Nel torneo femminile regionale d’Eccellenza siciliana a trionfare è stato il Catania. La squadra rosso-azzurra a centrato solo successi partendo dai sei ottenuti nel girone iniziale, vincendo poi le due gare nel successivo triangolare e la finalissima contro il JSL. A capo della formazione sicula il tecnico Giuseppe Scuto che ha guidato la formazione catanese al salto in Serie C. Queste le parole dell’allenatore del team siciliano.

Mister siete tornati in campo in estate dopo lo stop della passata stagione. Quali erano gli entusiasmi per la ripartenza?
“L’entusiasmo era sicuramente a mille visto che stavamo accantonando i sei mesi o quasi di inattività, contando i tanti stop dovuti alle restrizioni. Sapere di poter ripartire ha portato tanta euforia nel gruppo. Si è dovuto lavorare tanto perchè la pausa indubbiamente, un po’ per tutti, non ha fatto bene alle calciatrici”.

Il torneo di Eccellenza siciliano è ripartito ufficialmente poi a marzo, segnale positivo per il movimento siculo avere club vogliosi di tornare in campo?
“Sicuramente un segnale positivo a partire dal presidente del Comitato Regionale Sandro Morgana, a cui va detto grazie di pari passo al nostro responsabile del calcio femminile Ferrante. In tante altre regioni non si è ripartito e farlo qui dove non sempre ci sono state tantissime squadre è stato un ottimo proposito. Ho visto una bella ripartenza con sette squadre che hanno dato vita al girone iniziale e ai play-off seguenti e con tante ragazze contente di tornare a giocare”.

Per il Catania quali erano gli obiettivi di questo torneo? Nella vostra rosa erano presenti calciatrici molto giovani giusto?
“Volevamo fare bene lavorando sulle giovani, come da nostro credo. Importante, per la nostra filosofia, lanciare le più giovani dando la possibilità loro di giocare. L’esperienza si matura sul campo, non stando in panchina o guardando le ragazze più grandi. Ci vuole minutaggio e nel nostro gruppo erano presenti ragazze nate dal 2000 al 2007”.

Sei successi di fila nel girone iniziale. Quali valori ha espresso il campionato? Quanta autostima ha creato il filotto di vittorie?
Vincere tutte le partite del girone ha fatto piacere. Ha dato grassa autostima e dando importanza a il lavoro svolto e creando ancora più voglia nel far bene e migliorare. Il livello del campionato piano piano si sta alzando e ci sono tante ragazzine di qualità e questo è importante per il futuro”.

Vittorie anche nel triangolare seguente che ha aperto la strada alla finale e al salto in Serie C. Come sono andati questi match?
“Dopo le sei vittorie in campionato sono arrivati i due successi con Unime e Sant’Agata, entrambi per 6-2. Sono state due gare interpretate bene, nono stante qualche distrazione delle ragazze che però può starci”.

Quale ricordo resterà di questa stagione?
“Il ricordo di questa stagione sarà sicuramente l’approdo nel calcio femminile di una società professionistica come il Catania, soprattutto per le ragazze che alle spalle hanno avuto un club sempre presente. Questo ha dato tanti stimoli e voglia di andare avanti”.

Ora la terza serie. Resterà sulla panchina catanese? Ci sono già elementi sicure di riconferma?
“Ora ci aspetta la serie C, dove ovviamente vogliamo restare. Campionato sicuramente duro, soprattutto per le squadre del Sud che si dovranno girare mezza Italia. Io rimarrò sulla panchina del Catania come è confermato il gruppo che ha conquistato questa promozione. Ci saranno poi degli innesti, giovani a partire dal 2003 al 2007. La nostra volontà rimane quella di dare spazio alle ragazze e confermarci uno dei gruppi squadra più giovani d’Italia”.