L’ ASD Mozzanica ha da qualche mese iniziato il suo settimo campionato di serie A femminile. La società bergamasca è di fatto ormai una protagonista consolidata del panorama nazionale del movimento, ma di strada ne è stata fatta da quando il compianto Presidente Luigi Sarsilli, insieme ad alcuni amici decise di fondare nel 2002 l’allora Or. Mozzanica. Da allora è iniziata una lunga serie di successi, fino ad arrivare all’approdo in serie A, nella stagione 2010/11. In questi anni tanti protagoniste hanno scritto pagine importanti nella storia sportiva di questa società. In questa nuova rubrica saranno proprio loro a raccontarci, attraverso i loro ricordi, le emozioni provate indossando la maglia celeste, quella stessa maglia che oggi è nell’élite del calcio femminile italiano. La prima ad avere risposto alle nostre domande è Elisa Perini, bomber di razza, una delle artefici della promozione in A e di quel primo campionato nella massima serie che terminò con un esaltante quarto posto.

Ciao Elisa, grazie di aver accettato il nostro invito. Ricordi ancora il tuo arrivo a Mozzanica?
Eccome se lo ricordo. Arrivai al Mozzanica assieme ad altre ragazze che giocavano con me nella Riozzese e siamo state subito accolte dal presidente e da tutti i dirigenti come in una grande famiglia. Abbiamo formato una grande squadra quella stagione che puntava alla serie A, obbiettivo che al termine della stagione riuscimmo a raggiungere.

Il primo anno in A: il Mozzanica che diventa la rivelazione di quel campionato.
All’inizio la partenza fu un po’ a singhiozzo, ma poco dopo abbiamo cominciato a ottenere risultati con continuità e abbiamo terminato la stagione al quarto posto, consacrandoci la rivelazione del campionato. Personalmente credo sia stato uno dei miei migliori anni a Mozzanica.

In estate è purtroppo venuto a mancare il Pres, Luigi Sarsilli. Che ricordo ti ha lasciato?
Il Pres è nel mio cuore. Avevamo un rapporto speciale davvero. Lui mi considerava parte della famiglia e io ne ero fiera di questo.

Il Mozzanica nel corso degli anni ha cambiato pelle. Cosa ti piace della squadra di oggi? Ci sono similitudini con quella in cui giocava Elisa Perini?
In realtà fino ad oggi ho visto solo una partita di questa stagione, ma ho visto nella squdra un paio di ragazze giovani che mi hanno davvero impressionato. La squadra è composta da un bel mix di giovani promettenti e di vecchie volpi. In questo mi ricorda molto il mio Mozzanica.

Domanda a brucia pelo: quanto ti manca il calcio giocato?
L’atmosfera e l’adrenalina delle partite tantissimo, ma per il resto sto bene così. Oggi lavoro e famiglia occupano tutto il mio tempo e con tutta la buona volontà sarebbe impensabile ripetere i sacrifici fatti in quegli anni, con allenamenti tre volte alla settimana la sera tardi. Il Mozzanica mi manca, ma è anche vero che quando posso lo seguo volentieri e ogni volta che mi ritrovo al campo sento ancora quell’aria di famiglia.