Gloria Frizza, centrale e perno della Permac Vittorio Veneto, è intervenuta ai nostri microfoni parlando del periodo buio che sta vivendo il calcio, della stagione appena finita e del suo futuro.

Ciao Gloria. In questo periodo buio com’è stato confrontarsi con allenatori e compagne solo tramite videochiamata?
“Per la nostra società è stato un periodo particolarmente difficile. Il virus si è portato via il nostro Direttore Generale, una delle figure di riferimento più significative all’interno della società. Ci sentivamo giornalmente con gli allenatori e tra di noi e questo ci ha unito ancora di più, ma è stata veramente dura.”

Nella tua carriera hai avuto la fortuna di girare molte squadre, ma qual è stato il club che più ti ha segnato?
“Impossibile fare il nome di una sola squadra. Il Grifo calcio femminile è stato importante perché è dove sono nata e cresciuta e rappresenta “le mie origini”. Siena perché quegli anni sono la dimostrazione che nello sport “nulla è impossibile”. Tavagnacco è per me la squadra della consacrazione.”

Tornando al presente, con il Vittorio Veneto stavate disputando un buon campionato togliendovi dalla zona playout anche grazie ai tuoi gol (cinque e capocannoniera della squadra), quali sono le tue considerazioni sulla stagione?
“Eravamo partite alla grande, tanto che fino ad ottobre eravamo sorprendentemente in testa al campionato. Poi qualche risultato negativo e qualche episodio sfortunato ci hanno fatto entrare in un trend negativo dal quale non riuscivamo a uscire. Grazie all’energia positiva del ritorno alla vittoria nell’ultima partita disputata, credo che avremmo potuto continuare a toglierci qualche soddisfazione.”

È di pochi giorni la notizia che ha decretato la chiusura del campionato di Serie B, secondo te è stato un provvedimento giusto?
“Credo che per come stanno andando le cose, in Italia e nel mondo, sia stato un provvedimento inevitabile. Ci sono in ballo problemi che vanno ben oltre il calcio giocato.”

Quest’estate cosa ti ha convinto ad accettare di trasferirti al Vittorio Veneto?
“Mi ha fatto davvero piacere il loro interessamento a me, mi sono sentita corteggiata e fortemente voluta. È stato bello sentirsi a casa fin dai primi giorni, Vittorio Veneto è davvero una grande famiglia.”

Nonostante con l’ultimo Mondiale il calcio femminile italiano ha fatto vedere a tutti che è una realtà in crescita manca ancora quel passo in avanti per raggiungere le grandi. Qual è secondo te il prossimo step che deve fare il movimento italiano per affermarsi in Europa e nel mondo?
“Ahimè c’è ancora tanto da fare, ogni squadra in serie A o B dovrebbe avere una società professionistica alle spalle, che dia la possibilità a tutte le giocatrici di poter essere calciatrice a tempo pieno. Alcune società femminili sono già sulla giusta lunghezza d’onda, ma sono ancora troppo poche.
Provate a pensare: come sarebbero le prestazioni dei calciatori di serie A se si allenassero a fine giornata dopo aver lavorato per 8/10 ore e aver percorso centinaia di km per raggiungere il campo di allenamento?”

Com’è Gloria Frizza fuori dal campo?
“Sono una ragazza solare, positiva e che lotta con tenacia per raggiungere gli obiettivi che si prefigge. Una ragazza che non molla mai, così come faccio all’interno del campo di calcio.”

Concludendo, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
“A quasi 35 anni, nonostante stia ancora molto bene fisicamente, credo sia arrivato il momento di lasciare spazio alle giovani. Se avessi avuto 10/15 anni di meno, mi sarebbe piaciuto cavalcare l’onda e magari vivere un’esperienza in una società professionistica.”

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Gloria Frizza e la Permac Vittorio Veneto per la loro disponibilità