Sono passate dodici giornate del campionato lombardo di Eccellenza, e il Football Leon è al quinto posto con diciotto punti, grazie a cinque vittorie, tre pareggi e due sconfitte. Le brianzole di Stefano Cincotta, che devono ancora il recupero in casa del Sedriano, puntano molto sull’attacco, tra cui Erica Ostini, attaccante classe 2000 e, al secondo anno in terra monzese, ha messo a referto dieci reti. La nostra Redazione ha raggiunto Erica per fare il punto della situazione sulla stagione delle arancionere e sul suo percorso calcistico.

Erica cosa vuol dire per te essere un’attaccante?
«Essere un’attaccante vuol dire permettere alla squadra di fare gol, ma stesso tempo bisogna avere la responsabilità di portare la squadra a vincere le partite».

E sul calcio?
«Per me giocare a calcio vuol dire divertirmi, ma anche una passione che coltivo da piccola. Ho fatto tanti sport, ma il pallone è sempre stato un punto fisso, perché mi permette anche di stare in compagnia».

Quando hai capito che il calcio sarebbe stato il tuo sport?
«Alle elementari, quando c’era l’intervallo, preferivo giocare coi miei amici. Io volevo il pallone, anche quando mia mamma m’iscrisse ad altri sport».

La tua carriera è legata al Como: che cosa ti ha lasciato?
«Il Como mi ha fatto crescere sia calcisticamente che come persona, perché mi ha permesso di essere un’attaccante e di relazionarmi con persone più grandi e più esperte».

Quale gara del Como ti ha lasciato ricordi piacevoli?
«Era gennaio 2019, quando venni convocata per la gara col Trento dove, tra l’altro, venni messa titolare e segnai l’1-0: lì ho dimostrato a tutti il mio valore e di far capire all’allenatore che meritavo di giocare dal primo minuto».

Da due anni sei al Football Leon: cosa ti ha portato ad andare lì?
«Ho scelto il Football Leon perché c’è un bell’ambiente, e poi conosco l’allenatore Stefano Cincotta, che era con me alla Primavera del Como».

Dopo undici giornate la squadra è quinta: contenta del piazzamento?
«Tate volte abbiamo perso alcuni punti in alcune gare dove dovevamo vincere, perché dovevamo impegnarci di più, e forse potevamo essere più in alto».

Tra le gare che hai giocato in questa stagione, c’è un che vorresti rigiocare?
«Mi piacerebbe rigiocare quella col Crema, perché potevamo magari segnare più gol, solo che abbiamo sprecato la partita e alla fine l’abbiamo pareggiata per 1-1».

Come se non bastasse tu hai realizzato dieci reti: ti aspettavi di fare così tante reti?
«All’inizio non me l’aspettavo, ma adesso sono convinta di poter fare più gol».

Delle squadre impegnate nel girone lombardo di Eccellenza quali sono le favorite per la vittoria finale del campionato?
«Le favorite, a parer mio, sono o Lumezzane o Vittuone, ma quest’ultima meriterebbe di vincerlo, perché non ha avuto bisogno di prendere tante ragazze per fare una squadra così forte».

E quella che ti ha stupito di più?
«Il Monterosso perché giocano un calcio veloce che tante squadre di Eccellenza non possiedono».

Quanto peserà il Covid-19 alla ripresa del campionato?
«Peserà tantissimo, perché è una variabile che non si può controllare».

Come si sta comportando il calcio femminile lombardo?
«In Lombardia il calcio femminile, ai livelli di Serie C, Eccellenza e Promozione, ha un livello superiore in altre regioni».

Come sei fuori dal campo?
«Studio all’Università in Facoltà di Economia, Esco con le mie amiche e compagne di squadra, e col mio fidanzato. Alleno i bambini dell’AC Leon».

Cosa ti aspetti dal 2022?
«Calcisticamente vorrei finire il campionato e portare il Leon tra le prime quattro, magari anche arrivare ai primi due posti; personalmente, siccome sto finendo gli studi, vorrei conseguire la laurea».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’AC Football Leon ed Erica Ostini per la disponibilità.

Photo Credit: Erica Ostini

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.