Cresciuta come mediano e poi plasmatasi in questa parentesi iberica come difensore centrale. Maria Piovani, classe 1997, chi se la scorda?! Lunga la sua trafila tra le giovanili dei pluridecorati Milan e Monza, successivamente importante l’avventura a Meda, vetrina di partenza per l’esperienza spagnola.
Adesso a Valencia, in forza al Levante, sta sempre più affermandosi come puro libero di vera qualità italiana, una scuola dal tacchetto facile sempre più apprezzata e ricercata nella Liga.
Una pedina “Made in Italy” che certo “La Giovane Italia” non si poteva far scappare.

Come mai questa scelta di andare in Spagna?
“E’ stata una opzione inaspettata per tutti, anche per me. Ma quando una società come il Levante, importante club della Liga, con sede a Valencia, trova un interesse nei tuoi confronti è difficile dire di no. Impossibile concretamente resistere.”

Per una giocatrice non ancora ventenne, quanto è difficile lasciare casa e partire all’estero?
“All’inizio è stato difficile, non semplice lo ammetto: stare lontano da casa, dalla famiglia e dagli amici e conoscenze, devi affrontare il mondo con le tue stesse mani, ma sono contenta di essere riuscita a superare tutte le difficoltà con estrema tranquillità.”

Cosa ti ha sorpreso del Levante? Cosa della Liga?
“Anche se la società è grandissima, nessuna giocatrice viene trascurata, ma soprattutto mi ha sorpreso l’attenzione verso il calcio femminile, che purtroppo in Italia è assente. Un’organizzazione ammirevole ed inusuale.
La Liga, invece, è come si suole dire “Loca”, tradotto letteralmente dal castellano “Pazza”. In qualsiasi partita può succedere di tutto, niente è scontato. Né per il Barcelona, né per l’Espanyol.”

La squadra più emozionante da affrontare?
“Sicuramente il Valencia, nel derby cittadino, molto sentito da tutti i sostenitori di ambo le fazioni chiamate in causa.
Pensate che è anche la partita in cui ho esordito e che non dimenticherò mai… Mi rimarrà dentro!”

Come tutti gli happy ending… Tornerai in Italia?
“Si, penso di tornare in Italia, anche se il Levante mi ha chiesto di rimanere e la “Città del Riso” è un posto stupendo.
Adesso, l’obbiettivo è concludere nel miglior modo il campionato, dato che ci stiamo giocando il titolo.
Al termine della corrente stagione, però, spero di trovare una società che possa accogliermi e dove possa giocare, esprimendo al massimo le mie qualità.”