Dietro una grande squadra c’è sempre una grande dirigenza. Il lavoro svolto “dietro le quinte” non è facile e a volte alcuni errori diventano fatali. Dopo aver affrontato un avvio di stagione complicato, il Napoli Femminile ha deciso di ripartire dalla professionalità di Nicola Crisano. Braccio destro del Presidente Carlino, il Direttore Generale partenopeo ha preso per mano squadra e società, e sposando il progetto ha formato un gruppo dirigenziale solido e coeso con il quale condivide tutto.

Quali sono le tue esperienze pregresse? Cosa ti condotto al Napoli Femminile?
Io vengo dal maschile, ho vinto diversi campionati tra Serie C, D ed Eccellenza, ho fatto l’osservatore per il Torino in Serie A e ho anche lavorato con i camp estivi della Juventus per 6 anni. Con il Presidente Carlino ho vinto la promozione al campionato di Serie C con l’Ischia nel 2013 e subito dopo ho preso a Coverciano il tesserino come Direttore Sportivo professionista. La telefonata di Raffaele Carlino nasce dopo diversi anni, a settembre mi ha chiamato chiedendomi se me la sentissi di iniziare questa avventura nel femminile. Mi sono preso alcuni giorni per capire e studiare questo mondo, ero un po’ scettico, ma dopo nemmeno 15 giorni me ne sono innamorato. Ho costruito un gruppo di professionisti all’interno della società che fanno un grande lavoro e ad oggi sono felicissimo di aver trattenuto nel mercato invernale le giocatrici più forti che per me, finché rimarranno a Napoli, saranno le più forti in assoluto”.

Di cosa ti occupi nello specifico? In cosa consiste il tuo ruolo?
La mia figura all’interno della società è quella di Direttore Generale e Direttore Sportivo, ho sempre fatto entrambi i ruoli. Sono molto maniacale nell’organizzazione, un Direttore Generale deve far capire alla società la professionalità. Ci tengo a compiere un lavoro corretto per tutto ciò che concerne il mio ruolo, dall’organizzazione del campo, al trovare le case alle ragazze, come stanno, come vivono e se dovesse mancare loro qualcosa. Io dico sempre che tutto quello che si fa con grande professionalità fuori dal campo vale 10 punti in più. Il Napoli oggi è una società modello non solo per il sottoscritto ma anche per tutti i miei collaboratori, perché da soli non si vince nulla. Il calcio è un gioco di squadra, fuori e dentro il campo. Qualora il Napoli si dovesse salvare, la vittoria sarà di tutti coloro che lavorano per rendere grande questo team e questa società”.

Come gestite le situazioni di mercato? Chi prende queste decisioni?
Sto studiando le calciatrici e ho le idee abbastanza chiare per il presente e per il futuro, ma oggi questo è l’ultimo dei miei pensieri perché non sappiamo come finirà questa stagione. Fare mercato senza avere la matematica certezza della permanenza in Serie A è una follia per un Direttore Sportivo. Condivido la parte tecnica con il Direttore Tecnico Dott. Luigi Panza, ci confrontiamo su tutto e mi fido ciecamente di lui, delle sue scelte e della sua professionalità e lui pensa lo stesso di me. Gli errori fatti all’inizio di questa stagione con me non si ripeteranno. Qualsiasi acquisto che si farà nel Napoli verrà solo ed esclusivamente firmato dal mister, che è riconfermato anche per la prossima stagione. Non faccio le squadre con la mia testa, le faccio insieme all’allenatore, al modulo e alle calciatrici che lui ritiene idonee alla causa. Ho la fortuna di collaborare con mister Pistolesi che è da 30 anni nel mondo femminile, e se mi dà un consiglio lo accolgo a braccia aperte. Sto studiando per diventare un buon Direttore nel femminile”.

Che rapporto hai con le ragazze?
Le ragazze sono straordinarie, sono molto legato a loro. Sono attento su tutto, mi metto sempre a disposizione per risolvere ogni tipo di problema, da quello più stupido a quello più importante, e loro potranno confermare che a Napoli stanno benissimo e che il Direttore non le fa mancare niente. La nostra è una macchina importante, all’interno della quale ci sono persone di valore come la Team Manager Sara SibilioClaudia Di Sora che è la segretaria generale assieme a Bruno Iovino e tutto il resto del gruppo, formato da 10-12 persone, che si dedica completamente alla squadra. Credo che stiamo facendo un grande lavoro e me ne accorgo al campo, dal sorriso e dalla professionalità che hanno le ragazze. Tutte le calciatrici hanno villette sul mare, hanno rimborsi precisi… al Napoli davvero non manca nulla, ma questo ha un nome e cognome: Raffaele Carlino, e grazie anche a tutti i soci imprenditori voluti dal Presidente in prima persona. Sono molto legato a lui e mi dà tanta fiducia”.

Il percorso del Napoli è stato un po’ altalenante. Cosa non ha funzionato?
Gli errori risalgono a questa estate. È stata fatta una squadra imbottita di straniere quando le NOIF (Norme organizzative interne, ndr) della Federazione sono chiare: bisogna avere almeno 11 giocatrici italiane in distinta il giorno della gara. La prima partita giocata dopo il mio arrivo è stata contro l’Inter, e da che pareggiavamo abbiamo poi perso a tavolino perché avevamo in campo più straniere che italiane. Questa è una cosa gravissima. Non sapere certe regole per un mister, una segreteria, un Direttore è impensabile. Dopo quell’errore sono state messe fuori 4 o 5 figure, ho subito dovuto prendere provvedimenti. Sono stati fatti tanti errori ma abbiamo cercato di rimediare, poi l’arrivo di Pistolesi è stato la ciliegina sulla torta: la squadra ha iniziato ad ingranare, e domenica ci giochiamo la salvezza contro l’Hellas Verona. Se dovesse andar bene, avremo fatto un miracolo incredibile. L’abbraccio del mister a queste ragazze e le emozioni, i pianti e le risate che si vivono sono bellissimi, vogliamo continuare questa favola“.

Qualche giovane promessa da tenere d’occhio per il futuro?
Come dicevo prima, sono le nostre le giocatrici più forti, non mi voglio distrarre nel fare altri nomi perché pensiamo alla salvezza. Ci sono diverse ragazze interessanti e molte squadre di Serie A sono pronte a girarci il prestito, ma questo si vedrà. Sicuramente sappiamo di non dover spendere tanto ma spendere bene. Quest’anno siamo anche stati bravi a rientrare nella parte economica e non è stato facile a causa di scelte sbagliate in precedenza. Cercheremo di fare il massimo”.

Credit Photo: Napoli Femminile