Nel torneo di Eccellenza campana a centrare la promozione in Serie C è stata l’Independent. La formazione di Marano presieduta da Carlo Astarita ha centrato il primo posto in campionato grazie ai nove successi e al solo pareggio che hanno fruttato 28 punti. La squadra capitanata da Titty Astarita raggiunge cosi la terza serie con ben 71 reti siglate e 3 sole incassate in dieci partite. Abbiamo raggiunto Elio Aielli, allenatore delle campane per rivivere brevemente la stagione delle partenopee.

Campionato partito dopo uno stop lungo oltre un anno. Come sono stati gli ultimi dodici mesi per voi?
“È stata una stagione particolare per il motivo che tutti conosciamo. Abbiamo iniziato con tantissimo entusiasmo, ma non nego che dopo lo stop di novembre è stato complicato tenere alta la concentrazione. Sono stati però 7 mesi di attività importanti, che ci hanno fatto crescere soprattutto come collettivo, e questo è più importante del conseguimento dell’obiettivo sportivo”.

Eccellenza ripartita come in tutto il Sud Italia. Segnale positivo per il movimento femminile meridionale?
“Assolutamente si, va fatto un plauso alla Lega Nazionale Dilettanti ed ai Comitati Regionali per aver creato i presupposti affinchè si potesse giocare. Nel nostro caso, il Comitato Campano ci è stato molto vicino e ha messo sempre la sicurezza al primo posto”.

Quando avete deciso di ripartire? Quali erano gli obiettivi?
“Ci siamo fermati da novembre a metà gennaio, a causa delle norme anticovid in vigore in Campania in quel periodo. L’obiettivo è sempre stato quello di portare a casa il campionato, senza se e senza ma. Nei 2 mesi di inattività abbiamo comunque cercato di far lavorare le ragazze da casa, ma come ho detto prima, è stato molto complicato, soprattutto per la grande incertezza che c’era sull’inizio delle competizioni ufficiali”.

In quanto periodo avete organizzato il precampionato?
“Siamo intervenuti sul mercato a gennaio per rimpiazzare qualcuno che inizialmente era ancora incerto sulla propria partecipazione alla competizione, è come se settembre ed ottobre li avessimo persi sotto il profilo delle idee di gioco che stavamo provando ad esprimere. Siamo contenti perchè si è creato un grande gruppo e lo dimostra la voglia di vincere che la squadra ha mostrato dall’inizio alla fine”.

Avete messo alle spalle la Salernitana ed il Villaricca, con promozione in bilico sino all’ultima gara? Come è andato il torneo per voi?
“È stato un campionato breve ma intenso. Abbiamo schierato 27 giocatrici e 10 formazioni diverse in altrettante partite, si è cercato di dare spazio a tutte le atlete e di coinvolgere tutte e ci siamo riusciti. Abbiamo steccato la gara d’andata con il Villaricca non andando oltre l’1-1 in casa, e questo non ci ha permesso di chiudere subito i giochi. Ero sicuro peró della voglia di rivalsa delle ragazze, e del salto di qualità mentale che avrebbero fatto.
Quando cambi tanto è difficile trovare subito la giusta quadra ed il giusto equilibrio, ma devo dire che le ragazze in primis su questo hanno fatto un ottimo lavoro”.

Che gara è stata quella del Vallefuoco?
“È stata una gara a senso unico. Abbiamo preparato la partita in un certo modo e sapevamo che con il campo grande avremmo dato non pochi grattacapi alle avversarie.
Non abbiamo concesso spazi, praticamente non ci hanno mai calciato in porta.
Abbiamo sprecato tanto, soprattutto nel primo tempo, e sapevamo che per noi era importante buttarla dentro. Il 2-0 ci sta strettissimo, ma il risultato complessivo ci da tanta soddisfazione e felicità. Abbiamo dominato l’avversario dall’inizio alla fine, ed è questo che avevo chiesto alla squadra, è stata una partita senza storia”.

Come avete metabolizzato il salto di categoria? Che ricordo porterai di questo campionato? 
“C’è molto entusiasmo, la squadra è in estasi e sono contento soprattutto per le ragazze che inseguono questo obiettivo da tempo. Credo che festeggeremo per tutta la settimana, la squadra lo merita”.

 Servirà qualche ritocco per giocare in C? Avete già parlato di arrivi e riconferme?
“Ci sono tante cose da valutare, per il momento ci prendiamo questa settimana di riposo e di riflessione, poi ci siederemo al tavolo e faremo tutte le valutazioni del caso.
Bisognerà prima ripartire dalle riconferme e poi pensare agli arrivi”.