Prosegue oggi il viaggio di 1000 Cuori Rossoblu alla scoperta del Bologna FC Femminile. Oggi vi presentiamo Sara Zanetti, classe 2002, in forza alla prima squadra.

Ciao Sara! Come procede la situazione durante la quarantena?
“Al momento le mie giornate sono abbastanza piene, tra verifiche e interrogazioni. Per il resto della giornata riesco ad allenarmi, per fortuna a casa ho molto spazio a disposizione. Frequento la quarta superiore di un Istituto Tecnico Commerciale in centro a Bologna, nonostante io sia della bassa bolognese. Cercando un lato positivo nella quarantena si può dire che ora non devo più prendere la corriera prestissimo la mattina”.

 Come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
“Ho iniziato alla fine delle materne, quindi quando avevo circa 5 anni. Giocavo nella squadra di paese con i maschi, spesso giocavo anche con i ragazzi più grandi di me. Poi però ho dovuto smettere perché oltre i 12-13 anni le ragazze non possono più giocare con i ragazzi, anche se per un anno ho ottenuto. A quel punto ho ricevuto la chiamata della Daniela Tavalazzi, che mi ha chiamato a giocare dei tornei con il Bologna. Da quel momento la mia convinzione a unirmi al mondo del calcio femminile è andata sempre crescendo”.

La passione per il calcio come è nata?
“Sicuramente grazie a mio padre, lui aveva giocato anche a buoni livelli, e fin da piccola mi ha avvicinato al mondo del pallone”.

Parliamo del ruolo in campo, quale è quello che preferisci?
“Questa è un po’ una nota dolente (ride n.d.r.). Io mi considero un centrocampista offensivo, o un attaccante. Tuttavia, nell’ultimo campionato, per esigenze di squadra e necessità di organico, mi sono adattata a giocare da terzino. Un terzino di spinta possiamo dire, dato che mi piace fare la fase offensiva”.

 Hai un giocatore al quale ti ispiri?
“Fin da piccola, mio padre, mi ha fatto notare il personaggio di Messi, perché lui è piccolo di statura e mancino puro, proprio come me”.

Per quanto riguardo il calcio italiano? Sia in campo maschile che femminile?
“In campo femminile, che nell’ultimo anno è diventato molto in auge, ci sono molte giocatrici che sono d’ispirazione per noi. Una che mi piace senz’altro è Alia Guagni, della Fiorentina, per la determinazione e la grinta con cui scende in campo, senza mai mollare”.

Prima mi stavi parlando degli allenamenti che riesci a seguire ogni giorno …
“Il mio caso è un  po’ articolare rispetto al resto della squadra. Infatti sto rientrando da un infortunio, subito il 12 Gennaio, quando dopo una distorsione in eversione mi si è allungato un legamento e sfilacciato un altro. Quindi al momento sto svolgendo il programma di riabilitazione dell’Isokinetic, che continua a seguirmi di settimana in settimana”.

Quando ultimerai il processo di riabilitazione?
“Purtroppo la quarantena ha un po’ allungato i tempi, altrimenti probabilmente io al momento sarei già stata in campo”.

Come è stato l’avvicinamento alla prima squadra?
“Prima di essere chiamata in prima squadra ho giocato in primavera, ai tempi oltre che al campionato primavera partecipavamo anche  ad un campionato under 15, prima, e under 17, dopo. Alla fine dell’ultimo anno di primavera ho iniziato ad avere qualche chiamata dalla prima squadra, fino a quando l’anno dopo mi hanno preso definitivamente in prima squadra”.

Per quanto riguardo il rapporto con le compagne di squadra? Come lo definiresti?
“Siamo tutte molto giovani. Le più grandi tra noi sono sempre da ispirazione, spesso ci aprono gli occhi su fattori a cui noi non daremmo molta rilevanza, ma che alla fine spesso si rivelano fondamentali”.

Parliamo di speranze future, sia a livello personale che di squadra.
“Prima di tutto sperso che l’anno prossimo si riesca ad ottenere con costanza gli stessi risultati che abbiamo ottenuto nell’ultimo periodo. Lo staff ci ha aiutato moltissimo, spero vivamente che questo percorso continui e che si riesca a salire di categoria.
A livello personale spero di riuscire a farmi vedere un po’ di più, riuscendo a giocare di più nella fase offensiva e ritornare nel mio ruolo. Poi spero che si riesca giocare molto di squadra, la sintonia in campo è uno dei lati che più preferisco del gioco. Anche perché il successo di una giocata di squadra crea molta più soddisfazione rispetto alla riuscita di un’azione individuale.
Al momento una delle squadre che mi piace di più è la Fiorentina, sia per come giocano, che come ti ho detto, per le giocatrici. Poi sicuramente giocare in Serie A con il Bologna sarebbe fantastico”.

Grazie mille Sara! In bocca al lupo per il futuro!
Crepi e grazie a te!

Credit Photo: ASD Bologna FC 1909