E’ tempo del meritato riposo in riva al mare per le campionesse del Mozzanica. Giorgia Motta ha scelto come meta delle sue vacanze la Sardegna, una regione che in passato l’ha vista protagonista di grandi vittorie e trofei conquistati. Dopo un primo anno al Mozzanica, nel quale ha recitato un ruolo di primo piano, la ā€œFreccia della Versiliaā€ rilancia e raddoppia, scoprendo intenti e speranze per la prossima stagione, con uno sguardo a quanto di buono maturato in quella appena trascorsa:

ā€œVeniamo da una buona stagione, nataĀ  con le difficoltĆ  che tutti sappiamo. Accettare l’offerta del Mozzanica ĆØ stata per me una scommessa, ma una scommessa che posso dire di aver vinto. Abbiamo ottenuto un quarto posto, sul quale all’inizio del campionato nessuno avrebbe creduto. Certo rimane il rammarico per quel terzo posto sfumato di un solo punto.ā€

Qual’ ĆØ stata la più grande delusione di questo tuo primo campionato con la maglia del Mozzanica?
ā€œDirei proprio non essere riuscite a salire sul gradino basso del podio. E’ vero, il terzo posto non assegna nĆ© posti champions, nĆ© gratificazioni materiali, ma avrebbe significato per la societĆ  aver migliorato il piazzamento della scorsa stagione. Inoltre essere la squadra che arriva appena dietro a due corazzate come Fiorentina e Brescia ĆØ comunque una bella soddisfazione. Purtroppo avevamo la possibilitĆ  di raggiungere il ā€œbronzoā€, ma l’abbiamo sprecata nella gara di ritorno col Verona, dove tutto ĆØ andato storto. Anche in coppa avremmo potuto fare di più, ma la coppa Italia ĆØ un’altra storia e siamo uscite per mano di un Brescia che ha meritato il passaggio del turno e avrebbe forse meritato anche di alzare il trofeo, mentre a Verona c’erano tutti i presupposti per far bene. Dobbiamo recitare il mea culpa e recriminare solo con noi stesse.ā€

Resta comunque un campionato che ha saputo regalare anche grandi soddisfazioni. Qual è la partita più delle altre, nella quale reputi di aver dato un importante contributo alla squadra?
ā€œBeh in generale preferisco parlare più di quello che la squadra nel suo insieme ha costruito. Nelle due partite con la Fiorentina sicuramente l’esperienza di tanti anni di A, mi ha dato una mano. In particolare nel ritorno dove, passate in vantaggio dopo pochi minuti, abbiamo dovuto restare calme e concentrate fino alla fine per portare a casa la vittoria.ā€

La societĆ  ha recentemente ribadito l’intenzione di restare protagonista di questa serie A e pertanto nella prossima sezione di mercato cercherĆ  di rinforzarsi. Prova per un attimo a fingerti direttore sportivo del Mozzanica, chi porteresti nella bergamasca?
ā€œBella domanda, a cui rispondo scegliendo due ragazze con le quali ho giocato in passato: Alia Guagni sicuramente, un treno, una forza fisica e una tenuta atletica impressionante. Una cosƬ farebbe comodo a qualsiasi squadra; e poi Alice Parisi. Eravamo compagne a Bardolino e di lei mi ha sempre colpito il fatto che, allora giovanissima, era giĆ  grande di testa. Un particolare che fa la differenza tra una calciatrice e una campionessa.ā€

Quali sono invece i tuoi obbiettivi personali? Ma soprattutto se intendi raggiungerli sempre con la maglia biancoceleste addosso.
ā€œAlla seconda domanda ti rispondo subito affermativamente. Ho giĆ  parlato con la societĆ  e ho tutta l’intenzione di continuare l’esperienza con il Mozzanica. L’obbiettivo ĆØ senz’altro quello di fare ancora meglio, dare un apporto ancora maggiore a questa societĆ . L’estate scorsa non sapevo a cosa sarei andata incontro, ma ora mi sento sempre più parte di questa famiglia e voglio aiutare la squadra a centrare i propri obbiettivi.ā€

Credit Photo:Ā http://www.asdmozzanica.eu/