Il Cesano Football Women Idrostar si prepara a disputare il campionato lombardo di Eccellenza, con l’obiettivo di mantenere la categoria. Le gialloblù saranno guidate da Serena Labanca, difensore classe ’96 e dallo scorso anno è capitana delle cesanesi.

Serena cos’è per te il calcio?
«Per il calcio è una cosa che mi accompagna sin da piccola. Prima di essere uno sport di squadra è anche un insieme di tante cose».

Cosa ti ha portato a giocare in difesa?
«Quando giocavo on i ragazzi del quartiere ed ero in quel ruolo mi dava soddisfazione fermare un attaccante che stava andando a segnare. Mi son trovata bene in quella posizione e da lì non mi son mossa più».

Com’è partita la tua storia col pallone?
«Mio papà ha sempre giocato a calcio e i miei genitori andavano a correre, e quando loro facevano le gare podistiche prendevo il mio pallone e aspettavo i miei amici a giocare a calcio: da lì è partita tutta la mia avventura».

Gran parte della tua carriera è legata alle Azalee: che anni sono stati per te?
«Per me è stato il mio primo gruppo e la mia prima famiglia, dandomi la possibilità di aprirmi da punto di vista umano. È stata un’esperienza importante, soprattutto sul campo, dove mi sono confrontata con le compagne di squadra che hanno lasciato in me, dal punto di vista calcistico, un’impronta importante».

Il ricordo più bello vissuto con le Azalee?
«Era una partita col Torino e al 93’ una mia compagna di squadra ha segnato il gol della vittoria: quello è stato il momento che me lo porterò sempre con me».

Perché nel 2020 hai scelto di giocare con il Cesano Football Women Idrostar?
«Siccome studio e lavoro, avevo bisogno di stare vicino a casa, quindi ho scelto di prendere questa opportunità di giocare al Cesano».

Quest’anno sarai capitana del Cesano: cosa sarà per te rivestire quel ruolo?
«Ho sempre avuto una certa ammirazione per il capitano di una squadra, perché devi avere un certo carisma a ricoprire quel ruolo, e quando mi hanno scelto come capitana è gratificante, e spero di poter dimostrare di poter guidare il Cesano».

Come hai trovato la squadra di quest’anno?
«Posso dire che ho trovato in questa squadra la forza del gruppo, che è fondamentale, e il supporto tra di noi: sicuramente vogliamo fare bene, possiamo giocarcela per i primi posti».

Chi vincerà, secondo te, il girone lombardo di Eccellenza?
«Devo dire la verità: non conosco le squadre che giocano il Eccellenza, possono giocarsela il Vittuone e, perché no, anche noi».

In che situazione si sta trovando il calcio femminile lombardo?
«Sicuramente la Lombardia è abbastanza sul pezzo, perché ci sono molte squadre, e con la svolta dei Mondiali vedo che c’è uno sviluppo rispetto agli ultimi anni».

Come sei fuori dal campo?
«Sono abbastanza estroversa, allegra e positiva, capace di relazionarmi con nuove persone. Sto facendo l’università per diventare un’educatrice».

Cosa c’è nel tuo futuro?
«Sicuramente ci sarà il calcio, che è una costante della mia vita, ma vorrei trovare uno sbocco lavorativo che mi possa dare soddisfazioni».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cesano Football Women Idrostar e Serena Labanca per la disponibilità.

Photo Credit: Serena Labanca

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.