Nel torneo di Eccellenza di calcio femminile della Liguria presente ai nastri di partenza è il Rupinaro. Il club nato da tre anni è presieduto da Fausto Brioni è guidato in panchina da Francesco Longinotti. Una della calciatrici che ha iniziato il percorso con le biancocelesti tre stagioni fa è Noemi Casazza, classe ’98 di Casarza Ligure. Abbiamo raggiunto, per qualche battuta, il difensore centrale per conoscere meglio la realtà ligure.

Come ti sei avvicinata al mondo del calcio e quali esperienze hai maturato prima di questa stagione?
Ho iniziato a giocare a calcio, nove anni fa, un po’ per gioco. Mia madre giocava in una squadra di calcio a 5 e io ogni tanto mi univo a loro fino a quando ho capito che era quello lo sport che avrei voluto fare. Cosi cercai una squadra femminile ed iniziai a giocare insieme all’ACD Casarza Ligure. Dopo tre anni andai a giocare nel USD Lavagnese, società con la quale rimasi altri tre campionati prima del passaggio all’ASD Rupinaro Sport“.

Sei da anni uno dei perni di questa squadra, come è nato tutto?
“Iniziò tutto quando la Lavagnese femminile non volle più continuare la sua attività. A quel punto sia il mister che i dirigenti si mossero per cercare un’altra società che ci accogliesse. Il Rupinaro accettò questa iniziativa, mettendosi in gioco e creando una squadra femminile formata prettamente da noi giocatrici della Lavagnese più qualche ragazza che si aggiunse”.

Che ricordo hai dei primi campionati con questa maglia?
“I ricordi che ho sono dei bellissimi, poiché il campionato iniziò alla grande. Sin da subito trovammo la giusta quadratura vincendo tantissime partite, con la perla di due coppe alzate al cielo”.

Come è andata la scorsa stagione per te e per la squadra?
“La scorsa stagione stava procedendo bene. Avevamo un nuovo mister, Massimo Maiolino, con cui ci trovavamo alla grande e che ha sempre sostenuto e creduto in ognuna di noi. Ci stavamo mettendo impegno e passione fino a quando purtroppo per la pandemia ci hanno bloccato e non ci è stato possibile continuare l’anno calcistico“.

Come avete vissuto la fase di stop della scorsa primavera e come state vivendo questa?
“Non abbiamo vissuto benissimo la prima fase di stop. Ci stavamo impegnando e soprattutto divertendo e bloccarci così da un momento all’altro non è stato facile. Ancora peggio è stato riprendere a settembre preparandoci al massimo per il campionato a venire e recuperando lo stop precedente, per poi scoprire di doverci rifermare. Per me, ma penso appunto di parlare a nome delle mie compagne, ritornare a giocare sarebbe fantastico. Ci manca stare insieme, ci mancano gli allenamenti, anche se duri e ci manca tornare ad avere una vita normale”.

La rosa si era rinnovata? Che gruppo hai visto nei primi allenamenti e con quali ambizioni volevate affrontare il campionato?
“Quest’anno abbiamo avuto tre nuovi arrivi tra noi che sono Eleonora Barbieri, Giorgia Garibaldi e Maria Bertonazzi più il ritorno di Giorgia Malosetti che con noi era già presente il primo anno. Nei primi allenamenti il gruppo era più unito con grande piacere di tornare a giocare, ma soprattutto con tanta voglia di fare, di rimettersi in gioco e iniziare al meglio questo anno”.

Come reputi il livello del campionato di Eccellenza della tua regione?
“Il livello del nostro campionato posso considerarlo come medio. Sicuramente in altre regioni sarà più alto, ma negli anni il livello nella Liguria comunque il livello è aumentato rispetto agli scorsi campionati e quindi possiamo dire che come settore, quello della femminile sia in crescita. Ovviamente c’è molto lavoro da fare, ma sono sicura che prima o poi il femminile verrà considerato tanto quanto il maschile”

Infine quale credi sia il tuo più bel ricordo legato al mondo del calcio?
“Il più bel ricordo che io abbia legato al mondo del calcio è appunto la vittoria della seconda coppa Liguria. Sembra strano che abbia citato proprio questo ricordo poiché io per infortunio l’ho vissuta come spettatrice. C’è da dire che è stata una delle partite più emozionanti e sofferte a cui io abbia partecipato, vederci li tutte unite a prepararci e dare il meglio per questa gara per poi gioire e festeggiare il merito è uno dei ricordi che non cancellerò mai dalla mia testa. E’ stata una grande soddisfazione per noi ragazze, che inizialmente non eravamo ben viste, ma che grazie a questo risultato abbia fatto vedere chi siamo e cosa siamo in grado di fare”.