Nel cospicuo numero di neopromosse c’è anche la Casolese, l’unica squadra toscana del Girone C di Serie C e, quindi, del campionato, reduce di una prima parte del torneo di alto livello che di certo ha sorpreso. La Redazione di Calcio Femminile Italiano ha potuto intervistare in esclusiva la vice della Casolese, Margherita Cirri, per ripercorrere quanto fatto dalle ragazze di Mister Giuntini fino a questo momento dal punto di vista di una persona che vive, respira e studia di giorno in giorno il gruppo.
«L’entusiasmo è in crescita, merito anche di un gruppo di ragazze che si sta compattando partita dopo partita; è pronto per diventare una squadra. Non possiamo pensare che, con 12 individualità completamente nuove, si possa avere una squadra compatta fin da subito. Noi dello Staff non abbiamo la bacchetta magica, ma stiamo lavorando per far remare tutti verso un’unica direzione e al giusto tempo. Sapremo dire la nostra, partita dopo partita, togliendoci qualche soddisfazione per questo anno d’esordio in Serie C della Casolese», la Casolese è un gruppo di ragazze che ha camminato insieme fin dall’inizio della stagione e che si sta consolidando match dopo match. Per arrivare alla coesione effettiva serve tempo, ma le toscane stanno dimostrando che possono già fare grandi cose pur lavorando insieme da poco tempo. Quel che fa la differenza è l’entusiasmo, galvanizzato anche dai risultati maturati fino a questo momento.
Dando un’occhiata alla Casolese sotto la lente d’ingrandimento, Cirri afferma che a rendere questa squadra speciale e, soprattutto, pronta a crescere, è il gruppo unito che non vuole mai smettere di aggiungere nuovi aspetti al proprio bagaglio, rimarcando come una parola ricorrente è “curiosità”: «Probabilmente esco dalla tattica, ma credo sia un aspetto che amo di più di questo gruppo; la voglia sempre di imparare. É un gruppo curioso e che fa domande; prediligo conversazioni invece che monologhi con chi alleno, credo sia più istruttivo. E loro lo permettono: chiedono, ascoltano e provano a mettere in pratica. Questo è un grosso vantaggio per noi Mister. L’aspetto sul quale lavorare, anche qui fuori dai tatticismi, è quello di accettare l’errore. Una volta superato questo scalino, possiamo lavorare su tutto; sapranno sbagliare consapevoli che quell’errore è stato giusto per un processo di apprendimento», accettare di poter sbagliare e di utilizzare i propri errori come punti di partenza per la propria evoluzione come calciatrice e come persona facilita molto il lavoro dello Staff tecnico, che si gode un gruppo genuino, forte e curioso, come detto poc’anzi.
«Come già detto in precedenza, non è facile amalgamare tante persone che provengono da realtà diverse. Le “vecchie” sono state subito disponibili per l’inserimento delle “nuove”; viceversa, le “nuove” hanno saputo subito integrarsi. Poi l’unicità del gruppo sta venendo fuori partita dopo partita. La squadra è giovane con qualche elemento di esperienza, ma il giusto equilibrio sta dando i suoi frutti. Sono state brave le ragazze a mischiarsi in un contesto senza età ma con la voglia di remare verso la stessa meta», avere anche a disposizione un gruppo di veterane disponibili e sempre pronte ad aiutare lo Staff a dare vita al gruppo ha permesso anche alle nuove arrivate di inserirsi in maniera graduale, ma efficace, nella realtà che la Casolese si era prefissata fin dall’arrivo in Serie C.
Cirri ha riconfermato la propria disponibilità per portare avanti questo progetto dopo un anno nello Staff in Eccellenza, e non è stato difficile per lei prendere la decisione: «Quando mi è stato proposto di proseguire il progetto non ci ho pensato troppo; venivo dal conseguimento dell’Uefa B e non poteva esserci migliore offerta di questa. Infatti voglio ringraziare la società per la fiducia. Ovviamente poter dare la continuità ad un progetto così importante é fondamentale, abbiamo la possibilità di proseguire un qualcosa che siamo riusciti a conquistare anno scorso, non è così scontato. Avere la possibilità anche di continuare a lavorare con ragazze che già conoscevamo può dare tanti benefici in progetti duraturi. Infine, lavoriamo tanto per un gioco strutturato: il fraseggio è la nostra fissazione. Siamo innamorati del pallone, ma non ci piace inseguirlo, vogliamo guidarlo noi dove vogliamo. Sicuramente il DS Landi ha trovato giocatrici con queste caratteristiche per poter fraseggiare gran parte della partita. Poi sta a noi staff, trasmettere il resto.»
Lo Staff, trovandosi di fronte all’approdo in Serie C, ha dovuto cominciare a lavorare in maniera diversa, dando priorità a un’organizzazione che potesse enucleare bene tutti e dare vita a un ingranaggio funzionante: «Il primo fattore è stato organizzativo. Conoscersi anche noi, su come ognuno di noi lavora e metterci a disposizione del collega. É qui che anche noi possiamo fare la differenza.»
La Coppa Italia, che le toscane hanno concluso in maniera prematura – anche per via di una formula dei gironi piuttosto rigida – è però servita «come rodaggio. Non eravamo ancora la Casolese di adesso, e questo purtroppo ci ha fatto uscire in anticipo! Dispiace, ma siamo comunque soddisfatti delle prestazioni contro la Nuova Alba. Mi ricordo la prima partita in casa loro, eravamo confuse, smarrite; al ritorno, dopo 15 giorni, qualcosa era già cambiato», i cambiamenti si sono visti nel giro di poche settimane e continuano a esserci, sempre per il meglio, di partita in partita.
Cirri ha inoltre aggiunto che essere l’unica squadra toscana in Serie C è motivo di orgoglio, ma anche di grande responsabilità: «Quando giocavo io in Serie C, c’erano 4/5 squadre toscane. Purtroppo, negli ultimi anni, chiunque conquistava la categoria, automaticamente l’anno dopo la perdeva, quindi vogliamo dimostrare che anche in Toscana facciamo calcio come si deve e non per fare “bella figura”; Casole ha un progetto duraturo e per noi é importante portare in alto sia Casole che la Toscana. Mi auguro che nel giro di qualche anno si torni ad avere un bacino maggiore di squadre toscane in serie C», e l’auspicio più grande per la Casolese è fare da apripista per le altre squadre, affinché in futuro la Toscana non si veda relegata a un solo faro, bensì a un maggior numero di compagini militanti in Serie C.
Si ringraziano Margherita Cirri, l’addetta stampa Sara Zaccardo e la Casolese Calcio Femminile per il tempo, la disponibilità e la grande fiducia.






