“Alcuni club stanno prendendo tempo a iscriversi” dice Sandro Lupi, Responsabile del Calcio Femminile in Abruzzo. “Il virus ha creato stati d’ansia e tensioni che spingono alcuni dirigenti ad aspettare. Ciò si è ripercosso con la perdita di alcune società a livello giovanile”. La pandemia è il nemico più difficile da sconfiggere. Il dirigente abruzzese racconta quelle che sono le criticità nel suo territorio strizzando gli occhi verso un futuro roseo e ricco di aspettative.

A che punto era arrivato lo sviluppo del calcio femminile in Abruzzo prima della pandemia?
Nella nostra Regione l’attività di calcio femminile progrediva in maniera graduale: la situazione nella S.S. 2019-2020 era di quattro Società iscritte al Campionato Nazionale di Serie C, otto Società iscritte al Campionato Regionale di Eccellenza Femminile. Per le attività di Settore Giovanile abbiamo avuto due Società iscritte al Campionato Under 17 e sei Società al Campionato Under 15.

Quanto ha inciso il Covid sullo sviluppo del settore femminile?
Più che incidere sullo sviluppo del settore che, per alcuni aspetti almeno per l’attività giovanile, c’è stato, ha segnato tutto a livello psicologico. Vogliamo, dobbiamo e possiamo tornare ad avere il coraggio di essere come ieri, come prima che tutto il mondo cambiasse.

Nonostante la pandemia, diverse società a livello regionale stanno iscrivendo comunque squadre ai campionati minori. In Abruzzo com’è la situazione al riguardo?
Credo come nelle altre Regioni del Centro-Sud; vale sempre il concetto demografico che ci penalizza molto rispetto alle Regioni del Nord. Comunque, in termini numerici, siamo alla stessa stregua delle Marche e delle altre Regioni del Centro-Sud. Sostanzialmente, rispetto alla stagione sportiva passata, siamo a due Società in meno al Campionato di Eccellenza e qualcuna in più nei Campionati dell’Attività Giovanile U.17 e U.15 (diverse Società con la pandemia in corso hanno preso tempo per le iscrizioni).

Stando a diverse fonti, il numero delle ragazze tesserate sta aumentando anche nelle regioni del centro-sud, lei conferma?
Confermo, come in altre regioni una certa crescita tenendo sempre presente l’orografia del nostro bellissimo territorio abruzzese senza dimenticare i numeri della popolazione: l’Abruzzo è popolato da circa due milioni di persone che sono come la popolazione del comune di Milano e la metà del comune di Roma.

Dall’Abruzzo sono partite molte delle calciatrici che oggi fanno parte dell’élite del calcio femminile, se ne aspetta altre?
Sono tante le calciatrici che meriterebbero, ne cito solo alcune: Valeria Del Rosso, Chiara Scioli, Alessandra Berardi, senza nulla togliere alle altre; calciatrici che hanno dato molto anche a livello di Rappresentativa Regionale e, alcune, premiate in occasione della “Serata evento LA NOTTE DEI CAMPIONI – BEST AWARDS 16.07.2020” tenutasi a Francavilla al
Mare.

Quanto conta a livello di audience la presenza di elementi così importanti nelle squadre di vertice della Serie A?
Direi molto. La presenza di calciatrici abruzzesi doc come Daniela Sabatino e Linda Tucceri Cimini, ai massimi livelli e continuamente convocate in Nazionale, danno il giusto prestigio e stimolo alle nostre piccole calciatrici che vedono in loro un punto di riferimento. Ragazze sicuramente da emulare. Loro sono le prime due abruzzesi che hanno partecipato ad un campionato mondiale e che hanno mosso i primi passi nel mondo del calcio proprio nel nostro Campionato Regionale per poi emigrare in altri luoghi e società, lontano dalle loro case, per completare al meglio la loro crescita.

In Abruzzo ci sono progetti societari che lei ritiene possano andare oltre la Serie C?
Le due Società, attualmente iscritte al campionato stesso (Chieti e Pescara), al momento, si equivalgono. Certamente il mio augurio è che possano arrivare in Serie A, come le nostre due calciatrici. Questo per dare modo e sfogo anche a tutte le altre di poter vedere e provare le emozioni del campionato maggiore.

Cosa comporterà secondo lei l’avvento del professionismo?
Un avvenimento che dovrà esserci, con i dovuti tempi, ma che certamente, visto anche sotto l’aspetto economico, sarà gratificante dei tanti sacrifici che le calciatrici compiono. Colgo l’occasione per citare lo slogan coniato dal Vice Presidente L.N.D. Delegato Calcio Femminile Sandro Morgana “IL CORAGGIO DELL’UGUAGLIANZA”, motto dal profondo significato che dovrebbe essere portato allo stesso livello dell’altra metà del Calcio!

Cosa prevede nel futuro del calcio femminile abruzzese?
Piuttosto roseo a livello Regionale visto che i numeri dell’Attività Giovanile crescono. Ci sarà sicuramente una ripresa del Campionato di Eccellenza (Covid 19 permettendo) e a livello Nazionale la mia certezza è che le due Società attualmente militanti nel Campionato di Serie C possano progredire in serie B e, perché no, almeno una arrivare in serie A. Le premesse ci sono tutte: una nostra Società ha già militato nel Campionato di serie A e B, attualmente in Serie C (mi riferisco al Calcio Femminile Chieti, Società storica in Abruzzo).

Perché questo sviluppo solo ora?
Perché prima sembrava che non accadesse nulla?
È stato un avvenimento eccezionale per tutto il movimento. I risultati hanno dato un input e risonanza a tutto il movimento. Il mondiale femminile, che è stato un successo dal punto di vista mediatico, certamente ha fatto sì che mentalità miopi e scettiche sulla nostra disciplina si siano finalmente ricredute sulla potenzialità che le donne possono avere. Condivido con lei una nota del Presidente LND regionale Sandro Morgana:

Le azzurre allenate da Milena Bertolini hanno acceso le notti di milioni di connazionali, dando un nuovo significato alla famosa strofa: “notti magiche / inseguendo un goal”. Molte persone si sono rese conto che ‘esiste’ un altro calcio, oltre quello maschile. (Vice Presidente L.N.D.Delegato Calcio Femminile Sandro Morgana).