Il Città di Varese sta affrontando la sua prima avventura nel calcio femminile partecipando al Girone A di Promozione, con le varesine che al momento sono seste con diciotto punti, un risultato ottenuto grazie a sei vittorie e quattro pareggi, ma con ancora una gara da recuperare. A trascinare questo gruppo una calciatrice di esperienza: si tratta di Michela Lunardi, attaccante classe ’96 e, al suo primo anno con il Varese, ha totalizzato, per il momento, tredici gol in campionato. La Redazione ha raggiunto Michele per parlarci del suo percorso e della stagione corrente con le biancorosse.

Michela cosa vuol dire per te il calcio?
«Il calcio per me rappresenta spensieratezza, sacrificio, passione e in questi ultimi anni un po’ anche resilienza».

Quando hai scoperto che l’attaccante sarebbe stato il tuo ruolo?
«Ho scoperto che l’attaccante sarebbe stato il mio ruolo quando ho iniziato a giocare con i maschietti all’età di sette anni, ero quella che segnava di più anche se in realtà il mio ruolo effettivo è sempre stato l’esterno alto. In questi ultimi anni ho sempre giocato punta e devo dire che non mi dispiace».

Tra i tanti gol che hai segnato qual è quello che ti ha lasciato più emozioni?
«Il goal che mi ha dato più emozione sono stati quelli di quest’anno contro il Novedrate, più importanti e più emozionanti perché ho perso una persona pochi giorni prima».

Come hai capito che il pallone avrebbe fatto parte della tua vita?
«Da piccola i miei genitori mi hanno sempre cercato di “deviare” facendomi fare pallavolo e nuoto ma alla fine quando avevo dieci anni hanno deciso di portarmi alle azalee dove poi ho iniziato a giocare con le femmine».

La tua carriera ha avuto quattro maglie: Tradate, Cortefranca, Azalee e Torino. Cosa ti lasciato di queste quattro esperienze?
«Tutte queste squadre in cui ho giocato mi hanno lasciato qualcosa, mi hanno fatto crescere come calciatrice e come persona, ho ricordi belli nonostante con alcune ci siano state incomprensioni».

Quest’anno sei al Città di Varese: cosa ti ha spinto ad accettare questo progetto?
«Mi ha spinto il progetto che c’è dietro, la voglia che c’è dietro ad ogni singola persona e la voglia di dimostrare. Sono felice di essere qui e sto bene, voglio poter aiutare la squadra a fare qualcosa di bello e di grande con la piccola esperienza che ho alle spalle».

Dopo undici giornate la squadra è al momento sesta: posizione in linea con le tue aspettative?
«In linea con le mie aspettative no, però c’è da dire che ci sono stati degli infortuni che ci hanno portato via giocatrici fondamentali e abbiamo perso punti per errori “stupidi” che sicuramente al ritorno non faremo».

Tu hai messo a segno tredici gol: score giusto?
«Sinceramente quest’anno non mi sono prefissata nessun tipo di tetto massimo, perché rientro da un infortunio difficile che mi ha segnato particolarmente; quindi, vivo giornata per giornata ma per il momento sono felice così anche se sicuramente potevo far di più».

Delle squadre militanti nel Girone A di Promozione c’è una squadra che ti ha sorpreso di più?
«La squadra che mi ha impressionato di più è sicuramente il Lecco, anche se penso che non abbia nulla in più di noi, al ritorno ce la giocheremo benissimo».

Chi può vincere il campionato?
«Beh, è presto per dirlo ma penso che il campionato lo vincerà il Lecco».

Secondo te a che punto è la crescita del calcio femminile italiano?
«Il calcio femminile sicuramente da quando ho iniziato a giocare io ha avuto una crescita ed è tutt’ora in crescita, spero che possa arrivare ai livelli che merita».

Com’è la tua vita fuori dal campo?
«La mia vita al di fuori del calcio è molto semplice, sono una persona semplice a cui piace stare con gli amici, stare in famiglia ed ora che sono diventata zia ancora di più. Amo molto la natura e appena posso cerco di vivermela».

Quali sono le aspettative per il tuo 2022? E nel tuo futuro?
«Mi auguro che questo 2022 sia migliore di questi ultimi anni, che si possa tornare a vivere davvero. Per quanto riguarda me sono in cerca di lavoro e spero di trovarlo, sperando di potermi stabilizzare ed essere ancora più felice di quanto io lo sia già ora. Per quanto riguarda il calcio invece mi auguro che il campionato non si fermi e di poter arrivare a disputare i playoff con la mia squadra e cercare di riacquistare la fiducia in me stessa, quella fiducia che ho perso per via dell’infortunio avuto».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Città di Varese e Michela Lunardi per la disponibilità.

Photo Credit: Città di Varese

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.