Il Ripalimosani, team molisano presieduto da Antonio Gentile, nell’annata alle porte parteciperà al campionato di Serie C. La formazione guidata dal tecnico Silverio Bottone, e capitanata da Andrea Parlagreco, è fresca, infatti, del successo ottenuto nel torneo d’Eccellenza abruzzese. Le gialloblù, per la prima volta in terza serie, vedranno per il quarto anno di fila in rosa la punta Giulia Spina. Abbiamo raggiunto, per tastare il polso in casa molisano, l’attaccante classe ’97 originaria di Campobasso.
 
 Giulia come ti sei avvicinata al mondo del calcio?  
“L’amore verso questo sport è nato grazie a mio padre, che ha sempre giocato a calcio e mi portava praticamente sempre con lui.  Da piccolina, dopo partite e allenamenti, entravo in campo ed iniziavo a giocare con il primo pallone che recuperavo. Lui mi ha sempre supportato, intuendo il mio interesse, iscrivendomi, sin da piccola, nelle scuole calcio locali permettendomi cosi di coltivare la mia passione. Ancora oggi, con il passare degli anni, mi è sempre vicino ed è indubbiamente il mio primo tifoso”.
 
Come hai mosso invece i tuoi primi passi in campo?
“Ho iniziato con la scuola calcio all’età di 6 anni, muovendo, poi, i primi passi con il pallone  innamorandomi sempre più, giorno dopo giorno. Da 4 anni sono  al Ripalimosani, società che ringrazio per tutti gli sforzi che sostiene. Con questa maglia ho giocato per tre anni in Eccellenza e ora ci stiamo preparando per il debutto in Serie C”.
 
Nello scorso campionato avete avuto la meglio nel girone d’Eccellenza abruzzese. Eravate partite per vincere?
“Siamo un gruppo giovane quindi, in primis, l’obiettivo era quello di divertirci e fare ciò che ci piace. Grazie al nostro mister, Silverio Bottone, abbiamo sviluppato tutte una mentalità vincente e siamo cresciute durante l’annata in campo. Eravamo partite per vincere ed è quello che abbiamo fatto. Avevamo grandi aspettative per la stagione e tutti i nostri sacrifici sono stati ripagati. Avremmo voluto continuare a giocare, come tutti, cosa resa impossibile con la diffusionedella pandemia”.
 
 Per la squadra è stato un campionato positivo, per te invece come è andata?
“Per la squadra è stata un’annata positiva. Abbiamo centrato la vittoria in tutte le partite di campionato e raggiunto la finale di Coppa Italia regionale. Il più grande dispiacere è non averla potuta giocare e, soprattutto, non aver potuto festeggiare la promozione in Serie C in campo, con tutte le mie compagne e con i nostri tifosi. Per me non è stato un anno da ricordare per via degli infortuni, che mi hanno tenuto spesso ai box. È stato davvero brutto non poter aiutare quanto volevo  le mie compagne, ma sono orgogliosa di loro per tutte le cose belle che hanno fatto”.
 
L’inizio della prossima stagione si avvicina con la Coppa Italia. Come vi state preparando, vi sentite pronte per il salto di categoria?
“Non vedo l’ora che inizi la nuova stagione per tornare sul campo e dare il meglio di me. Le ragazze sono cariche e non vedevano l’ora di indossare nuovamente gli scarpini. La Serie C, piena di piazze importanti e calciatrici espertissime, è uno step nettamente superiore e diverso da quelli che abbiamo affrontato fino ad ora. La nostra società  sta facendo il massimo per creare una rosa che possa fare un bel campionato e poter centrare la salvezza”.
 
Quale momento ti piace ricordare maggiormente con la casacca del Ripalimosani?

“Uno dei momenti al quale sono legata di più è il mio primo goal con il Ripalimosani, durante la partita di campionato con il Pescara, finita purtroppo 2 a 2. Ricordo ancora l’emozione e l’adrenalina che ho provato quando la palla è entrata in rete, l’affetto delle mie compagne che sono venute ad esultare tutte con me. È stato un momento bellissimo e mantengo vivo quel ricordo nella mia testa”.