Il Real Meda sta affrontando il Girone A di Serie C in undicesima posizione con tredici punti, anche se deve ancora recuperare il match col Pinerolo fissato per domenica 6 febbraio. Le pantere hanno un gruppo giovane ed esperto, e a centrocampo possono contare su una calciatrice che, nonostante la giovane età, è uno delle colonne delle bianconere: lei è Rebecca Arosio, centrocampista classe 2000 e autrice di sette gol in campionato. La nostra Redazione ha raggiunto Rebecca per risponderci ad alcune domande.

Rebecca cos’è per te il Real Meda?
«Per me il Real Meda è una seconda famiglia. Sono entrata nel Meda intorno a 12 anni, dopo che ho giocato nell’oratorio di Lissone (paese in cui abita Rebecca, ndr) e grazie a loro sono cresciuta tanto».

Qual è stata la tua gara più bella che hai giocato con le pantere?
«La prima gara che mi viene in mente è stato il mio esordio in Serie B nel 2015/16, quando ero stata convocata con la Prima Squadra per il match col Milan Ladies a dicembre. Il mister Gianni Zaninello mi ha fatto entrare nel secondo tempo, e in quell’incontro sono riuscita a segnare».

Quando hai capito che il calcio sarebbe stata la tua passione?
«Se gioco a calcio lo devo a mio fratello: lui aveva vergogna a scendere in campo da solo, e quindi entravo con lui, e da lì è partita la mia passione per il pallone».

Dato che sei una centrocampista, qual è, dal tuo punto di vista, il pregio e il difetto di questo ruolo?
«Il pregio è riuscire a dar vita a delle azioni che possono dar vita ad un gol, il difetto è che magari posso essere lontano dall’area avversaria, certo ho meno possibilità di segnare, ma passare la palla alle mie compagne è una cosa importantissima».

In dieci partite hai totalizzato sette reti: ti aspettavi questo score?
«Assolutamente no, ma sono super felice di questi sette gol e spero di fare questa doppia cifra».

Attualmente il Real Meda è undicesimo: posizione giusta o no?
«Abbiamo fatti diversi errori in alcune partite, peccando negli atteggiamenti sbagliati».

Come si potrebbe migliorare questa classifica?
«Dobbiamo lavorare su noi stesse e sulla squadra, di imporre il nostro gioco ed entrare in campo con la mentalità vincente».

Domenica ci sarà il match con l’Independiente Ivrea, una squadra che vuole puntare alla salvezza.
«Sarà una partita molto difficile, perché loro sono brave, hanno Montecucco che è un’attaccante molto forte. Noi siamo pronte, anche se abbiamo qualche acciaccata, e vogliamo fare risultato».

Quali sono le squadre che possono provare a vincere il Girone A di Serie C?
«Secondo me Arezzo e Pavia sono le squadre più forti di questo campionato, ma Solbiatese Azalee e Pinerolo possono dare fastidio a queste due formazioni».

Come se non bastasse c’è ancora la pandemia a dar fastidio. C’è il rischio che il Covid-19 possa incidere sul campionato?
«Sì, perché il Covid può prenderlo qualsiasi giocatrice, rischiando così di perdere quegli elementi che sono importanti per la squadra».

Come sta il calcio femminile lombardo?
«È messo molto bene, sta crescendo tanto. Sta andando nella direzione giusta».

Com’è la tua vita al di fuori del campo?
«Studio all’Università in Biotecnologie mediche, però cerco sempre di ritagliarmi un momento per me con la mia famiglia e coi miei amici».

Che obiettivi vorresti raggiungere in futuro?
«Mi piacerebbe provare un’esperienza in Serie B, col Real Meda sarebbe ancora più bello».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Real Meda e Rebecca Arosio per la disponibilità.

Photo Credit: Giada Morena

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.