Photo Credit: Stefania Bisogno - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Una vittoria e due sconfitte: questo il resoconto attuale del viaggio in serie C della Pink Sport Time. La compagine gestita da mister Mitola sta affrontando il girone con piedi saldi a terra e con voglia di ben figurare, senza dimenticare la cooperazione costante di un gruppo che non è solo squadra ma famiglia, unita per il raggiungimento di uno scopo comune.

I dettagli? Li ha raccontati Sara Ventura: con grande piacere abbiamo coinvolto la classe 2002, contributo della squadra pugliese, in una breve chiacchierata utile a scoprire opinioni e proposte stagionali personali e collettive. Ecco cosa ci ha raccontato.

Benvenuta Sara! La tua è una carriera variegata e l’attuale categoria la conosci bene avendo già calcato i palchi della serie C più volte negli ultimi anni. Cosa ti ha spinto a sposare quest’anno il progetto Pink Sport, che squadra hai trovato e quali sono i tuoi obiettivi individuali per l’annata in corso?

«Ho deciso di sposare il progetto convinta dall’entusiasmo che contraddistingue questa società e dalla passione che viene messa in ogni azione sia dallo staff che dalla dirigenza. Qui ho trovato uno staff completo, informato, competente, e una squadra unita, giovane e forte. Abbiamo le carte in regola per fare una buona stagione, anche perché c’è un grande gruppo.

Vorrei, in primis, dare il mio contributo alla squadra, sia fuori che dentro il campo, grazie alle esperienze che ho maturato negli anni precedenti, e migliorare nella fase offensiva, cercando di contribuire maggiormente alle azioni di attacco».

Il gruppo ha fin da subito dovuto fare i conti con la complessità della categoria. Uno su tre i risultati positivi portati a casa fino ad oggi, anche se è presto per parlare di punti, statistica e movimenti in graduatoria. Come valuti il girone e quali sono, a parer tuo, le formazioni più temibili?

«Il livello della serie C rispetto a qualche anno fa è sicuramente salito, ma già vi erano parecchie squadre a contendersi il titolo. Le squadre più attrezzate? A mio parere sono le campane e il Catania, ma non bisogna sottovalutare nessuno perché anche le compagini che non si sono mosse troppo sul mercato hanno una rosa preparata (vedi Palermo).

Non abbiamo paura di nessuno. Conosco il valore della mia squadra e, nonostante l’età media non sia alta, abbiamo dei margini di miglioramento notevoli. Credo molto nelle mie compagne, dalla più giovane alla più esperta».

Recentemente è arrivata la sconfitta in casa Lecce. Un risultato, quello subito, non così largo (1-0): quali sono state le lacune in tale occasione e quali sono, invece, gli spunti da cui ripartire, nonostante il finale?

«Purtroppo a Lecce non ho potuto dare il mio contributo per via di una squalifica ed assistere dagli spalti, senza poter aiutare la squadra, è stata dura. Non meritavamo di perdere, abbiamo avuto varie occasioni, tra cui una traversa, un palo e anche un salvataggio sulla linea, ma abbiamo pagato una piccola sbavatura che è stata ingiustamente decisiva.

Sapevamo che il Lecce fosse un avversario ostico (l’avevamo già incontrato in Coppa) ma cercheremo di rifarci al ritorno, in casa nostra. Dobbiamo ripartire dalle cose positive che si sono viste, dall’aggressività che ci abbiamo messo, dalle capacità tecniche che emergono e dallo stile di gioco su cui sta lavorando la nostra allenatrice».

Buoni segnali arrivano dalla Coppa Italia; dopo la parità in apertura ed il trionfo nell’incontro del 5 ottobre davanti al Matera, gli ottavi di finale sono all’orizzonte. Quanto è importante lasciare una linea verde anche in questa competizione e quale sarà l’atteggiamento giusto per poter affrontare quella fase nel modo migliore possibile, contro una squadra piuttosto navigata?

«Incontreremo nuovamente la Salernitana in casa. Conosciamo bene il loro gioco visto l’incontro della prima giornata.

Bisognerà lavorare sugli errori emersi nelle precedenti partite e sfruttarli a nostro favore, sperando che le correzioni abbiano efficacia sulle partite successive di entrambe le competizioni».

Ora una pausa, poi il ritorno il 9 novembre per la sfida casalinga contro il Rende. L’avversario attualmente non viaggia in acque tranquille, ma, come si dice in questi casi, meglio non sottovalutare nessuno. Che cosa vi aspettate da questo incontro?

«Ci aspettiamo di riuscire a mettere in luce i principi di gioco su cui lavoriamo da agosto, sfruttando al massimo il weekend di riposo per recuperare anche degli acciacchi fisici di alcune. Come detto prima, non sottovalutiamo nessuno perché siamo sicure che anche loro approfitteranno dello stop per lavorare e prepararsi al meglio».

Ci salutiamo con le ambizioni collettive per questa stagione. Se ti va, lascia pure un messaggio alle tue compagne!

«A livello collettivo miriamo a dare il massimo e scalare più posizioni possibili in classifica. Alle mie compagne dico che ognuna di noi è importante per il successo di squadra e di continuare a lavorare assiduamente e con passione come stiamo già facendo, mettendo il gruppo prima del singolo!».

Si ringrazia Sara Ventura e la società tutta per la gentile concessione.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.