Il Calcio Padova Femminile si appresta a disputare per il quarto anno consecutivo al Girone B di Serie C, con una rosa che è stata rivoluzionata. Come si comporteranno le padovane in questa stagione? Quale sarà l’obiettivo? A darci queste risposte è il Direttore Sportivo delle biancoscudate Valter Pepato.

Valter cos’è per te il Padova?
«Un gruppo di persone che fa tante cose: siamo partiti con poche bambine e abbiamo tante tesserate, che va dalle giovanili alla Prima Squadra di calcio a undici e di calcio a cinque. Stiamo diventando una grande famiglia».

Come ti sei avvicinato al calcio femminile?
«Allenavo squadre maschili di Eccellenza e Promozione, e dopo quindici anni mi sono fermato, e otto anni fa mi ha chiamato il Presidente Massimo Mingardi, che all’epoca faceva parte della Zensky, e mi ha chiesto di gestire la squadra femminile, e alla fine è cominciato un percorso importante con il Padova».

Cosa ti ha colpito di questo mondo?
«Un mondo più semplice con molta voglia di fare. Una volta era divertimento, ora le ragazze si stanno portando verso il professionismo».

L’anno scorso le biancoscudate hanno chiuso al quinto posto nel Girone B: piazzamento in linea con le aspettative?
«No, perché eravamo competitivi, poi a febbraio quattro ragazze hanno preso il Covid e siamo rimasti bloccati per alcuni giorni, e lì abbiamo perso tutto».

Come avete allestito la squadra di questa stagione?
«Abbiamo deciso di fare un nuovo progetto, con tante ragazze giovani, con molte ’99, 2000 e 2001. Abbiamo comunque giocatrici competitive, e stiamo valutando ancora altri profili. L’allenatore è ancora Fabio Di Stasio, abbiamo cambiato preparatore atletico, che si chiama Lorenzo Spanò, ma abbiamo tenuto quello dei portieri. Vedo comunque un gruppo molto affiatato».

Quest’anno cosa puntate?
«Cerchiamo di fare meglio dello scorso anno, vediamo cosa succederà».

Come sarà, secondo te, il Girone B di Serie C di quest’anno?
«Lo vedo molto difficile, perché Trento, Brixen, Vicenza, Venezia FC, VFC Venezia e Triestina si sono rinforzate tanto, poi abbiamo il Bologna: quindi sarà un girone molto competitivo».

In Veneto come si sta comportando il calcio femminile?
«Abbiamo tante realtà, come Padova, Vicenza, Venezia e Cittadella, con tante ragazze giovani e forti. Il Veneto è una regione molto forte sul calcio femminile».

Quanto inciderà il professionismo nello sport femminile italiano?
«Bisogna vedere come sarà il professionismo, perché i costi rischiano di aumentare, a meno che la Federazione non s’inventi qualcosa».

Qual è il sogno che vuoi ancora realizzare con il Padova Femminile?
«Noi abbiamo due sogni: il primo è quello di portare una squadra di calcio a cinque femminile in Serie A e ci siamo riusciti, la seconda è riportare il Padova in Serie B».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Calcio Padova Femminile e Valter Pepato per la disponibilità.

Photo Credit: Calcio Padova Femminile

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.