Il suo sogno è fare l’infermiera. “Vorrei iscrivermi al più presto all’università”.
Intanto Valeria Del Prete si prende cura del centrocampo del Carpisa Yamamay Napoli Femminile, al quale regala doti caratteriali molto interessanti, visti tre dei quattro aggettivi che ha scelto per descriversi: “Sono orgogliosa, istintiva, buona osservatrice”.
Il quarto è “riservata”, il quinto, sesto e settimo li aggiungiamo noi: intelligente, svelta, dotata di humour. Sentite cosa dice dei suoi precedenti calcistici: “Prima di arrivare al Napoli Femminile sono stata in quattro squadre che per un motivo o per un altro non ci sono più: Venus Arzano, Vesevus Trecase, Centro Ester, Domina Neapolis. Credo che i tifosi del Carpisa Yamamay abbiano tutti le ragioni di questo mondo per fare gli scongiuri”.

Scheda Giocatrice
Luogo di nascita: Napoli
Data di nascita: 4 dicembre 1992
Segno zodiacale: Sagittario
Altezza: 1,63
Ruolo: centrocampista centrale
Studi: diploma di ragioneria
Hobby: leggere, ascoltare musica
Ultimo libro letto: “Il piacere” di Gabriele D’Annunzio
Attore preferito: Liam Neeson
Attrice preferita: Charlitze Theron
Colore preferito: verde
Piatto preferito: spaghetti con le vongole
Auto: Hyndai I 10

Intanto al suo debutto come tartarughina Valeria ha portato bene, 2-0 in Coppa Italia. “Ma contro la Virtus Partenope ci siamo mangiate una valanga di gol. Dobbiamo essere più cattive sotto porta, altrimenti chi lo sente il mister?”.
A proposito, ecco quattro aggettivi di Valeria anche per lui: “Deciso, sicuro, aperto al dialogo, buon motivatore”.

A dare la prima gioia stagionale a Elio Aielli è stata Maria Rosaria Russo. “Romanista sfegatata? Poco male, l’importante è segnare, chi la butta dentro non conta”, dice Valeria che esprime la sua fede partenopea anche con un interessante suggerimento al presidente De Laurentiis: “Se fossi in lui prenderei un terzino destro. Maggio ormai viaggia verso i 36 anni, non possiamo fare una stagione impegnativa come quella di quest’anno soltanto con Hysaj”.

Se ne intende, Valeria, sono quasi 18 anni che prende a calci il pallone. “Ho cominciato a 7 anni giocando per strada con i maschietti. Già allora la cosa che mi piaceva di più era mandare in gol i miei compagni di squadra, però non mi dispiace affatto spedire il pallone nella porta avversaria. L’ho fatto spesso”.

L’ultima volta ha scelto una conclusione d’autore: “Appoggio all’indietro dell’attaccente, tiro da fuori e palla nel sette”. La casacca era quella della Domina Neapolis, la porta quella del Salento. Peccato che in famiglia, e sono tanti (mamma Carmela, papà Carmine e quattro fratelli) il solo che urla “Gol” quando segna Valeria è l’ultimogenito Roberto: 14 anni, esterno d’attacco nell’Arzano 99. “E’ il mio primo tifoso, l’unico sempre presente alle mie partite”.

Spaghetti con le vongole, cotoletta con zucchine alla scapece, pesca come frutta, ricotta e pera come dolce. Questo il menu preferito di Valeria, che in cucina ci sa fare. Ama più il salato che il dolce la bionda centrocampista del Napoli Femminile, che mal digerisce “Gli sprechi che vengono fatti nel calcio maschile. Con tutti quei soldi che gettano al vento si potrebbero risolvere tanti problemi importanti al mondo”.

Credit Photo: RosariaCozzolino