, numerosissime sono anche le squadre presente nelle categorie giovanili. Indubbiamente il movimento del calcio femminile in questi anni sta crescendo, ma è ancora parecchio lontano dal mondo maschile”.

Quale emozione particolare ti ha regalato questo sport?
“Penso che il ricordo più bello che ho sia legato alla stagione 2018/2019 malgrado la retrocessione. Eravamo un bel gruppo affiatato, dentro e fuori dal campo nonostante tra di noi ci fosse un grande divario di età. Questa unicità ci ha permesso di affrontare ogni ostacolo insieme, anche grazie alla mister, con la quale si era creato un vero e proprio rapporto di amicizia e rispetto reciproco”.