La Minerva Milano sta occupando attualmente la settima posizione del girone lombardo di Eccellenza con tredici punti, grazie a quattro vittorie, un pareggio, sei sconfitte e un incontro da recuperare. Il gruppo ha al suo interno giovani di valore e di esperienza, tra queste vi è Rebecca Nuzzo, difensore classe ’98 e arrivata quest’anno in maglia biancoverde. Abbiamo raggiunto Rebecca per parlare di lei, della sua relazione con Virginia Valente, e del campionato della Minerva.

Rebecca cosa vuol dire per te giocare in difesa?
«In realtà ho sempre giocato quasi sempre da difensore fin da quando son da piccola, nel senso che prima ero a centrocampo, poi l’allenatore mi ha spostato in difesa e da lì è sempre stata la mia svolta».

Qual è stata la scintilla che acceso la tua passione per il calcio?
«Quando ero piccola giocavo a pallone con i miei amici, e da lì ho spinto i miei genitori a voler giocare a calcio, e a otto anni sono entrata nel Fiammamonza».

Hai giocato nel Fiammamonza e nella Speranza Agrate: che ricordi ti hanno lasciato?
«Col Fiammamonza ho vissuto i ricordi più belli, come la vittoria del campionato, e mi ha reso quello che sono ora. Poi, per una serie di motivi, sono andata all’Agrate, e lì mi sono trovata bene nella squadra, soprattutto nel primo anno di Serie C».

Cosa ti ha portato ad andare quest’anno alla Minerva Milano?
«Siccome sto studiando Psicologia Evolutiva e sto facendo un tirocinio, ho scelto di puntare su un’esperienza di divertimento e di tranquillità: per questo ho deciso di provare con la Minerva Milano, e ho trovato una società molto empatica e umana».

Per il momento la squadra è settima: posizione giusta?
«Secondo me no, perché abbiamo iniziato il campionato con qualche difficoltà, visto che siamo un gruppo con elementi nuovi e abbiamo fatto fatica a dialogare in campo tra di noi. Da qualche partita abbiamo cambiato allenatore, e con lui stiamo cercando di esprimere le nostre potenzialità. Meritiamo qualche posizione in più».

Delle dieci gare disputate in campionato c’è una che vorresti rigiocare?
«Quella col Leon perché nei primi minuti abbiamo fatto bene, tanto che stavamo vincendo 2-0, poi abbiamo avuto un blackout e alla fine abbiamo perso».

Nella Minerva c’è Virginia Valente che è, oltra a giocare con te, è anche la tua compagna di vita…
«Per me Virginia è una persona che mi dà serenità, soprattutto fuori dal campo. Mi ha colpito la sua determinazione e la sua intraprendenza nell’affrontare qualsiasi sfida, ma anche la forza di trascinare le persone che sono meno motivate».

Elencami un pregio e un difetto di Virginia.
«Se dico un difetto è testarda, il suo pregio invece è il suo carattere estroverso».

Secondo te qual è la squadra del girone lombardo di Eccellenza che ti sorpreso di più?
«Premetto che non conoscevo queste squadre perché è il primo anno che gioco in Eccellenza. Mi hanno stupito molto il Lumezzane e il Vittuone».

Chi vincerà il campionato?
«il campionato vince o il Lumezzane o il Vittuone».

Come sta il calcio femminile lombardo?
«Sta meglio rispetto al periodo in cui giocavo io. Purtroppo, ci sono sempre delle dinamiche che fanno passare per questa crescita apparente. Comunque si sono alzati molto i livelli dei campionati regionali. Questo il merito vanno alle società maschili che entrano nel femminile».

Che persona sei oltre a giocare a pallone?
«Sono una persona che cerca di portare a termine quello che mi sono posta all’inizio, con sacrificio e determinazione, non mi lascio abbattere dagli ostacoli che arrivano durante il percorso. Ho un carattere estroverso, sociale e forte, cercando di guidare le persone in modo positivo. Guardo al presente e non si pone obiettivi a lungo termine».

Cosa punti nel 2022?
«Sto finendo la Magistrale, quindi voglio laurearmi ed entrare nel mondo del lavoro. A livello calcistico vorrei fare bene con la squadra per raggiungere buoni risultati, cercando di crescere in maniera personale e collettiva. Vorrei avere una stabilità su tutti i fronti della mia vita».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la SSD Minerva Milano e Rebecca Nuzzo per la disponibilità.

Photo Credit: Rebecca Nuzzo 

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.