Dopo un avvio di campionato al di sotto delle aspettative, il Matera sta lavorando con determinazione per ritrovare identità, fiducia e risultati. Al centro di questo percorso c’è un lavoro di coesione che non sta trovando luce al momento della performance sul campo; la squadra lucana, infatti, è reduce dalla terza caduta consecutiva, che l’ha resa ancora una a volta a digiuno di punti.
Qualche battaglia, non una intera guerra persa, la cui analisi è possibile quest’oggi grazie al tecnico Giuseppe Lanzolla: quest’ultimo, protagonista della chiacchierata odierna, ha analizzato il momento della squadra, le difficoltà incontrate e le strategie per riportare la stagione sui binari giusti.
Benvenuto mister! È stato confermato anche quest’anno alla guida del Matera: quello con la società pugliese, quindi, è un amore duraturo e che si rinnova. Quanto è importante la continuità in questo senso e riuscire a portare avanti un percorso con le ragazze?
«Stiamo percorrendo il quinto anno in serie C. La rosa è stata completamente rivoluzionata con non poche difficoltà in termini di selezione di mercato anche per via di un budget limitato; certamente sono felice di accompagnare ancora una volta le ragazze in questo cammino che sarà senz’altro intenso e coinvolgente. Cercheremo tutti insieme di fare il massimo per arrivare più in alto possibile».
La sua visione della squadra ed un primo bilancio rispetto alla piccola parte di campionato che è già stata archiviata?
«Abbiamo diversi casi di infortunio ed in questo modo cambi e profili a disposizione sono molto esigui. Trovarci dopo cinque giornate ad un solo punto non è facile, ma sono convinto che il Matera riuscirà a recitare ancora una volta un ruolo da protagonista, così come fatto le stagioni precedenti».
La squadra non è ancora riuscita a distinguersi con una vittoria, certamente aspetto importante per umore e statistica (anche se parlare di graduatorie, al momento, risulta leggermente prematuro). Come spiega questo fenomeno e su cosa bisognerà far leva per provare ad ingranare la marcia?
«Le motivazioni le ho illustrate poc’anzi ed è così che spiego tale fenomeno. Dobbiamo, però, iniziare ad invertire il trend ed a recuperare terreno; siamo consapevoli del nostro potenziale e vogliamo dimostrarlo sul campo, anche perché non siamo abituati ad una zona statistica bassa».
Il pareggio nella seconda giornata, a parer suo, ha dato dei segnali di potenziale nascosto e attualmente ancora inespresso?
«L’unica occasione in cui abbiamo più o meno espresso le nostre potenzialità in termini di occupazione dei ruoli in campo. Nessun infortunio e vincevamo 2-0 a cinque minuti dalla fine, poi il recupero della squadra opposta; noi siamo anche quelli ma possiamo e dobbiamo fare di più».
Un’analisi sulla prestazione recente contro il Catania.
«Nonostante la sconfitta, ho finalmente rivisto quelle caratteristiche che prima erano mancate: la determinazione, la cattiveria, l’intenzione di non mollare mai fino all’ultimo fischio. Il valore tecnico dell’avversario, inoltre, era alto, ma sapevamo che il Catania fosse una squadra costruita per vincere il girone.
Nel secondo tempo ci sono state le chance per riuscire a portare a casa il risultato, ma il calcio è fatto di episodi. Abbiamo combattuto e sono molto contento della prestazione e dell’approccio, al di là del finale».
Prossimamente ospiterete il Cosenza. Quale dovrà essere l’intenzione per questo tipo di occasione e d’ora in avanti?
«Sarà un vero e proprio spareggio. Nonostante i 0 punti accaparrati, sarà un avversario duro da battere: il Colleferro ci ha vinto su su rigore, altre l’hanno spuntata ma non con finali larghissimi, perciò non sarà da sottovalutare.
Noi? Dovremo essere umili nell’approccio, seppur giocheremo in casa; abbiamo bisogno di far punti per il morale, per incrementare la fiducia in noi stessi e rilanciare quello che è il reale potenziale della squadra. L’ultimo scontro col Catania ha portato alla luce un’aria di cambiamento e spero sia un crescendo».
Cosa si augura per il futuro di questa bella realtà?
«Le difficoltà fanno parte del percorso. Credo fermamente che la nostra società meriti di essere elogiata per passione e sacrificio e spero possa rimanere costante nel tempo. Mi auguro che tutto lo sforzo nel costruire un background spesso invisibile possa prima o poi portare a traguardi molto più importanti e gratificanti!».
Si ringrazia il tecnico Giuseppe Lanzolla e la società tutta per la gentile concessione.






