“Nel 2026 ho in programma di ripartire con un progetto molto ambizioso e ricco di obiettivi, sia personali che di squadra”. Non ha dubbi Elisa Carravetta, calciatrice attualmente senza contratto dopo l’esperienza al Cittadella. Salto in Eccellenza dalla Serie B che la classe 2002 ci spiega cosi: “Questa decisione l’ho presa perché mi trovavo in una situazione di stallo con il calcio, ero bloccata. Non riuscivo più ad esprimermi, stavo perdendo fiducia in me stessa e allora ho deciso di fare un passo indietro per fare passi in avanti in maniera più consapevole e forte”.  La calciatrice sulla sua decisione aggiunge: “Mister Carlo Marinaro ha creduto in me dal primo giorno, aiutandomi a sbloccarmi e a ritrovare forza e fiducia giorno dopo giorno, per questo gliene sono assolutamente grata”.
Elisa ha giocato per questa parte finale di 2025 nel Cittadella, salita alla ribalta per la rinuncia al ritorno in campo in un percorso fatto di sole vittorie in stagione. A riguardo la giocatrice lombarda ci confessa: “Tra di noi resta un dispiacere immenso perché speravamo di portare avanti quello che sulla carta era un progetto promettente e a lungo termine. Eravamo un bellissimo gruppo, stavamo bene insieme, purtroppo il destino ha voluto così”.
Il 2025, per la calciatrice nata a Saronno, era iniziato in Serie B con la maglia del Lumezzane esperienza che ricorda cosi: “Il mio anno è iniziato col Lumezzane, è stata un’esperienza purtroppo che a livello personale non è riuscita a soddisfarmi, ma a livello di gruppo è stato soddisfacente poiché abbiamo raggiunto più degli obiettivi prestabiliti ad agosto”. 
Per Elisa una carriera iniziata nel settore giovanile dell’Inter che ha lasciato momenti da ricordare “Sicuramente -ammette l’attaccante- posso essere felice di aver conservato ricordi belli in tutte le squadre in cui sono stata in un modo o nell’altro. Nell’Inter ho fatto tutta la fila delle giovanili per poi vincere campionati U15, U17, U19 e ottenere la promozione in Serie A con al prima squadra. In più in quegli anni ho anche vinto per due anni consecutivi il torneo delle regioni U15″.
Poi le esperienze, tra A e B, con Como e Pink Bari sulle quali ci dice: “A Bari ho segnato il mio primo gol in Serie A, mentre a Como posso dire di aver passato la stagione migliore finora della mia carriera l’anno che abbiamo vinto la B, è stato davvero emozionante”.
Poi il passaggio in Belgio al Leuven. Mesi belli e complicati come sottolinea la stessa giocatrice: “Difficili perché il loro è un campionato molto fisico, tecnico e diverso da quello italiano. Mi sono trovata un attimo in difficoltà all’inizio a livello fisico perché erano tutte più avanti di me ma piano piano ho ristretto il gap. Oggi ne sento i benefici perché ho fatto un passo in avanti proprio a livello fisico. In più l’esperienza all’esterno fa crescere sia come calciatrice sia come persona, sono grata all’OH Leuven per l’opportunità che mi hanno dato perché comunque giocare all’estero, e soprattutto in Inghilterra, rimane uno dei miei sogni”. 
Sulle differenze tra Italia e Belgio, poi, Carravetta aggiunge: “All’estero il calcio femminile viene considerato di più. Le strutture, gli allenamenti e l’impegno che ci mettono le società forse è professionale ovunque, forse maggiore rispetto a quello che abbiamo qua. Li  avevamo tutto, campi in erba perfetti, sintetici, una palestra gigante solo per noi, passavamo quasi tutta la giornata al campo come delle vere professioniste e la società ci seguiva in tutto e per tutto, diciamo un livello di professionalità più alto”.

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