Photo Credit: Stefania Bisogno - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Un viaggio di intensità ed una forza collettiva che la pone sotto i riflettori di un campionato-labirinto: questo e tanto altro a rappresentare la Salernitana, attuale quarta forza del girone D di serie C.

Dopo 4 risultati utili consecutivi ed una fase a gironi di Coppa Italia con i fiocchi, sfociata nella chance degli ottavi di finale in programma a fine dicembre, ecco il momentaneo arresto; la caduta di fronte al Catania, prima, la parità a reti bianche in casa del Villaricca, poi. Ciò evidenzia quanto l’attuale percorso stagionale sia imprevedibile e rappresentato da compagini con fame di vittoria e crescita: a parlarne in esclusiva con noi Chiara Manca, tra le neo subentrate nel progetto granata.

Benvenuta! Nuovo profilo granata: quali sono le emozioni che prevalgono in questo momento e le ambizioni che ti porti dietro per questa annata?

«In questo inizio di stagione, con mister Vanoli alla guida, si respira un mix di entusiasmo, speranza e grande determinazione. L’emozione più forte è la voglia di costruire qualcosa di nuovo: non siamo partite pensando di vincere il campionato, ma con l’obiettivo di dare forma a un progetto serio, stabile e duraturo per il femminile granata.

Le mie ambizioni sono quelle di mantenere competitività, puntare a un piazzamento importante e contribuire a gettare basi solide per il futuro, tutto questo senza perdere identità e coesione di squadra, elementi che – a mio avviso – stiamo già consolidando giorno dopo giorno».

La squadra, per ora, sembra disegnare un tracciato positivo e d’umore: il terzo posto, in un campionato così competitivo ed in un girone dove a partecipare sono altrettante formazioni d’esperienza in categoria, mette in chiaro una grande coesione. Quale è la forza del gruppo e cosa si sta rivelando, invece, ostico dal punto di vista tecnico-tattico?

«La forza principale di questo gruppo è sicuramente la coesione. C’è un grande spirito di sacrificio, tutte lavorano per la squadra e si mettono a disposizione, come sottolinea spesso anche il mister.
Dal punto di vista tecnico-tattico, la fase difensiva sta dando garanzie (abbiamo concesso pochissimo fino a questo momento), la difficoltà maggiore, invece, è finalizzare.

Creiamo tanto, dominiamo il gioco, ma non sempre riusciamo a concretizzare quanto produciamo; è l’aspetto su cui stiamo lavorando di più».

Domenica scorsa un punto condiviso in casa Villaricca. Risultato giusto, che avvalora la performance?

«Lo 0-0 rispecchia abbastanza l’andamento della gara. Abbiamo mostrato determinazione, buon possesso palla e idee offensive, ma ci è mancata la zampata decisiva. La prestazione, però, è stata positiva e il pareggio certifica un percorso di crescita e maturità.

Ovviamente l’obiettivo resta sempre quello di fare bottino pieno su ogni campo e siamo dispiaciute di non esserci riuscite».

Pausa terminata, sarà la volta del ritorno in campo per l’incontro casalingo accanto al Matera, poi la sfida di Coppa Italia contro la Pink: che partite saranno?

«Contro le lucane mi aspetto una gara concreta, in cui dovremo sfruttare il fattore casa, gestire bene il ritmo e cercare con decisione i tre punti.

La sfida di Coppa sarà un test molto importante: all’esordio stagionale siamo uscite dal loro campo con una vittoria per 2-0; se sapremo riproporre quella stessa compattezza e lucidità, potremo puntare con convinzione alla qualificazione».

Ci lasciamo con la descrizione di quella che è l’identità di gioco che la squadra intende continuare a costruire nei prossimi mesi.

«La nostra identità si basa su solidità difensiva, compattezza, pressing ordinato e il coraggio di proporre gioco.

L’obiettivo? Essere propositive e pragmatiche, non nasconderci e provare sempre a fare la partita mantenendo equilibrio. Credo molto in questo progetto; sono convinta che potremo toglierci grandi soddisfazioni, noi ragazze ma anche la dirigenza che crede fortemente in questa squadra!».

Si ringrazia Chiara Manca e la società tutta per la gentile concessione.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.

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