Il Brixen Obi, dopo due settimane di stop, è tornato a giocare, battendo, nell’undicesima giornata del Girone B di Serie C, il Femminile Riccione per 5-0. Mattatrice dell’incontro è stata, insieme ad Alexandra Stockner, Nadine Nischler, centrocampista classe 2000 arrivata quest’anno in maglia biancazzurra, che domenica ha fatto tripletta, issandosi così a quindici reti in campionato. La nostra Redazione ha raggiunto Nadine che ci ha risposto ad alcune domande.

Nadine in che modo è partita la tua passione per il calcio?
«La mia passione è partita quando sono andato a vedere, con mia mamma, mio fratello giocare a calcio: da lì è partito tutto».

Perché ha scelto di giocare a centrocampo?
«Mi piace giocare a centrocampo perché è un ruolo in cui posso difendere e, allo stesso tempo, attaccare».

Hai giocato per due stagioni all’Unterland Damen: che anni sono stati per te?
«Se al primo anno è stato breve, sia per i numerosi infortuni che per il Covid, nella seconda stagione sono riuscita a giocare tutte le partite con questa squadra. È un peccato che non ci sia più questa società, ho ancora tanti amici all’Unterland».

Quest’anno sei al Brixen Obi: perché questa scelta?
«Ho scelto il Brixen perché era l’unica squadra altoatesina a giocare in Serie C, perciò, quando la società mi ha società ha presentato il progetto, ho accettato la proposta».

In quest’inizio di campionato hai fatto tredici reti: avresti pensato di segnare tanti gol?
«Assolutamente no».

Dopo due turni di pausa forzata il Brixen in campo. Com’è stato riassaporare l’erba verde?
«Faceva strano rimanere fermi per due settimane, ero molto contenta di tornare in campo domenica».

Domenica avete battuto nettamente il Riccione, una partita che, nonostante il punteggio, non è stata per niente sottovalutata.
«Siamo scese in campo con la mentalità giusta, siamo felici di aver festeggiato il nostro ritorno in campo vincendo».

Nel match vinto col Riccione hai fatto tre gol: qual è, secondo te, quello più bello?
«Dei tre quello più bello che ho realizzato è il secondo, l’ho fatto su punizione».

Per il momento siete quarte con due gare da recuperare: il Brixen può tornare di nuovo in testa?
«Secondo me sì, perché siamo una squadra con tante potenzialità, possiamo fare bene».

Delle squadre che hai incontrato in queste prime giornate di campionato, qual è la formazione che ti ha sorpreso di più?
«Il Riccione è una squadra molto bella, ha un bel gioco».

Oltre al Brixen quali possono essere le favorite alla vittoria finale?
«Di sicuro il Venezia FC, il Vicenza e il Trento».

Dove può arrivare secondo te il calcio femminile altoatesino?
«Il calcio femminile è cambiato tanto e spero diventi famoso anche in Alto Adige. Il fatto che la gente di Naturno (paese in cui abita Nadine, ndr) sappiano i risultati delle nostre squadre, a dimostrazione che c’è interesse verso di noi. Comunque, c’è ancora molto da fare».

Chi è Nadine Nischler fuori dal campo?
«Sono una persona semplice, diretta e positiva. Sono una consulente di lavoro».

Che obiettivi vorresti ancora raggiungere nei prossimi anni?
«Giocare ancora a livelli più alti e riuscire a salire, magari quest’anno, in Serie B col Brixen».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la SSV Brixen DamenFußall e Nadine Nischler per la disponibilità.

Photo Credit: Nadine Nischler

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.