Joe Montemurro, al termine della gara contro il Sassuolo, che lo ha visto vincere il suo primo scudetto in Italia nelle file delle Juventus dedica questa vittoria alla sua famiglia.

“Cresciuto in una famiglia Italiana e vedendo la Serie A da piccolo ovviamente è una emozione molto importante per me quest’ oggi. La mia famiglia partita da questo paese per fare una nuova vita in Australia e a distanza di anni ritornare in Italia e vivere questa grande avventura per me speciale, voglio ringraziare tutti perché sono molto contento per questa giornata di festa.”

Dopo aver vinto la Super-Coppa a Frosinone, lo scudetto con una gara di anticipo (il 5° consecutivo per la vecchia signora in Serie A) adesso la testa corre veloce alla Super sfida di Ferrara, contro la Roma, per la Finale di Coppa Italiana.

“Ogni competizione che giochiamo, noi cerchiamo di vincerla, ci confida il tecnico bianconero, sarà una sfida difficile però con il grande carattere e personalità di questa squadra troveremo il modo giusto per fare risultato. Devo fare i complimenti alla squadra, a questo gruppo, per come hanno gestito tutta la struttura per ottenere questi risultati”.

Analizzando il calcio Italiano, per squadre e competizioni rispetto alle esperienze in ambito straniero di Montemurro, ma quanto è difficile vincere nel nostro paese? “E molto difficile poiché ci sono gare dove hai sempre l’aspettativa di vincere, anche con tutto rispetto contro quelle squadre medio basse di classifica, e sai sono queste le gare più dure per noi. La scuola italiana è molto avanti e tutte queste squadre ci hanno sempre messo in difficoltà, posso dire che il Calcio Femminile in Italia è veramente in crescita”.

Gestire un calendario così fitto per la Juventus ed il suo staff è stato molto difficile, tra campionato, coppa e sopra tutto in Champions, dichiara Joe, “gestire la squadra per fare le giuste rotazioni e trovare tatticamente un ritmo è stato molto difficile, perché con tante gare trovi momenti in cui lo gestisci bene, poi trovi altri che hai più difficolta: questo è normale, la stanchezza entra nelle gambe delle giocatrici, poi devi mettere in conto dieci gare della Nazionale che porta ulteriore stanchezza al mio gruppo. Oggi era la quarantunesima gara in cinquantasei settimane e queste sono molte. Adesso abbiamo alzato il livello, abbiamo alzato il nostro standard per ché le ragazze lo sanno quando le cose non girano bene, e loro lo sanno che vogliono alzare questo step per ottenere il ritmo giusto nei novanta minuti”.

Ma è proprio nei momenti difficili, in questo Campionato, che il tecnico bianco-nero è stato bravo a gestire il suo gruppo: “la svolta della mia squadra è stato nel periodo a Verona, dove si è vinto per 1 a 0 con fatica e non giocando bene, li ho visto che la squadra aveva la personalità anche di superare quelle difficoltà e poi da dopo la Super Coppa è iniziato il ritmo che ha permesso, nelle difficoltà, la forza del gruppo”.

“Non ho mai pensato di non poter perdere lo scudetto”, Montemurro con la maglia che commemora il 5° scudetto Juventino e con tanta emozione per questo risultato tanto atteso e voluto ci congeda affermando: “la maggior parte delle gare le abbiamo controllate e tu lo sai che se non controlli bene il gioco porti a casa punti, se questo non avviene è per colpa tua è perché non sei riuscito a trovare il giusto ritmo o la posizione, ma con la crescita ed il lavoro mi viene semplice ottenere la vittoria sul campo, io penso sempre giorno dopo giorno alla partita che devo fare e poi le situazioni vengono con metodo e crescita”, e grazie a questo gruppo oggi si scritta un’altra pagina della storia del calcio.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.