Torinese, tifosa juventina da sempre e per due anni anche giocatrice della Vecchia Signora: Federica Russo, nonostante la sua nuova esperienza al Napoli, non dimentica la Juventus Women. «Ringrazio Guarino e Braghin per questa opportunità che mi hanno dato» dice il portiere, che si racconta così in esclusiva a Juventusnews24.com.

Sei passata da essere secondo portiere a protagonista: come è stato per te?
«È stato bello e soddisfacente. Io in carriera ho sempre giocato titolare, poche volte sono stata in panchina. Di punto in bianco ritrovarmi in panchina (alla Juventus, ndr) è stato difficile, ma sapevo l’ambiente dov’ero quindi andava benissimo così. Tornare titolare è stato bello: ti senti protagonista della squadra sia in bene che in male, sia quando vinci sia quando perdi».

Rifaresti l’esperienza alla Juve, nonostante lo scarso impiego?
«Sì assolutamente. Io sono juventina, la rifarei anche domani. Se mi richiamasse la Juve, come fai a dire di no? Ho imparato tanto sia a livello calcistico che personale. Lì mi sono sentita veramente una professionista. Anche a livello di mentalità… Ho iniziato a capire alcune cose che prima non pensavo neanche, ho imparato a ragione da professionista».

E questa mentalità te la sei portata a Napoli?
«Assolutamente. Non tutti riescono a pensarla come me perché loro hanno altri percorsi. All’inizio è stata un po’ dura confrontarmi con altri tipi di realtà. Ero abituata alla Juve con determinate cose, al Napoli ne ho trovate giustamente meno. Non ci sono squadre che possono competere con l’organizzazione bianconera. Cercavo di dirmi: “Non c’è la stessa organizzazione ma gioco”. Per me quindi è bello perché gioco e penso solo a fare bene».

Da Laura Giuliani cosa hai imparato?
«Laura è veramente forte. Siamo cresciute insieme alla Juve. Lei arrivava da un altro percorso, era più formata, ma alla Juventus è migliorata tanto, così come miglioravo anche io. C’era una tipologia di allenamento che ci ha permesso di migliorare insieme. Lei rende una cosa difficile facile».

Qual è il ricordo in bianconero al quale sei più legata?
«Non ce n’è solo uno, potrei dire tutti i due anni. Se devo scegliere, dico il primo scudetto vinto contro il Brescia a Novara e la preparazione per la gara dell’Allianz contro la Fiorentina».

Visto il vantaggio che ha su Milan e Fiorentina, secondo te lo scudetto andrebbe assegnato alla Juventus Women?
«Secondo me sì. Alla fine è meritato. Hanno fatto una stagione ancora più bella per consapevolezza, per la forza del gruppo. Secondo me il titolo dovrebbero assegnarlo a loro».

Tra le tue ex compagne, qual è la giocatrice che più è cresciuta in questa stagione?
«Non riesco a dirne solo una. Sono affezionata a tutte loro, per me sono una seconda famiglia. Quelle del primo anno sono cresciute tutte tantissimo, hanno fatto passi in avanti e sono diventate calciatrici complete».

In ambito europeo immagini una crescita nei prossimi anni?
«Quest’anno secondo me hanno sfidato una squadra fortissima che è il Barcellona, che lo scorso anno è arrivata seconda in Champions League. La Juve non ha fatto una brutta figura, anzi. Come tutte le cose ci vuole tempo, ma secondo me sono sulla strada giusta per diventare importanti in Champions, che è uno degli obiettivi della società, nel maschile e nel femminile».

Credit Photo: Facebook Napoli Femminile