La giovanissima e promettente centrocampista blucerchiata, Kristin Carrer, è, in prospettiva, sicuramente una delle calciatrici del Doria da tener maggiormente d’occhio durante questo campionato. Arrivata in prestito dalla Juventus in estate, la classe 2002 ha esordito in Serie A proprio contro le piemontesi lo scorso 05 novembre.

In un’intervista concessa in esclusiva ai microfoni di SampNews24.com, la Carrer ha raccontato questa sua stagione, dall’ambientamento nella nuova squadra al debutto della passata settimana. “Genova è bellissima e la Sampdoria è magica. La maglia che indosso è semplicemente meravigliosa“, sono state le sue parole riguardo la sua avventura con il Doria.

Dal vivere in famiglia all’andare a vivere da soli c’è un abisso di responsabilità che ti cascano addosso all’improvviso, ma in appartamento, con le mie compagne, abbiamo creato un bel gruppo!“, ha poi continuato la centrocampista, “vivere con Michela Giordano e Alice Berti è bello, soprattutto perché ci conoscevamo già ai tempi della Juve. Per questo ci aiutiamo molto tanto nel quotidiano quanto sul campo. Oltre loro, il gruppo è molto unito e le ragazze sono fantastiche.”

Dopo aver raccontato l’arrivo in Liguria e questa nuova sfida, il numero 7 blucerchiato ha in seguito parlato dell’esordio in campionato come “il sogno di una vita“, un’emozione indescrivibile resa ancor più forte dalla casualità di aver sfidato proprio la Juventus. “Un momento che attendevo da tempo e speravo potesse accadere prima, avendo sfiorato l’esordio in Serie A già nella scorsa stagione con la Juventus, ma in panchina. Purtroppo una serie di infortuni mi ha costretto a stare ferma per lungo tempo…“, sono state poi le sue dichiarazioni aggiuntive a riguardo.

La scorsa stagione, infatti, la sorte non si è dimostrata clemente nei suoi confronti, costringendola a lungo in infermeria. “Nella vita bisogna sempre guardare il bicchiere mezzo pieno, perché sono dell’idea che dopo la tempesta c’è sempre il sole. Quando sei fuori, pensi solo a quando potresti tornare. Ho passato momenti di profondo sconforto, perché il destino, in particolar modo nell’ultimo anno, mi ha messo continuamente alla prova”, ha raccontato la Carrer con un velo di visibile e comprensibile emozione.

Oltre il dolore fisico, infatti, l’infortunio è stato duro da affrontare maggiormente dal punto di vista psicologico, facendo perdere importanti occasioni alla centrocampista come la convocazione della Nazionale russa. Fortunatamente, però, la blucerchiata è sempre riuscita ad affrontare tutti questi momenti con il sorriso e l’energia che ha sempre dimostrato in campo.

Descrittasi come una calciatrice tecnica, mancina e con buone capacità aerobiche, la Carrer ha inoltre rivelato di essere una ragazza molto solare e determinata nel riuscire a perseguire i propri obiettivi personali anche nella vita di tutti i giorni. Tra questi, rimanendo però in ambito calcistico, c’è sicuramente il desiderio di tornare a giocare dopo i due gravi infortuni.

Adesso che ci sono riuscita, penso solo a migliorare giorno dopo giorno. Sono consapevole dei miei limiti e so di dover ancora imparare molto. Proprio per questo mi impegnerò al massimo come sempre. Sono ancora giovane e si dice che il tempo sia sempre galantuomo“, ha poi dichiarato nel corso dell’intervista.

Il traguardo più ambito al momento è, senza alcun dubbio, ritornare a vestire la divisa bianconera per giocarsi un posto da titolare. “La Juventus mi ha cresciuta, sono arrivata che ero una ragazzina, dopo un’esperienza di 7 anni vissuta nel calcio maschile. Mi ha fatto crescere in tutti i sensi, sono e sarò sempre grata a tutto il mondo bianconero”, ha difatti affermato la calciatrice, “tornare da protagonista naturalmente sarebbe un sogno, ma ora sono felicissima di essere qui alla Sampdoria, un grande club, e sono realmente onorata di poterne far parte.”

In merito alla stagione all’ombra della Lanterna, il numero 7 ha parlato anche della lotta salvezza, obbiettivo stagionale della squadra di mister Cincotta: “Io credo che con l’unità di intenti si possa andare lontano. Essere giovani non significa necessariamente essere sprovveduti. Lotteremo su ogni campo ed alla fine tireremo le somme.” Proprio sul tecnico lombardo, la giocatrice ha speso importanti parole di stima e ammirazione. “È un grande allenatore, ha tanta passione e riesce trasmetterla ad ognuna di noi ogni giorno. Detto questo, oggi i risultati parlano per lui. Sono onorata di poter lavorare e imparare da un allenatore di questo calibro“.

L’intervista si è poi conclusa con un breve ma interessante elenco delle giocatrici che più hanno colpito ed ispirato la Carrer tra Juve e Samp. “Non posso non menzionare il capitano, Stefania Tarenzi. Lei rappresenta ciò che io vorrei poter diventare, un esempio di umanità e capacità tecniche“, ha affermato la blucerchiata, “ho da imparare un po’ da tutte le mia compagne di squadra. Ognuna di loro ha i suoi punti di forza. Parlando di tecnica, penso che Yoreli Rincon sia una delle calciatrici più dotate che abbia mai visto. Alla Juventus mi sono sempre ispirata a Cernoia, soprattutto perché mi ritrovo molto nel suo modo di giocare: uso del mancino e tanta tecnica. Credo che sia una delle calciatrici più forti della Serie A“.

Alessandro Gargiulo
Anacaprese atipico, ho lasciato l’isola alla volta di Udine per seguire il corso di laurea triennale in Mediazione Culturale. Durante gli anni in Friuli ho avuto modo di conoscere ed amare la cultura slovena inizando a seguire la Slovenska Ženska Nogometna Liga. Laureato in Informazione ed Editoria presso l'Università di Genova, coltivo la passione per il giornalismo sportivo ed il calcio femminile. Essendo stato, in passato, responsabile della rubrica sportiva presso LiguriaToday, ho avuto inoltre la fortuna di assistere dal vivo e raccontare gli incontri di alcune squadre della provincia di Genova. Nutro infine un forte interesse anche per gli eSports ed ho avuto modo di seguirne i match più importanti, intervistando alcuni dei suoi principali protagonisti.