Difensore versatile e tecnico, Marta Varriale da dicembre fa parte della retroguardia della Riozzese Como. A Firenze ha scoperto la passione per il calcio che l’ha portata tra le grandi sin da giovanissima, trovando l’esordio nella massima serie a soli 17 anni. Arrivata a Como si è subito integrata in squadra e ha potuto anche scoprire una bellissima società che l’ha accolta e le ha dato fiducia. Da parte sua, ha ricambiato con prestazioni di livello e tanta grinta, mettendo in gioco tutta l’esperienza accumulata negli anni.

La scorsa stagione sei stata una delle protagoniste dell’Empoli, poi a metà campionato sei arrivata alla Riozzese Como. Come mai questo passaggio?
All’Empoli quest’anno non sono riuscita a trovare spazio, complice un mio infortunio in preparazione. Ho deciso di fare una nuova esperienza e provare a giocarmela in un’altra squadra, ma la decisione primaria riguardo il mio trasferimento è stata presa a livello societario. Non ho deciso io di andarmene, mi è stato quasi imposto da un ex dirigente della prima squadra”.

Perché proprio Como? Hai seguito la squadra prima di arrivarci?
A dire il vero non conoscevo la realtà del Como ma me ne hanno sempre parlato bene, quindi mi sono fidata. Poi ovviamente sono andata anche io a vedere le diverse cose informandomi più a fondo ed effettivamente, una volta arrivata, ho potuto constatare che si tratta di una grande società. Como è una realtà importante nel calcio femminile italiano, anche grazie al lavoro di un bravissimo e appassionatissimo presidente (Stefano Verga, n.d.r.), e posso dirmi davvero soddisfatta della scelta che ho fatto”.

Cosa hai dato alla squadra e cosa la squadra ha dato a te?
Sicuramente ho portato un po’ la mia esperienza, sono tanti anni ormai che gioco, e anche il carattere. Comunque niente di trascendentale, poi i risultati si sono visti sul campo, anche se potevamo fare sicuramente meglio. Cosa mi ha dato il gruppo? Ci sono anche tante mie compagne più esperte che mi hanno dato una mano, donandomi la tranquillità e la felicità di poter tornare in campo per lottare insieme per lo stesso obiettivo”.

Sei soddisfatta del tuo percorso fino a qui?
Per quanto riguarda i risultati no, perché l’obiettivo che avevamo era tutt’altro. A livello individuale un po’ meglio: da quando è arrivato il nuovo allenatore (Fabio Calcaterra, n.d.r.) ho trovato più continuità e fiducia. Nel calcio però la singolarità non conta, sarei stata più contenta se la squadra avesse ottenuto risultati migliori. Ci sono tante componenti giovani, le qualità per fare di più le abbiamo”.

Hai sempre voluto fare il difensore? Quali sono le tue caratteristiche distintive?
Quando ho iniziato, all’età di 10 anni, giocavo con i maschi e facevo l’esterno alto a sinistra. Negli anni poi sono arretrata sempre di più, giocando prima come terzino e poi come difensore centrale, che è il ruolo che preferisco. Adesso per varie situazioni in squadra faccio di nuovo il terzino e devo dire che mi sta piacendo. Quello che mi contraddistingue è sicuramente la grinta, sono anche forte di testa e uso bene entrambi i piedi“.

Il prossimo anno ti rivedremo in Serie A?
Inutile negarlo, il sogno è quello di poter tornare presto nella massima serie. Staremo a vedere, non so ancora niente, posso solo dire che questi mesi a Como sono stata davvero bene. Vedremo cosa succederà a fine campionato”.

Credit Photo: Antonio Magro per Riozzese Como