Il Pinerolo Football Club è un club nato a Pinerolo nel 1918, vantando partecipazioni in Serie C e D. Attualmente milita in Eccellenza. La squadra femminile che fa parte della società maschile dal febbraio 2020 e occupa momentaneamente il quarto posto del girone A della terza serie nazionale in rosa: ci siamo rivolti al Responsabile Settore Femminile biancoblù Maurizio Rosso gli obiettivi della società pinerolese.

Maurizio che cosa significa per lei essere un dirigente del Pinerolo?
«Per me è una cosa che mi ha fatto scoprire un nuovo mondo, e mia cognata Rosa Brusin Stefania, che purtroppo è venuta a mancare, mi ha fatto conoscere un ambiente fatto di passione e tanta voglia di fare chilometri senza problemi, Queste sono le cose che mi hanno colpito come Responsabile del Settore Femminile».

Lo scorso anno avete chiuso all’ottavo posto: piazzamento in linea con le vostre aspettative?
«La stagione è partita molto male, perché il gruppo di giocatrici è stato molto basso, quindi abbiamo preso giocatrici dall’Under 19, ma molte giocatrici hanno avuto difficoltà ad esprimersi in un campionato molto difficile come la Serie C. Quindi la stagione scorsa è stata in linea con le aspettative».

Quest’anno dove vuole arrivare il Pinerolo 2020/21?
«Quest’anno, grazie all’aiuto del Direttore Generale Claudio Giordano, abbiamo preso la figura della nostra capitana Monica Magnanini di assumere il ruolo di Direttrice Sportiva, e grazie alle sue conoscenze calcistiche ha permesso prima di tutto far rientrare quelle giocatrici che due anni fa erano già a Pinerolo ma poi per motivi personali sono andate via come Debora Civalleri, Francesca Mellano e Angelica Armitano, poi abbiamo fatto acquisti mirati come il portiere Elisabetta Milone, Elisa Ceppari, entrambe ex Novese. Abbiamo un gruppo di 24 ragazze di cui tre del 2003 salite in Prima Squadra per meritii sportivi. L’obiettivo è quello di arrivare nelle prime quattro».

Come valuta il Pinerolo in queste prime giornate di campionato?
«La vicenda Covid non ci ha consentito di fare amichevoli, fortunatamente il girone di Coppa in cui sono coinvolte Ivrea e Alessandria sono servite ad amalgamare il gruppo. Nella prima partita contro il Genoa abbiamo mostrato esperienza rispetto a una squadra molto giovane, ma che nel giro di due-tre anni farà molto bene, contro il Torino, che ha una squadra importante, meritavamo di vincere e abbiamo giocato bene».

Che messaggio vuole dare alle sue ragazze?
«Io sono dell’idea che è fondamentale il gruppo e l’amicizia, soprattutto in ambito femminile. Non a caso dodici ragazze che due anni fa hanno fatto parte di questo gruppo hanno firmato per tentare di fare il salto che sarà difficile, ma bisogna lottare insieme».

Come sta procedendo il Pinerolo a livello giovanile?
«Abbiamo venti ragazzine nell’Under 12 e ventiquattro nell’Under 17».

Che idea si è fatto di questo girone A di Serie C?
«Secondo il livello si è alzato in maniera importante».

Che direzione sta prendendo il calcio femminile piemontese? E quello italiano?
«A parte la parentesi del Mondiale 2019 il calcio femminile sta partendo verso la luna, e il calcio femminile piemontese, nonostante non si siano iscritte Canelli, Biellese e Novese, il livello si è alzato notevolmente. Quello italiano credo ci siano delle squadre come Juventus e Fiorentina che potranno togliersi delle soddisfazioni anche in Champions».

Professionismo nel calcio femminile dal 2022: giusta la scelta?
«Penso sia la scelta giusta, ma dipende dalla visibilità».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Pinerolo FC e Maurizio Rossi per la disponibilità.

Photo Credit: Pinerolo FC

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.