“È stata un’esperienza incredibile giocare per un club enorme come la Juventus. Vincere lo scudetto è stato un traguardo straordinario che conserverò per il resto della mia vita, e mi sono davvero divertita giocando con la maglia bianconera”. Sanni Franssi, ex juventina ora alla Real Sociedad, sembra non aver dimenticato la Vecchia Signora. Raggiunta dai nostri microfoni, ha fatto un viaggio lungo tutta la sua carriera con le tappe fondamentali e gli obiettivi futuri. “Penso che le ragazze juventine stiano per diventare una corazzata anche a livello europeo”, continua l’attaccanteAnche se in questa stagione non si sono potute apprezzare le vere doti delle bianconere in campo internazionale. “Sarebbe stato interessante vedere cosa avrebbero fatto quest’anno con un po’ più di fortuna nel sorteggio”. 

Tornando al presente, una classifica molto corta sta infiammando il campionato spagnolo. Quali sono le tue ambizioni?
“Il campionato è molto competitivo ed emozionante in questa stagione. A mio parere, nella prima metà non siamo stati all’altezza del potenziale che abbiamo, e spero che potremo rimediare nella seconda parte. Il sogno sarebbe conquistare un posto in Women’s Champions League, ma è estremamente difficile. Penso che dobbiamo affrontare il resto della stagione una partita alla volta e concentrarci sull’ottenere buoni risultati in ogni singola partita”. 

Avendo giocato in diversi campionati, quale pensi sia il migliore in Europa?
“È difficile per me scegliere su quale sia il migliore, poiché lo sviluppo di diversi campionati è stato così rapido. Inoltre tutti i campionati sono un po’ diversi tra loro, ma i migliori campionati in cui ho giocato sono quello italiano e quello spagnolo”. 

Chi ricordi con più piacere di quel periodo [Juventus]?
“Onestamente, ho un ricordo molto vivo di tutta la squadra. Avevamo un buon spirito di squadra e le giocatrici italiane hanno fatto un eccelso lavoro accogliendo noi “estranee”. Non voglio segnalare nessuno in particolare perché sento che ci sono troppe persone tra cui scegliere”. 

Quali sono stati i motivi che ti hanno portato a lasciare la squadra? Ci sarà mai un ritorno in Italia?
“La mia prima priorità era rimanere nella squadra, ma le cose finirono per non funzionare in quel modo. Per quanto riguarda il ritorno in Italia, sono davvero felice dove mi trovo in questo momento, la Real Sociedad è un buon club e mi sento davvero bene qui. Tuttavia non posso dire che non ci sarà mai un ritorno in Italia, è impossibile dire cosa mi riserva il futuro”. 

Con la tua Finlandia sei in piena corsa per l’accesso ai prossimi Europei. Se dovessi qualificarti, quale percorso ti prefisserai?
“Non ho mai giocato in un torneo del genere come gli Europei o la Coppa del Mondo, quindi per me sarebbe un sogno che si avvera. Abbiamo due partite importanti a portata di mano dalle quali dobbiamo ottenere risultato. Se arriviamo al torneo, spero che avremo un po’ di fortuna dalla nostra parte con il sorteggio del girone”. 

Il movimento statunitense è da anni nell’olimpo del calcio femminile. Anche se sempre più europei stanno raggiungendo quei livelli. Credi che prima o poi qualcuno raggiungerà gli Stati Uniti?
“La crescita del calcio femminile in Europa è stata notevole negli ultimi anni e le leghe e i club continuano a svilupparsi incessantemente. Questa tendenza permetterà alle giocatrici di migliorarsi sempre e penso che alla fine sarà possibile per qualcuno “spodestare” gli Stati Uniti”.