Patrizia Panico, ex giocatrice e attuale allenatrice dell’Under15 maschile, ha parlato a DerbyDerbyDerby.it della Gazzetta dello Sport, della sua esperienza da allenatrice e del movimento del calcio femminile.

Ruolo da allenatrice:
“Mi piace molto lavorare con i ragazzi. Mi piace selezionarli, andarli a vedere giocare in gara durante il campionato e accompagnarli alla loro prima in una nazionale. Mi sento gratificata perché questo lavoro è svolto con giovani di grandi aspettative e talento”.

Il calcio femminile:
“Sono stata contentissima di ciò che è avvenuto, e non mi ritengo sfortunata per non essere nata dieci anni dopo. Ognuno è figlio del suo tempo, e il nostro movimento ha raggiunto questo livello, anche grazie a ciò che c’è stato prima con me che altre calciatrici hanno dato tutto. Sono felicissima di come si stia sviluppando questo percorso, avviato molto tempo fa, ma siamo ancora in fase di crescita. Quindi non fermiamoci qui. Andiamo avanti su questa strada, per non rischiare di tornare indietro. Oggi sarei stata agevolata da strutture più importanti e staff più qualificati. Anche se forse a livello personale avrei avuto meno libertà: dal decidere da chi farmi curare per un infortunio, ai vincoli di partecipazione ai raduni. Da un punto di vista professionale invece sarebbe stato tutto più entusiasmante… Ciò premesso, il mio modo di allenarmi mi ha consentito di giocare ai massimi livelli fino a 41 anni; almeno rispetto al tempo che ho vissuto in campo, credo di essermi allenata bene. Se potessi scegliere chi far giocare nella mia squadra? Sceglierei Manuela Giugliano, perché con la sua intelligenza e tecnica potrei schierarla ovunque. E’ una calciatrice che mi piace molto”.

Credit Photo: Facebook Patrizia Panico